Salvini, forse dietro la collina di Pontida ci sta il generale
Lo storico Raduno della Lega a Pontida di Domenica 6 Ottobre 2024 è stato progettato sull’aiuto da dare a Matteo Salvini, che rischia sei anni di carcere con l’accusa di sequestro di migranti a Lampedusa.
La Magistratura, di certo involontariamente, gli ha offerto l’opportunità di ergersi ad eroe della Patria contro gli sbarchi del nemico straniero e di indossare la tunica del martire, se verrà condannato; se l’è giocata politicamente con grande dispendio di mezzi, visti i fasti del pratone bergamasco.
I leghisti di tutta Italia sono stati mobilitati in difesa del loro Capitano e armati di penna, per firmare il proprio sostegno ai gazebo, posizionati sul campo di Pontida. Transenne e Forze dell’ordine schierate; folla, tra la quale qualche Fratello disorientato, bandiere e musica; montagne di casoncelli e salamelle per nutrire gli affamati. Presenti i leaders dei partiti dell’Ultradestra europea, primo fra tutti l’ungherese Viktor Orban, ma assenti i leghisti del Quarantennio, idealisti e con l’Alberto da Giussano sempre nel cuore.
Sul palcoscenico di Pontida a Roberto Vannacci era stato assegnato il ruolo di comparsa, ma applausi e selfies lo hanno trasformato in attore coprotagonista; vi è salito sulle note della ballata “Generale” di Francesco De Gregori, ma forse sarebbe stata più adatta la canzone “Attenti al lupo” di Lucio Dalla.
Capitano Salvini, stai attento. Con te in prigione il Generale Vannacci potrebbe raccogliere i resti di un Lega in continuo declino ideale e da lì cominciare a costruire il Partito italiano di estrema destra, che manca a molti. Al passo con ciò, che sta avvenendo in Europa.
La Magistratura, di certo involontariamente, gli ha offerto l’opportunità di ergersi ad eroe della Patria contro gli sbarchi del nemico straniero e di indossare la tunica del martire, se verrà condannato; se l’è giocata politicamente con grande dispendio di mezzi, visti i fasti del pratone bergamasco.
I leghisti di tutta Italia sono stati mobilitati in difesa del loro Capitano e armati di penna, per firmare il proprio sostegno ai gazebo, posizionati sul campo di Pontida. Transenne e Forze dell’ordine schierate; folla, tra la quale qualche Fratello disorientato, bandiere e musica; montagne di casoncelli e salamelle per nutrire gli affamati. Presenti i leaders dei partiti dell’Ultradestra europea, primo fra tutti l’ungherese Viktor Orban, ma assenti i leghisti del Quarantennio, idealisti e con l’Alberto da Giussano sempre nel cuore.
Sul palcoscenico di Pontida a Roberto Vannacci era stato assegnato il ruolo di comparsa, ma applausi e selfies lo hanno trasformato in attore coprotagonista; vi è salito sulle note della ballata “Generale” di Francesco De Gregori, ma forse sarebbe stata più adatta la canzone “Attenti al lupo” di Lucio Dalla.
Capitano Salvini, stai attento. Con te in prigione il Generale Vannacci potrebbe raccogliere i resti di un Lega in continuo declino ideale e da lì cominciare a costruire il Partito italiano di estrema destra, che manca a molti. Al passo con ciò, che sta avvenendo in Europa.
Patrizia Ernani Locatelli