Arlate: inaugurata la mostra di F. Massironi e F. Engaddi
È stata inaugurata la seconda mostra di pittura e scultura nell’ambito della prima edizione del Festival della Cultura di Calco: CulturArte. Se due settimane fa era stata aperta l’esposizione di opere della pittrice Donata Bonanomi e lo sculture Davide Balossi – mostra dal titolo “Forme e colori della materia” –, nel pomeriggio di sabato 19 ottobre è stata inaugurata quella del pittore briviese Fernando Massironi e lo scultore Franz Engaddi.
“Visioni contemporanee” in questo caso il nome della mostra, la cui apertura ha visto giungere al Polo Culturale di Arlate un alto numero di visitatori. A dar loro il benvenuto sono stati il sindaco Stefano Motta e l’assessore alla Cultura, Maria Suraci, entusiasti dell’andamento della prima edizione del festival realizzato in collaborazione con il Circolo Culturale don Borghi e l’associazione Artelab. “L’intenzione è stata quella di valorizzare e promuovere la cultura sotto tutti i suoi aspetti” ha spiegato l’assessore Suraci, ricordando anche il fatto che all’interno di ogni opera sia possibile trovare il vissuto dell’artista che l’ha realizzata.
Prima di parlare dei quadri e delle sculture e aprire ufficialmente la mostra ha rivolto un saluto anche il presidente del Circolo Borghi, Luigi Brambilla. Il Circolo ha anche una scuola di musica, attiva da 32 anni. Ha voluto ricordarlo il presidente presentando due giovanissime allieve – le sorelline Chiara e Irene Cogliati – che si sono poi esibite rispettivamente con flauto e arpa deliziando i presenti con un “Andante” di Giochino Rossini e un brano di Ennio Morricone tratto dal film “The Mission”.
A parlare delle opere esposte invece è stato lo storico d’arte Luca Nava, che già aveva preso parte all’inaugurazione della mostra precedente. L’esperto ha presentato i due artisti, Massironi e Engaddi, che vantano entrambi percorsi accademici alle spalle, seppur diversi e compiuti in anni diversi, da cui dunque derivano due impostazioni diverse. “Fernando a lungo è stato definito un pittore impressionista, perché dipinge en plein air (all’aria aperta ndr), ma questo elemento non basta per definirlo impressionista. Franz invece ha lavorato per molto tempo per una fabbrica che ha lavorato per il Duomo di Milano. La sua tuttavia viene definita ‘arte povera’, ma è povera in realtà solo nei materiali, perché dietro c’è valore contenutistico e rientra nell’arte concettuale” ha spiegato, parlando poi dello spirito romantico di Massironi, che ha dipinto molti quadri in mezzo alla natura, immortalando i paesaggi attorno al fiume Adda, a Calco e Brivio, come da lui stesso spiegato, ma anche a Varenna e in aree fuori dall’Italia, come Provenza e Spagna. “Lui va in mezzo alla natura, si lascia suggestionare. Assorbe e poi restituisce”.
Riguardo alle sculture di Engaddi, Luca Nava ha fatto notare come si tratti di oggetti nati per altre funzioni, che in una mostra hanno invece il solo scopo di essere guardati. “Dietro a ognuno però c’è un motivo d’esistere che si trova nel significante”.
L’inaugurazione si è conclusa con un rinfresco offerto dall’associazione Artelab. La mostra sarà visitabile nelle giornate di mercoledì 23 e venerdì 25 ottobre dalle 16 alle 18; sabato 26 e domenica 27 ottobre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19; mercoledì 30 ottobre dalle 16 alle 18.
“Visioni contemporanee” in questo caso il nome della mostra, la cui apertura ha visto giungere al Polo Culturale di Arlate un alto numero di visitatori. A dar loro il benvenuto sono stati il sindaco Stefano Motta e l’assessore alla Cultura, Maria Suraci, entusiasti dell’andamento della prima edizione del festival realizzato in collaborazione con il Circolo Culturale don Borghi e l’associazione Artelab. “L’intenzione è stata quella di valorizzare e promuovere la cultura sotto tutti i suoi aspetti” ha spiegato l’assessore Suraci, ricordando anche il fatto che all’interno di ogni opera sia possibile trovare il vissuto dell’artista che l’ha realizzata.
Prima di parlare dei quadri e delle sculture e aprire ufficialmente la mostra ha rivolto un saluto anche il presidente del Circolo Borghi, Luigi Brambilla. Il Circolo ha anche una scuola di musica, attiva da 32 anni. Ha voluto ricordarlo il presidente presentando due giovanissime allieve – le sorelline Chiara e Irene Cogliati – che si sono poi esibite rispettivamente con flauto e arpa deliziando i presenti con un “Andante” di Giochino Rossini e un brano di Ennio Morricone tratto dal film “The Mission”.
A parlare delle opere esposte invece è stato lo storico d’arte Luca Nava, che già aveva preso parte all’inaugurazione della mostra precedente. L’esperto ha presentato i due artisti, Massironi e Engaddi, che vantano entrambi percorsi accademici alle spalle, seppur diversi e compiuti in anni diversi, da cui dunque derivano due impostazioni diverse. “Fernando a lungo è stato definito un pittore impressionista, perché dipinge en plein air (all’aria aperta ndr), ma questo elemento non basta per definirlo impressionista. Franz invece ha lavorato per molto tempo per una fabbrica che ha lavorato per il Duomo di Milano. La sua tuttavia viene definita ‘arte povera’, ma è povera in realtà solo nei materiali, perché dietro c’è valore contenutistico e rientra nell’arte concettuale” ha spiegato, parlando poi dello spirito romantico di Massironi, che ha dipinto molti quadri in mezzo alla natura, immortalando i paesaggi attorno al fiume Adda, a Calco e Brivio, come da lui stesso spiegato, ma anche a Varenna e in aree fuori dall’Italia, come Provenza e Spagna. “Lui va in mezzo alla natura, si lascia suggestionare. Assorbe e poi restituisce”.
Riguardo alle sculture di Engaddi, Luca Nava ha fatto notare come si tratti di oggetti nati per altre funzioni, che in una mostra hanno invece il solo scopo di essere guardati. “Dietro a ognuno però c’è un motivo d’esistere che si trova nel significante”.
L’inaugurazione si è conclusa con un rinfresco offerto dall’associazione Artelab. La mostra sarà visitabile nelle giornate di mercoledì 23 e venerdì 25 ottobre dalle 16 alle 18; sabato 26 e domenica 27 ottobre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19; mercoledì 30 ottobre dalle 16 alle 18.
E.Ma.