Merate: partiti ben 462 avvisi di accertamento per parziale o mancato versamento IMU 2018 - 2023 per 582mila euro
Ben 462 avvisi di accertamento per omesso o parziale versamento dell’Imposta Municipale Propria, meglio nota con l’acronimo di IMU, sono stati emessi dall’ufficio tributi di Merate a seguito di verifiche effettuate tra gennaio e agosto 2024, relative alle annualità d’imposta 2018-2023. La complessa operazione di verifica è stata coordinata dalla ragioniera Sabina Casati, nominata nel 2014 e confermata nel 2020 responsabile dei tributi del comune di Merate.
Al termine del lavoro sono stati notificati, come detto, 462 avvisi per un totale di ben 427.634,09 euro cui vanno aggiunte sanzioni per 124.173,80 euro e 30.980,52 euro di interessi. Per un totale di 582.788,41 euro. Una somma decisamente importante per le casse comunali che versano in difficili condizioni. “Non c’è un euro” aveva detto in Aula l’assessora Sesana, rispondendo alle domande sugli interventi in materia ambientale.
L’operazione è stata avviata celermente per ricomprendere l’annualità 2018 prima che scattasse la prescrizione. Gli avvisi di accertamento, infatti, in rettifica e d’ufficio devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati.
Al termine del lavoro sono stati notificati, come detto, 462 avvisi per un totale di ben 427.634,09 euro cui vanno aggiunte sanzioni per 124.173,80 euro e 30.980,52 euro di interessi. Per un totale di 582.788,41 euro. Una somma decisamente importante per le casse comunali che versano in difficili condizioni. “Non c’è un euro” aveva detto in Aula l’assessora Sesana, rispondendo alle domande sugli interventi in materia ambientale.
L’operazione è stata avviata celermente per ricomprendere l’annualità 2018 prima che scattasse la prescrizione. Gli avvisi di accertamento, infatti, in rettifica e d’ufficio devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati.