Retesalute: Assemblea dei soci, Salvioni presidente, vice Benfatto di Missaglia. Vergani, Merate saldi il suo debito
Si è concretizzato il cambio alla guida dell’Assemblea dei soci di Retesalute. Nella serata di lunedì 7 ottobre il sindaco di Merate, Mattia Salvioni, eletto lo scorso giugno è stato votato dai colleghi come presidente. Una scelta per preservare il principio di territorialità legata all’azienda speciale che ha sede a Merate. La proposta infatti è stata annunciata dal sindaco di Imbersago Fabio Vergani, in qualità di presidente della Conferenza dei sindaci del Meratese. Vergani ha spiegato che il nominativo di Salvioni è scaturito dal confronto degli scorsi giorni che ha coinvolto le assemblee dei sindaci delle due aree della Provincia.
Vergani ha poi auspicato che con il nuovo sindaco Merate possa “sanare la posizione con Retesalute”. Il riferimento è ai quasi 86 mila euro di mancata copertura delle perdite in base al riparto proposto dal Collegio dei liquidatori su cui i sindaci si erano accordati informalmente senza passare dalla votazione in assemblea dei soci. Una questione controversa e ormai annosa (bisogna tornare indietro al 2021), causa di scontri molto accesi tra l’ex sindaco meratese Massimo Panzeri e gli omologhi di Casatenovo, Filippo Galbiati, e Calco, Stefano Motta. Il calcolo era stato formulato escludendo i Comuni dell’Oggionese per le annualità precedenti al loro ingresso in Retesalute. Merate si era poi sfilato perché da una lettura ortodossa della normativa la ripartizione doveva essere fatta soltanto in base alle quote di partecipazione all’azienda detenute al momento della fase liquidatoria. Sulla stessa barca di Merate c’è soltanto Olgiate Molgora.
Il sindaco di Imbersago ha poi auspicato che la presidenza possa lavorare alle linee programmatiche abbozzate con il Consiglio di Amministrazione. Molto è stato fatto nella riorganizzazione della struttura, ha precisato Vergani. Serve continuare su questa direttrice puntando alla gestione dei servizi.
In assenza di altre candidature, l’assemblea dei soci ha approvato all’unanimità di avere come presidente Mattia Salvioni. Il sindaco di Merate ha informato di aver già avuto dei confronti con i rappresentanti dell’azienda speciale negli scorsi giorni. Ha quindi indicato quale sarà l’impostazione del suo mandato: “Mi impegno ad avviare un percorso condiviso senza perimetri relazionali. Con il direttore generale Rigamonti vorrei programmare dei check point ravvicinati. Ci sarà bisogno di tutti i sindaci, con l’augurio di una collaborazione piena con tutti gli organi aziendali e i Comuni, per costruire insieme la Retesalute del futuro”. Un discorso inaugurale all’insegna dell’unità, assicurandosi di virare attorno al tema del ripiano delle perdite, che per il suo predecessore era un non problema, una questione meramente “bilancistica”, diceva, perché il Comune vantava crediti da Retesalute di pari importo alla somma attesa nelle casse dell’azienda speciale.
Il presidente del CdA Roberto Corbetta è intervenuto per esprimere l’augurio di buon lavoro a Salvioni, apprezzando la sua scelta di aver accettato la sfida sulla presidenza dell’Assemblea dei soci. Ha poi promesso l’impegno del Consiglio di Amministrazione sul miglioramento della qualità dei servizi erogati da Retesalute.
È stato rispettato lo schema dell’alternanza territoriale tra presidente e vice. Il secondo della gerarchia è di Missaglia, l’assessore ai Servizi sociali e all’Istruzione Diego Benfatto. La proposta è stata formalizzata dal neo presidente della Conferenza dei sindaci del Casatese Paolo Redaelli che, da sindaco missagliese, ben conosce Benfatto. Anche la nomina a vice presidente ha riscontrato l’unanimità. Presente in sala consiliare a Merate, dove si svolgono abitualmente le assemblee dei soci di Retesalute, Benfatto ha ringraziato per la fiducia accordata.
Sempre all’unanimità è stata approvata la rosa dei componenti del Comitato di coordinamento e di controllo, un istituto introdotto con il nuovo statuto sulla base delle linee di indirizzo che i sindaci prima e il collegio dei liquidatori poi avevano indicato per una maggiore trasparenza nei processi interni. Da Merate proviene Ernesto Sellitto (capogruppo di maggioranza), da Robbiate Eleonora Dozio (assessora ai Servizi sociali), da Barzanò Giancarlo Aldeghi (vice sindaco delegato al Bilancio), da Casatenovo Fabio Crippa (consigliere di maggioranza, già vice presidente dell’Assemblea dei soci di Retesalute), da Monticello Roberto De Simone (vice sindaco delegato ai Lavori pubblici) e da Lomagna Pierangelo Manganini (assessore esterno al Bilancio).
Il presidente dell’Assemblea dei soci appena eletto, Salvioni, ha augurato buon lavoro al Comitato “che dovrà muovere i primi passi. Dovremo saper cogliere la sfida e renderlo il più possibile efficace”. Un ragionamento condiviso dal presidente del CdA Corbetta che ha offerto la massima disponibilità, prospettando “una piena e proficua collaborazione per il bene dell’azienda”. Corbetta ha aggiunto al proposito: “Si tratta dell’ultimo tassello mancante del risanamento di Retesalute, ma non può essere un obiettivo da mettere nel cassetto. Dovrà concretizzarsi nella verifica di giorno in giorno”.
