Maternità surrogata (GPA): una vittoria di civiltà per la tutela della dignità umana
“L’approvazione della legge che riconosce la gestazione per altri (GPA) come reato universale rappresenta una vittoria di civiltà e umanità per il nostro Paese”.
“La gestazione per altri non è solo una questione legale, ma un tema che tocca profondamente i diritti umani. La mercificazione del corpo femminile e la riduzione dei bambini a meri oggetti di scambio è una pratica che offende la dignità di tutte le persone coinvolte. Questa battaglia non ha colore politico, ma si fonda su valori universali condivisi: la protezione della dignità umana e la difesa dei più vulnerabili”.
“Non si tratta solo di un risultato per l’Italia, ma di un segnale forte che vogliamo lanciare a livello europeo e internazionale. Il nostro Paese si fa portavoce di una causa che mira a fermare una forma di sfruttamento che colpisce principalmente donne e bambini, soprattutto nei contesti più fragili. Pensiamo alle donne di paesi come l’Ucraina, spesso costrette a prendere parte a un business disumano che le trasforma in mere ‘fattrici’, senza considerare le conseguenze psicologiche e sociali devastanti.”
Questa legge, prosegue la Lega Merate, è un passo importante nella lotta per la difesa dei diritti fondamentali e della dignità umana. Il ricordo delle atrocità del passato, come il progetto nazista Lebensborn, ci ricorda quanto sia pericoloso trattare la vita umana come un prodotto. Oggi, come allora, la nostra battaglia è per la difesa di chi non ha voce, per una società più giusta e rispettosa della persona umana, indipendentemente dalle sue origini o condizioni.
“È motivo d’orgoglio per l’Italia essere un faro in questa battaglia, e ci auguriamo che altri Stati seguano il nostro esempio per porre fine a questa pratica inaccettabile e disumana.
“La gestazione per altri non è solo una questione legale, ma un tema che tocca profondamente i diritti umani. La mercificazione del corpo femminile e la riduzione dei bambini a meri oggetti di scambio è una pratica che offende la dignità di tutte le persone coinvolte. Questa battaglia non ha colore politico, ma si fonda su valori universali condivisi: la protezione della dignità umana e la difesa dei più vulnerabili”.
“Non si tratta solo di un risultato per l’Italia, ma di un segnale forte che vogliamo lanciare a livello europeo e internazionale. Il nostro Paese si fa portavoce di una causa che mira a fermare una forma di sfruttamento che colpisce principalmente donne e bambini, soprattutto nei contesti più fragili. Pensiamo alle donne di paesi come l’Ucraina, spesso costrette a prendere parte a un business disumano che le trasforma in mere ‘fattrici’, senza considerare le conseguenze psicologiche e sociali devastanti.”
Questa legge, prosegue la Lega Merate, è un passo importante nella lotta per la difesa dei diritti fondamentali e della dignità umana. Il ricordo delle atrocità del passato, come il progetto nazista Lebensborn, ci ricorda quanto sia pericoloso trattare la vita umana come un prodotto. Oggi, come allora, la nostra battaglia è per la difesa di chi non ha voce, per una società più giusta e rispettosa della persona umana, indipendentemente dalle sue origini o condizioni.
“È motivo d’orgoglio per l’Italia essere un faro in questa battaglia, e ci auguriamo che altri Stati seguano il nostro esempio per porre fine a questa pratica inaccettabile e disumana.
Segreteria Lega Salvini premieri di Merate Alessandro Vanotti Franco Lana (segretario)