Con l'autunno torna l'assalto alle abitazioni: svuotata una casa a Merate in via Agnesi. Almeno 4 furti a Montevecchia
Ladri scatenati lo scorso fine settimana nel meratese dove sono state diverse le abitazioni depredate, con danni non solo per il bottino asportato ma anche per la devastazione lasciata tra infissi scardinati, allarmi strappati e porte da rifare.
Il primo furto (di quelli noti) si è consumato a Merate, tra le 19 e le 23, in una palazzina di via Maria Gaetana Agnesi.
Qui i delinquenti hanno agito attendendo che la coppia di sposi uscisse di casa e sono poi entrati in azione, raggiungendo la porta finestra del giardino e scardinandola per riuscire ad entrare.
Una volta all'interno hanno rovistato ovunque mettendo sottosopra l'appartamento e rubando soprattutto vestiti. Quando le vittime sono rientrate si sono accorte subito che qualcosa era successo e un veloce giro tra i locali ha confermato i sospetti. Armadi, cassetti, mobili sono stati completamente svuotati dai vestiti, probabilmente riposti in sacchi e caricati velocemente su un mezzo parcheggiato nell'area esterna al condominio, vicino al parco giochi.
Oltre all'abbigliamento, soprattutto da uomo, sono stati asportati gioielli, occhiali da sole, lenzuola mentre una collana di perle è rimasta intatta. Particolare questo che farebbe pensare a una banda di zingari, particolarmente “superstiziosi” e non inclini ad appropriarsi di tali gioielli in quanto ritenuti portatori di lacrime e dunque di sfortuna.
Il giorno successivo è stata la volta in via del Brughè a Montevecchia dove la situazione si è rivelata particolarmente critica.
Il primo colpo è stato consumato in una palazzina al civico 2.
I ladri sono entrati in azione tra le 18 e le 21 scardinando la porta finestra della camera matrimoniale che è stata passata al setaccio, compresa la cabina armadio dove sono stati spostati i vestiti, forse per cercare una cassaforte, ma senza essere rubati. Nessun passaggio invece negli altri locali (forse perchè disturbati) risultati intatti. L'unico oggetto asportato è stato un piumone, fresco di lavanderia e per questo ancora nella confezione di plastica.
Danni, invece, consistenti alla vicina del piano superiore dove i ladri per entrare hanno rotto la tapparella e sfondato un vetro, incuranti del sistema di allarme entrato in funzione ma probabilmente sicuri di avere il tempo per rovistare nella casa. Qui hanno letteralmente messo a soqquadro i locali, alla ricerca di oro, gioielli e quant'altro di prezioso. Non contenti hanno anche aperto la dispensa e mangiato dei biscotti lasciando in giro le confezioni.
Sempre tra le 19 e le 21 i delinquenti sono tornati a colpire a Montevecchia in via del Brughè, a poca distanza, in due eleganti ville bifamigliari che si trovano a ridosso della palazzina già colpita.
Entrati nel giardino hanno messo fuori uso l'allarme riuscendo a strapparlo dal muro, nonostante fosse ancorato con speciali viti. La sirena ha fatto solo un “cenno” poi si è silenziata lasciando così il tempo ai malviventi di agire.
Sfondato il vetro della finestra sono entrati e hanno iniziato a rovistare ovunque, rovesciando scatole, aprendo cassetti e armadi. “Quando sono rientrato a casa ho visto una panchina appoggiata vicino al muro e sono rimasto perplesso” ha raccontato il giovane che risiede con i genitori “sono andato direttamente in camera e ho visto le ante dell'armadio aperte e ho compreso che c'era qualcosa di strano. Mi sono spostato allora in cucina e ho notato il vetro rotto e poi passando in camera dei miei genitori il disastro. L'intera casa era stata ribaltata”. Uscito per chiamare i carabinieri il giovane si è accorto che anche la villetta adiacente dello zio presentava una finestra rotta, segno che i ladri avevano colpito anche lì.
“Ho chiamato lo zio e proprio in quel mentre stava rincasando. Abbiamo fatto un giro di perlustrazione, avevano aperto cassetti e mobili ma non hanno trovato nulla. A casa mia invece hanno rubato i gioielli dei miei genitori e poi i soldi che hanno trovato in taverna e che erano frutto del mio lavoro. Sono infatti scesi in taverna e qui hanno trovato le mie cose, hanno staccato un forno dal muro pensando forse che ci fosse dietro la cassaforte ma è stato inutile”.