Infine, come ultima questione affrontata, la proroga dell’incarico a revisore dei conti di Stefano Maffi. Un’estensione temporale della nomina che si protrarrà fino all’approvazione del rendiconto. Il valore della proroga è di 7 mila euro, oltre IVA e contributi. Anche questo punto è passato all’unanimità.
Vergani ha poi auspicato che con il nuovo sindaco Merate possa “sanare la posizione con Retesalute”. Il riferimento è ai quasi 86 mila euro di mancata copertura delle perdite in base al riparto proposto dal Collegio dei liquidatori su cui i sindaci si erano accordati informalmente senza passare dalla votazione in assemblea dei soci. Una questione controversa e ormai annosa (bisogna tornare indietro al 2021), causa di scontri molto accesi tra l’ex sindaco meratese Massimo Panzeri e gli omologhi di Casatenovo, Filippo Galbiati, e Calco, Stefano Motta. Il calcolo era stato formulato escludendo i Comuni dell’Oggionese per le annualità precedenti al loro ingresso in Retesalute. Merate si era poi sfilato perché da una lettura ortodossa della normativa la ripartizione doveva essere fatta soltanto in base alle quote di partecipazione all’azienda detenute al momento della fase liquidatoria. Sulla stessa barca di Merate c’è soltanto Olgiate Molgora.
Il sindaco di Imbersago ha poi auspicato che la presidenza possa lavorare alle linee programmatiche abbozzate con il Consiglio di Amministrazione. Molto è stato fatto nella riorganizzazione della struttura, ha precisato Vergani. Serve continuare su questa direttrice puntando alla gestione dei servizi.
In assenza di altre candidature, l’assemblea dei soci ha approvato all’unanimità di avere come presidente Mattia Salvioni. Il sindaco di Merate ha informato di aver già avuto dei confronti con i rappresentanti dell’azienda speciale negli scorsi giorni. Ha quindi indicato quale sarà l’impostazione del suo mandato: “Mi impegno ad avviare un percorso condiviso senza perimetri relazionali. Con il direttore generale Rigamonti vorrei programmare dei check point ravvicinati. Ci sarà bisogno di tutti i sindaci, con l’augurio di una collaborazione piena con tutti gli organi aziendali e i Comuni, per costruire insieme la Retesalute del futuro”. Un discorso inaugurale all’insegna dell’unità, assicurandosi di virare attorno al tema del ripiano delle perdite, che per il suo predecessore era un non problema, una questione meramente “bilancistica”, diceva, perché il Comune vantava crediti da Retesalute di pari importo alla somma attesa nelle casse dell’azienda speciale.
Il presidente del CdA Roberto Corbetta è intervenuto per esprimere l’augurio di buon lavoro a Salvioni, apprezzando la sua scelta di aver accettato la sfida sulla presidenza dell’Assemblea dei soci. Ha poi promesso l’impegno del Consiglio di Amministrazione sul miglioramento della qualità dei servizi erogati da Retesalute.
È stato rispettato lo schema dell’alternanza territoriale tra presidente e vice. Il secondo della gerarchia è di Missaglia, l’assessore ai Servizi sociali e all’Istruzione Diego Benfatto. La proposta è stata formalizzata dal neo presidente della Conferenza dei sindaci del Casatese Paolo Redaelli che, da sindaco missagliese, ben conosce Benfatto. Anche la nomina a vice presidente ha riscontrato l’unanimità. Presente in sala consiliare a Merate, dove si svolgono abitualmente le assemblee dei soci di Retesalute, Benfatto ha ringraziato per la fiducia accordata.
Sempre all’unanimità è stata approvata la rosa dei componenti del Comitato di coordinamento e di controllo, un istituto introdotto con il nuovo statuto sulla base delle linee di indirizzo che i sindaci prima e il collegio dei liquidatori poi avevano indicato per una maggiore trasparenza nei processi interni. Da Merate proviene Ernesto Sellitto (capogruppo di maggioranza), da Robbiate Eleonora Dozio (assessora ai Servizi sociali), da Barzanò Giancarlo Aldeghi (vice sindaco delegato al Bilancio), da Casatenovo Fabio Crippa (consigliere di maggioranza, già vice presidente dell’Assemblea dei soci di Retesalute), da Monticello Roberto De Simone (vice sindaco delegato ai Lavori pubblici) e da Lomagna Pierangelo Manganini (assessore esterno al Bilancio).
Il presidente dell’Assemblea dei soci appena eletto, Salvioni, ha augurato buon lavoro al Comitato “che dovrà muovere i primi passi. Dovremo saper cogliere la sfida e renderlo il più possibile efficace”. Un ragionamento condiviso dal presidente del CdA Corbetta che ha offerto la massima disponibilità, prospettando “una piena e proficua collaborazione per il bene dell’azienda”. Corbetta ha aggiunto al proposito: “Si tratta dell’ultimo tassello mancante del risanamento di Retesalute, ma non può essere un obiettivo da mettere nel cassetto. Dovrà concretizzarsi nella verifica di giorno in giorno”.
Infine, come ultima questione affrontata, la proroga dell’incarico a revisore dei conti di Stefano Maffi. Un’estensione temporale della nomina che si protrarrà fino all’approvazione del rendiconto. Il valore della proroga è di 7 mila euro, oltre IVA e contributi. Anche questo punto è passato all’unanimità.
M.P.