Merate, Sellitto: respingo le accuse di Maggioni e Perego
Gentile Redazione,
leggo con stupore e molta amarezza il comunicato, apparso su alcune testate giornalistiche locali, a
firma Dario Perego e Franca Maggioni relativo al mio intervento durante il Consiglio Comunale del 30
settembre 2024.Con questa nota non intendo in alcun modo alimentare le polemiche che ne sono scaturite, ma
unicamente invitare chiunque abbia il desiderio di verità, a visionare la registrazione della seduta
consiliare (alla 3h26m) e verificare se il mio intervento possa qualificarsi come “episodio di violenza
verbale inopportuno e fuori luogo e aggravato dal fatto che è avvenuto ai danni di una donna, avvocato
e pertanto avvezza e ben consapevole di come ci si deve comportare in un’aula sia essa di udienza o
consigliare”.
Ben avrebbe potuto l’Avvocato Maggioni, proprio perché conosce le regole consiliari, replicare in aula
al mio intervento per c.d. fatto personale.
Ha invece ritenuto di affidare il pensiero e il giudizio sulla vicenda ad un comunicato che veicola un
messaggio che va ben oltre la legittima critica e mi addebita un fatto grave e determinato: un episodio
di violenza di genere, che per educazione, per cultura e per indole non mi appartiene.
Un fatto che reputo gravemente lesivo della mia immagine e della mia reputazione e che rigetto con
estrema fermezza.
leggo con stupore e molta amarezza il comunicato, apparso su alcune testate giornalistiche locali, a
firma Dario Perego e Franca Maggioni relativo al mio intervento durante il Consiglio Comunale del 30
settembre 2024.Con questa nota non intendo in alcun modo alimentare le polemiche che ne sono scaturite, ma
unicamente invitare chiunque abbia il desiderio di verità, a visionare la registrazione della seduta
consiliare (alla 3h26m) e verificare se il mio intervento possa qualificarsi come “episodio di violenza
verbale inopportuno e fuori luogo e aggravato dal fatto che è avvenuto ai danni di una donna, avvocato
e pertanto avvezza e ben consapevole di come ci si deve comportare in un’aula sia essa di udienza o
consigliare”.
Ben avrebbe potuto l’Avvocato Maggioni, proprio perché conosce le regole consiliari, replicare in aula
al mio intervento per c.d. fatto personale.
Ha invece ritenuto di affidare il pensiero e il giudizio sulla vicenda ad un comunicato che veicola un
messaggio che va ben oltre la legittima critica e mi addebita un fatto grave e determinato: un episodio
di violenza di genere, che per educazione, per cultura e per indole non mi appartiene.
Un fatto che reputo gravemente lesivo della mia immagine e della mia reputazione e che rigetto con
estrema fermezza.
Ernesto Sellitto