Olgiate, stagno: replica a M.P.

Gentile M.P. 
Grazie per la sua replica però puntualizzo, vivendo in loco, alcune inesattezze piuttosto macroscopiche da Lei riprese per vere e verificabili senza alcuna particolare indagine che “colorano” molto diversamente il Suo dipinto (che poi è molto aderente a quello disegnato dal genio impressionista che ha ideato l’acquitrino).
-il famoso acquitrino dura 3 giorni e solo dopo le piogge più abbondanti, cioè una o due volte all'anno. Per 350 giorni il terreno è più che asciutto. Tanto asciutto che si crepa d’estate avendo composizione argillosa. Punto e stop favola finita. Li c’era un orto in cui si coltivavano (con successo ed una certa invidia per il simpatico contadino che lo coltivava sino a qualche anno fa) pomodori e zucchine, non una risaia come qualcuno vuol far credere.
-“la pozza” si forma perché (a differenza del campo adiacente, 5 metri di distanza, separato orograficamente solo dal sedime stradale di via delle robinie ed evidentemente con un sottosuolo identicamente composto) il nostro “acquitrino” non ha uno scolo. Il campo a sinistra non è mai allagato per via del canale che drena il flusso meteorico nel molgora, distante 30 metri. Il campo definito “acquitrinoso” non ha drenaggio: è una conca chiusa da argini costituiti dalle due vie succitate. Anche qui realtà fattuale. Io il chiusino che fa fatica a drenare un paio di volte l’ho pulito a cura mia con le mie manacce animato da spirito civico, quindi non me la si racconta. Senza poi voler ulteriormente insistere a livello polemico (perché inutile) realizzare un drenaggio al campo “paludoso” e preferirgli la costituzione di un acquitrino e’ una decisione certamente antieconomica ed illogica e le motivazioni espresse risibili: se per motivi politici si vuole lo stagno per poi magari costruirci sopra qualche progetto di ripopolamento delle zone umide con gamberetti e salamandre, un paio di infografiche col ciclo della vita della rana comune appese su costose bacheche ad uso del gitante meneghino domenicale, come altrove accaduto nel perimetro del parco (magari finanziato da EU/pantalone) bene, non si dica lo si faccia per eliminare un problema idrogeologico perché il problema non esiste e/o potrebbe essere immediatamente risolto con 5 metri di tubo interrato che congiunga campo a sinistra con campo a destra. Se a casa mia si tappa il pozzetto di scolo del garage io lo libero, non aspetto le piogge per impiantarci ninfee e girini al posto della autovettura sparacazzando di biodiversità. Sono tempi difficili in cui la fluidità del pensiero legittima l’assurdo, capisco, ma qui sostenere che creare una pozza inquinata e maleodorante sia una soluzione ad un problema che si sistema con mezza giornata di escavatore e 5 metri di tubo appare esercizio ai confini del viaggio lisergico…
-le zanzare che a Lei non danno fastidio (direi che “le zanzare non danno fastidio” é una espressione che forse convince Lei ed altri fortunati che, come dicevano i contadini, ha “il sangue amaro”: io che vivo li insieme ad altri residenti che ho sentito, le stramaledettissime zanzare danno molto fastidio: come la mettiamo? Decide Lei che le zanzare sono amorevoli? O impone il parco che per la biodiversità io non devo più mangiare in giardino e mio figlio si prende la Dengue?)
-le zanzare a detta del ministero della salute, con buona pace della pozza, sono vettori di importanti patogeni e pressoché in tutte le asl stanno sorgendo protocolli e circolari per la loro eliminazione con tanto di inviti ad enti pubblici e privati ad evitare ristagni di acque/stagni/piscine non clorate (https://www.sanitainformazione.it/salute/dengue-le-misure-anti-zanzara-in-eventi-sportivi-e-zone-umide/)
-le case di Molino Cattaneo (una 50ina di cristiani che vanno sott’acqua, loro si, tutte le volte che piove) sono composti anche da diversi minori particolarmente sensibili ai patogeni portati dalle zanzare e di cui Zika e Dengue tra tutti; detti patogeni sono in rapida avanzata nel centro nord; i casi di infezione si segnalano già nelle nostre asl. Questi poveracci abitano a 20 metri di distanza dalla realizzanda palude, a piena portata di volo per la zanzara tigre principale indiziata per la diffusione dei succitati patogeni, altro che assenza di centri abitati: dalla foto aerea che pubblicate è ben evidente che le zanzare per raggiungere molino Cattaneo possono pure evitare di volare ma basta zampettare un attimo.
-le acque che compongono/comporranno l’acquitrino sono solo ed esclusivamente meteoriche che raggiungono il loco dopo aver lavato le sedi stradali di tutta via robinie (800 metri di asfalto) e pianezzo (che ha la sede stradale “pendente” sul lato “acquitrinoso”). Prima di raggiungere lo stagno percolano correndo sui circostanti campi coltivati a mais per alimentazione animale con sementi di tipo roundup-ready (sementi OGM resistenti al glifosato) che vengono appunto preparati alla semina con irrorazioni di glifosato: che caspita di acqua si pensa di avere nella pozza?
-il traffico selvaggio potrebbe essere ridotto con 100 euro di cartello tondo bianco col bordo rosso e la scritta sotto “sabato e domenica - eccetto residenti”; tenendo FUORI dal parco i turisti come il parco a parole racconta di voler fare da un ventennio almeno. Lo dicono loro mica io. Il parcheggio in via pianezzo serve ad avvicinare i turisti all’ unico solo beneficio di chi pur legittimante fattura sull’afflusso dei turisti stessi. Non al certo alla fruibilità del parco stesso, né alla natura ne all’ecosistema (ne ai residenti…). E anche qui non bisogna essere per forza laureati alla London Business School of Economics per fare un analisi costi benefici a carico di ecosistema e residenti.
-per quanto riguarda la zona coperta di amianto sommando il costo dei ponticelli sul Curone (200k) a quello dell acquisto del terreno (55k) a quello del realizzo del parcheggio (100k?)e dello stagno (?)… avremmo risolto la bonifica dell’amianto. Anche qui niente MbA alla Bocconi per arrivarci.

Certo che quello (la bonifica del tetto delle stalle che sfalda) non porta soldi a nessuno né favorisce le colonie biodiverse di zanzare, però magari aumenterebbe la biodiversità dei Cristiani a serio rischio di mesotelioma.
Buon lavoro e grazie per lo scambio.
Antonio
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