Osnago: dedicata alla poesia la 2° serata di Spazio aperto

Il secondo appuntamento di Spazio Aperto a Osnago, dopo la presentazione a inizio ottobre del libro L’Avversiera di Massimo Salomoni, è stato dedicato alla poesia. Sabato 12 ottobre l’osnaghese Santo Oteri ha infatti illustrato la propria “trilogia del pensiero”. Una triplice raccolta di aforismi e brevi componimenti associati a immagini artistiche che li accompagnano. L’evento è stato condotto dall’autore Simone Riva e da Annachiara Marangoni, poetessa del realismo terminale.
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Santo Oteri

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"Quando un libro apre le gambe ammiro l'universo", "Passioni Distorte" e "Uso promiscuo" sono le tre opere del poeta locale. Oteri ha spiegato al pubblico che ha riempito la sala come avviene il processo creativo: “Prima ragiono e rifletto, ma poi i pensieri escono dalla pancia, a partire dall’ispirazione di una musa o da un colore o da un pianto e dal dolore” ha detto Santo Oteri, che ha parlato anche della fase successivo, della forma concreta che devono assumere le raccolte. “Ho sempre autoprodotto i miei versi e consuma la mente farlo, ti asciuga moltissimo perché vengono dubbi in continuazione. Devo togliere e scegliere dove scorgo la luce”.
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Simone Riva, Santo Oteri e Annachiara Marangoni

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Sulla combinazione tra parole e immagini che arricchisce la raccolta finale, Oteri ha commentato: “È importante indovinare l’amicizia artistica per condividere in un intreccio di corpi e anime. Alla fine quasi mai le aspettative restano deluse, anzi la realizzazione finale è meglio di quanto mi aspettassi all’inizio del percorso”. Appese alle pareti del locale in centro a Osnago c’erano alcune delle opere autentiche che fanno parte dei libretti di Oteri. C’erano i disegni di Eligio Casati, Alberto Casiraghy, Cristina Gentile e Max Marra.
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Il poeta Guido Oldani

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All’appuntamento ci sono stati anche dei cameo, come in un B-movie che si rispetti. È intervenuto il poeta Guido Oldani, candidato al Nobel per la letteratura nel 2021 per aver coniato il movimento del realismo terminale a partire dal 2010. Oldani ha omaggiato la poesia prodotta in Italia: “È stato stimato che un milione di persone scrivano poesie in Italia. È un dato significativo. Se non siamo ancora completamente sfasciati è forse perché ancora qualcuno dona le proprie parole agli alti”. Oldani ha quindi spiegato il senso della propria poetica: “Il realismo terminale è una similitudine rovesciata. Col cambio del millennio la metà più uno della popolazione mondiale è andata a vivere nelle città. Viviamo accatastati tra corpi e oggetti, in una mescolanza che ha cambiato la percezione del mondo. Un tempo il metro di paragone era la natura: il cielo, la luna, le stelle, il mare. Ora sono gli oggetti. E così tutto si artificializza e noi siamo i protagonisti e gli artefici di questa svolta”.
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A destra il liutaio Michele Sangineto

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Dal pubblico si è alzato anche il liutaio Michele Sangineto che ha estratto dalla fodera un suo strumento a corda originale per deliziare i presenti di un assaggio improvvisato di musica. La serata è stata inoltre accompagnata al pianoforte dal maestro Dell’Orto. Al termine è stato offerto un buffet conviviale.
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Il prossimo appuntamento allo Spazio Aperto di Osnago è previsto per sabato 19 ottobre. È stato organizzato un laboratorio di rilegatura giapponese con lo scrittore ed insegnante Mario Musca, che fornirà tutto il materiale necessario ai partecipanti. Per l’alto numero di richieste è stato da poco deciso di prevedere due sessioni. La prima avrà inizio alle ore 16.00. A seguire, il secondo turno comincerà alle 18.00. Grande fermento dunque per il locale riqualificato nel corso dell’estate in centro paese per ospitare associazioni, gruppi o singole iniziative aggregative e culturali.
M.P.
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