Cinque furti, di quelli di cui siamo venuti a conoscenza, nel giro di 24 ore, segno che è arrivato il periodo più critico con il buio che avvolge presto i nostri paesi, le finestre che si chiudono per il freddo e i rumori che vengono ovattati, agevolando così l'azione di bande di delinquenti sempre più spregiudicate.
Il primo furto (di quelli noti) si è consumato a Merate, tra le 19 e le 23, in una palazzina di via Maria Gaetana Agnesi.
Qui i delinquenti hanno agito attendendo che la coppia di sposi uscisse di casa e sono poi entrati in azione, raggiungendo la porta finestra del giardino e scardinandola per riuscire ad entrare.
Una volta all'interno hanno rovistato ovunque mettendo sottosopra l'appartamento e rubando soprattutto vestiti. Quando le vittime sono rientrate si sono accorte subito che qualcosa era successo e un veloce giro tra i locali ha confermato i sospetti. Armadi, cassetti, mobili sono stati completamente svuotati dai vestiti, probabilmente riposti in sacchi e caricati velocemente su un mezzo parcheggiato nell'area esterna al condominio, vicino al parco giochi.
Oltre all'abbigliamento, soprattutto da uomo, sono stati asportati gioielli, occhiali da sole, lenzuola mentre una collana di perle è rimasta intatta. Particolare questo che farebbe pensare a una banda di zingari, particolarmente “superstiziosi” e non inclini ad appropriarsi di tali gioielli in quanto ritenuti portatori di lacrime e dunque di sfortuna.
Il giorno successivo è stata la volta in via del Brughè a Montevecchia dove la situazione si è rivelata particolarmente critica.
Il primo colpo è stato consumato in una palazzina al civico 2.
I ladri sono entrati in azione tra le 18 e le 21 scardinando la porta finestra della camera matrimoniale che è stata passata al setaccio, compresa la cabina armadio dove sono stati spostati i vestiti, forse per cercare una cassaforte, ma senza essere rubati. Nessun passaggio invece negli altri locali (forse perchè disturbati) risultati intatti. L'unico oggetto asportato è stato un piumone, fresco di lavanderia e per questo ancora nella confezione di plastica.
Danni, invece, consistenti alla vicina del piano superiore dove i ladri per entrare hanno rotto la tapparella e sfondato un vetro, incuranti del sistema di allarme entrato in funzione ma probabilmente sicuri di avere il tempo per rovistare nella casa. Qui hanno letteralmente messo a soqquadro i locali, alla ricerca di oro, gioielli e quant'altro di prezioso. Non contenti hanno anche aperto la dispensa e mangiato dei biscotti lasciando in giro le confezioni.
Sempre tra le 19 e le 21 i delinquenti sono tornati a colpire a Montevecchia in via del Brughè, a poca distanza, in due eleganti ville bifamigliari che si trovano a ridosso della palazzina già colpita.
Entrati nel giardino hanno messo fuori uso l'allarme riuscendo a strapparlo dal muro, nonostante fosse ancorato con speciali viti. La sirena ha fatto solo un “cenno” poi si è silenziata lasciando così il tempo ai malviventi di agire.
Sfondato il vetro della finestra sono entrati e hanno iniziato a rovistare ovunque, rovesciando scatole, aprendo cassetti e armadi. “Quando sono rientrato a casa ho visto una panchina appoggiata vicino al muro e sono rimasto perplesso” ha raccontato il giovane che risiede con i genitori “sono andato direttamente in camera e ho visto le ante dell'armadio aperte e ho compreso che c'era qualcosa di strano. Mi sono spostato allora in cucina e ho notato il vetro rotto e poi passando in camera dei miei genitori il disastro. L'intera casa era stata ribaltata”. Uscito per chiamare i carabinieri il giovane si è accorto che anche la villetta adiacente dello zio presentava una finestra rotta, segno che i ladri avevano colpito anche lì.
“Ho chiamato lo zio e proprio in quel mentre stava rincasando. Abbiamo fatto un giro di perlustrazione, avevano aperto cassetti e mobili ma non hanno trovato nulla. A casa mia invece hanno rubato i gioielli dei miei genitori e poi i soldi che hanno trovato in taverna e che erano frutto del mio lavoro. Sono infatti scesi in taverna e qui hanno trovato le mie cose, hanno staccato un forno dal muro pensando forse che ci fosse dietro la cassaforte ma è stato inutile”.
Cinque furti, di quelli di cui siamo venuti a conoscenza, nel giro di 24 ore, segno che è arrivato il periodo più critico con il buio che avvolge presto i nostri paesi, le finestre che si chiudono per il freddo e i rumori che vengono ovattati, agevolando così l'azione di bande di delinquenti sempre più spregiudicate.
S.V.