Verderio: molto apprezzate le Giornate Fai d'Autunno
Si sono svolte sabato 12 e domenica 13 ottobre le Giornate FAI d’Autunno, l’evento di piazza, giunto alla XIII edizione, che il Fondo Ambiente Italiano dedica ogni anno alla scoperta di luoghi d’interesse culturale e paesaggistico del nostro Paese.
Soddisfazione da parte della Delegazione FAI Alta Brianza per la partecipazione dei visitatori – alcuni dei quali arrivati anche in questa edizione dalla Svizzera, da altre Regioni e città limitrofe – attirati dalla bellezza e dalla storia dei luoghi aperti.
I numerosi visitatori hanno potuto scoprire così scoprire a L’Aia un interessante esempio di architettura rurale, un progetto del XIX secolo che ha modernizzato la produzione agricola.
Qui alcuni visitatori iscritti al FAi sono stati accompagnati dallo stesso proprietario Angelo Verderio che ha affascinato i visitatori con il racconto della sua visione del recupero di questo bene e con gli con approfondimenti sui lavori di restauro e la storia della proprietà. La scoperta degli spazi normalmente non accessibili al pubblico, hanno permesso la visione di numerose e notevoli copie di opere del Caravaggio, oltre che degli spazi di rappresentanza e della mostra pittorica allestita per l’occasione, anche per celebrare il 40esimo anno della Coverd.
Molto apprezzata dai visitatori anche la visita alla Cascina La Salette, dove sempre accompagnati dai Volontari del FAI hanno potuto conoscere le peculiari caratteristiche di questo Grandioso, per dimensioni e bellezza, edificio, La La Salette storicamente è parte del complesso di Villa Gnecchi Rusconi e fu inaugurato nel 1856.
Completamento restaurato dall’attuale Proprietà, ancora oggi, protetto come un tempo da alte mura, ancora oggi all'interno si respira un'aria di pace e tranquillità: un microcosmo che ben si allinea con la sua attuale destinazione d'uso come centro di salute e benessere.
La cascina La Salette fu progettata e realizzata tra il 1850 e il 1856 per volontà del conte Luigi Confalonieri Strattmann, nobile proprietario terriero. La modernizzazione tecnologica della produzione agricola e il desiderio di migliorare la vita dei contadini mezzadri, spinsero i proprietari terrieri a realizzare insediamenti rurali belli, efficienti e più salubri.
Oltre a queste caratteristiche, La Salette si distingue per una forte presenza spirituale: la Madonna della Salette, venerata dallo stesso conte, che la importò dalla Francia, essendo egli devoto ed estremamente religioso.
Un’importante occasione, quelle delle giornate FAI e grazie alla Delegazione terittoriale del FAI, per puntare l’attenzione verso un altro importante gioiello, realizzata tra il 1898 e il 1902 per volontà della contessa Giuseppina Turati Gnecchi, vedova del commendatore Giuseppe Gnecchi Ruscone e donata dalla stessa famiglia Gnecchi Ruscone: la Chiesa Parrocchiale di Verderio, un gioiello in stile neomedievale lombardo. Le visite, curate anche in questo caso dalla Delegazione FAI Alta Brianza, hanno permesso ai visitatori giunti dai paesi vicini ma anche da città e regioni lontane di apprezzare l'architettura esterna, e delle preziosissime opere d'arte custodite all’interno della chiesa.
LA Delegazione FAI Alta Brianza ringrazia i visitatori, i proprietari, l’Amministrazione comunale, la protezione civile e tutti i Volontari FAI per il preziosissimo contributo al successo dell’iniziativa.
Soddisfazione da parte della Delegazione FAI Alta Brianza per la partecipazione dei visitatori – alcuni dei quali arrivati anche in questa edizione dalla Svizzera, da altre Regioni e città limitrofe – attirati dalla bellezza e dalla storia dei luoghi aperti.
I numerosi visitatori hanno potuto scoprire così scoprire a L’Aia un interessante esempio di architettura rurale, un progetto del XIX secolo che ha modernizzato la produzione agricola.
Qui alcuni visitatori iscritti al FAi sono stati accompagnati dallo stesso proprietario Angelo Verderio che ha affascinato i visitatori con il racconto della sua visione del recupero di questo bene e con gli con approfondimenti sui lavori di restauro e la storia della proprietà. La scoperta degli spazi normalmente non accessibili al pubblico, hanno permesso la visione di numerose e notevoli copie di opere del Caravaggio, oltre che degli spazi di rappresentanza e della mostra pittorica allestita per l’occasione, anche per celebrare il 40esimo anno della Coverd.
Molto apprezzata dai visitatori anche la visita alla Cascina La Salette, dove sempre accompagnati dai Volontari del FAI hanno potuto conoscere le peculiari caratteristiche di questo Grandioso, per dimensioni e bellezza, edificio, La La Salette storicamente è parte del complesso di Villa Gnecchi Rusconi e fu inaugurato nel 1856.
Completamento restaurato dall’attuale Proprietà, ancora oggi, protetto come un tempo da alte mura, ancora oggi all'interno si respira un'aria di pace e tranquillità: un microcosmo che ben si allinea con la sua attuale destinazione d'uso come centro di salute e benessere.
La cascina La Salette fu progettata e realizzata tra il 1850 e il 1856 per volontà del conte Luigi Confalonieri Strattmann, nobile proprietario terriero. La modernizzazione tecnologica della produzione agricola e il desiderio di migliorare la vita dei contadini mezzadri, spinsero i proprietari terrieri a realizzare insediamenti rurali belli, efficienti e più salubri.
Oltre a queste caratteristiche, La Salette si distingue per una forte presenza spirituale: la Madonna della Salette, venerata dallo stesso conte, che la importò dalla Francia, essendo egli devoto ed estremamente religioso.
Un’importante occasione, quelle delle giornate FAI e grazie alla Delegazione terittoriale del FAI, per puntare l’attenzione verso un altro importante gioiello, realizzata tra il 1898 e il 1902 per volontà della contessa Giuseppina Turati Gnecchi, vedova del commendatore Giuseppe Gnecchi Ruscone e donata dalla stessa famiglia Gnecchi Ruscone: la Chiesa Parrocchiale di Verderio, un gioiello in stile neomedievale lombardo. Le visite, curate anche in questo caso dalla Delegazione FAI Alta Brianza, hanno permesso ai visitatori giunti dai paesi vicini ma anche da città e regioni lontane di apprezzare l'architettura esterna, e delle preziosissime opere d'arte custodite all’interno della chiesa.
LA Delegazione FAI Alta Brianza ringrazia i visitatori, i proprietari, l’Amministrazione comunale, la protezione civile e tutti i Volontari FAI per il preziosissimo contributo al successo dell’iniziativa.