Ben oltre Renzi che cerca ancora di…ronzare

Comincia ad essere stucchevole, specie di questi tempi con registrano ben maggiori e assai gravi problemi, la telenovela imbastita da Renzi e il suo codazzo, pure anche giornalistico, sull'ormai immaginifico “Campo largo”.

E non è un caso che i grandi media cavalcano alla grande con carrellate di opinioni dei soliti noti: Renzi come personaggio d'avanspettacolo non può non far gola a chi vive di ascolti e di audiance.

Ma, non volendo sprecare ulteriori commenti sui vari aspetti interconnessi, ricondurre, con sintesi massima, alla componente essenziale della questione mi pare perlomeno doveroso, almeno dal mio punto di vista:

Sul tema fioccano ragionamenti vari che però hanno un indiscutibile comune denominatore: il fine di sconfiggere l'attuale governo va raggiunto con ogni mezzo e con la convergenza di tutti gli oppositori (veri o solo presunti) anche molto diversi tra loro.

Qui, a mio parere, si gioca una reale questione di fondo e cioè quale cultura Politica (quella con la P maiuscola) si è disposti a legittimare ma soprattutto praticare?

Il fine non giustifica affatto qualsiasi mezzo e, se l'accostamento non fosse stonato con la vacuità del “balletto” attorno a Renzi, direi che quanto si sta purtroppo verificando con la carneficina in Medio Oriente ed in Ucraina è lì a dimostrarlo.

Una Cultura Politica che pretenda di giustificare ogni ipocrisia non su aspetti secondari ma sulla concezione stessa che si ha del confronto politico non può che portare all'allontanamento dei cittadini dalla partecipazione: se tutto è solo sottoposto alla logica delle reciproche convenienze e non del servizio  alla Collettività che senso avrebbe impegnarsi gratuitamente? 

La gran parte dei media non solo giustifica questo modo di intendere la politica ma addirittura la alimenta con tutti i suoi grotteschi dibattiti e purtroppo s'incarna anche in commentatoti autorevoli come ad esempio lo scrittore- giornalista Aldo Cazzullo quando sostiene letteralmente che “Renzi sa fare politica”.

Ecco perché poi contestualmente spesso si mettono sul banco degli imputati i pochi che non vogliono ridurre tutto ad un mero calcolo utilitaristico. Queste figure e modi d'intendere non sono neppure contemplati in quello che purtroppo è diventato un anacronistico costume sociale.

Siamo proprio in presenza di un ribaltamento dei valori che dovrebbero muovere la Politica e alla Politica.

E per smontare gli “ingenui” giù etichette di arrivismo, interesse personale e accuse di falso moralismo o quantomeno di velleità propagandistica.

Il vero cambiamento, ben oltre le varie appartenenze, non può non passare dal rifondare dal profondo questa cultura riportandola ai suoi più genuini valori e solo la partecipazione consapevole e il controllo dal basso dei Cittadini potranno riempire di vero significato il termine Democrazia.

Ingenua utopia o retorico moralismo anche questo?

Ognuno giudichi e si attivi.
Germano Bosisio
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