Viaggio in mongolfiera di una lettera di madame Bussièrre. Da Parigi a Merate nel 1870

Buona sera, mi chiamo Giancarlo Colombo di Olgiate Molgora e sono un collezionista di storia postale. Durante le mie ricerche ho trovato una lettera giunta a Merate nel 1870 tramite un percorso inconsueto e interessante. Vi mando una breve sintesi sul documento nella speranza che vi possa interessare e che vogliate condividerla con i lettori del vs giornale. Cordiali saluti 

Giancarlo
1870 – Viaggio in mongolfiera di una lettera da Parigi a Merate

In seguito alla guerra franco–prussiana del 1870–1871, Parigi si trovò sotto assedio da parte delle truppe prussiane. La città risultò di giorno in giorno più isolata dal resto della Francia, circondata e separata dal mondo esterno.In questa situazione critica era difficile forzare il blocco nemico per portare messaggi in uscita e in entrata alla città; non restò quindi che la via del cielo. Furono gli aerostieri residenti a Parigi a suggerire alle autorità la possibilità di utilizzare le mongolfiere per superare le linee prussiane. Avrebbero usato dei palloni per trasportare posta e dispacci fuori dalla città assediata. Il 23 settembre 1870 il primo “Ballon Montè” (montato, cioè con equipaggio) denominato “Le Neptune”, decollò dal Parc Montceau a Parigi. A bordo vi erano valigie di lettere e documenti che arrivarono con successo al castello di Cracouville, nei pressi di Evreux, a 104 km dalla città superando le linee nemiche.
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Francobollo emesso dalle poste francesi in ricorrenza del 50° anniversario del primo volo.
Dopo questo primo volo ne seguirono ben altri 67, che oltre alla posta trasportarono anche passeggeri e piccioni viaggiatori per consentire la comunicazione in entrambe le direzioni. Incredibilmente a uno di questi voli venne affidata una lettera destinata alla Signora Dally Eugenia residente presso il professor Gnaga a Merate (Brianza). 
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Fronte e retro della lettera con gli annulli postali di Carsaniga e Merate, apposti in arrivo il 13 dicembre 1870. La missiva venne reindirizzata in via Torchio n.7 a Milano dove probabilmente la Signora Dally si era trasferita.

In base alla data del timbro postale apposto in partenza a Parigi, il 21 novembre 1870, si può ricostruire il rocambolesco viaggio a cui la lettera andò incontro. Lo scritto venne inoltrato tramite il pallone “La Ville D’Orleans”, aerostato che lasciò la città il 24 novembre 1870 alle ore 23:40 dalla Gare du Nord. Alla guida della mongolfiera vi era Paul Rolier in compagnia del volontario Leonard Bezier, con un carico di sei piccioni e 250Kg di posta. Invece di atterrare poco più l’accerchiamento nemico della città, come era auspicabile, la navicella prima venne avvolta dalla nebbia, che impedì ai viaggiatori di capire dove si stessero dirigendo, poi il vento la spinse sul mare del Nord. Dopo diverse peripezie (cadere in mare significava morte sicura), i due piloti riuscirono finalmente a lanciarsi dal pallone e a scendere a terra su quello che scoprirono essere un monte innevato della Norvegia: erano le 14:25 del 25 novembre.
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Il pallone, senza l’equipaggio ma con il suo carico postale, riprese quota, proseguì il volo e venne recuperato 65 km a Nord della città norvegese di Christiana. Il viaggio coprì in totale una distanza di 1.246 chilometri: un record, raggiunto senza che i protagonisti lo avessero preventivato alla partenza. Anche la lettera indirizzata a Merate, che faceva parte della spedizione, venne recuperata e inoltrata a destinazione… per giungere fino a noi!

TRADUZIONE DEL TESTO DELLA LETTERA
Parigi, 21 novembre 1870
Mia cara figlia,
Penso che tu abbia ricevuto la lettera che ti ho scritto il 23 ottobre, dunque la nostra salute è la stessa; stiamo molto bene e sopportiamo l’assedio con coraggio e speranza, ci sono diverse prelibatezze che ci mancano come il caffellatte perché è caro ma il  necessario l’abbiamo; scrivici subito in modo che la lettera ci arrivi non appena sarà finito l’assedio; voglio dirti di non fare riferimento alle cattive notizie che certi giornali stranieri riportano, vengono diffuse dai Prussiani; Parigi è molto calma e piena di patriottismo; c’è stata tuttavia la giornata del 31 ottobre con un po’ di agitazione, alcuni impazienti hanno pensato che le cose non andassero abbastanza in fretta, e comunque tutti possono dire che a partire dal 4 settembre abbiamo lavorato molto per la difesa, se tu vedessi tutte le fortezze e le fortificazioni, è incredibile, quindi speriamo in bene; e tu povera figlia mia , hai trovato una sistemazione ? che ne è di te ? penso molto a te e desidero ricevere presto una tua lettera, la tua salute è cattiva ? speriamo che tu ti sia completamente ristabilita- quando ci scriverai raccontaci tutto, adesso ti parlerò del nostro gattino , è sempre magnifico; ti annuncio la morte di Silvie, abbiamo ricevuto un biglietto d’invito, ma non ci siamo potuti andare perché il biglietto ci è arrivato troppo tardi. Tutta Parigi è impegnata nella guardia nazionale, un Bussièrre è veterano, fa la guardia nelle postazioni del nostro quartiere perché devi pensare che non può andare sulle mura, dato che ha quasi sessant’anni e un po’ di reumatismi. Dunque mia cara figlia-ti abbracciamo con tutto il nostro affetto e speriamo di poter ricevere presto una tua lettera. 
Caroline ti manda i suoi saluti.
Tua madre e amica, Mme Bussièrre

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