Olgiate: illustrato il Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche dall’ing. Acerbi

È stato illustrato nel pomeriggio di martedì 1° ottobre il Piano per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche di Olgiate Molgora
Come ricordato dall’assessora Ilaria Bonfanti, il Comune aveva ottenuto dalla Regione, tramite la Provincia, 5mila euro per redigerlo. L’incarico è stato affidato all’ingegnere Antonio Acerbi, che martedì in sala consiliare l’ha poi illustrato personalmente. Mentre era in corso la redazione, il Comune aveva dato la possibilità alla cittadinanza di compilare un questionario attraverso cui fornire i propri suggerimenti in materia. Sono pervenuti 19 questionari. 
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 Il vice Matteo Fratangeli, l’assessore Maurizio Maggioni, l’ingegnere Antonio Acerbi, l’assessore Ilaria Bonfanti, il sindaco Giovanni Battista Bernocco e l’assessore Paola Colombo
“Grazie a questo piano potremo accedere a finanziamenti per realizzare opere di abbattimento di barriere architettoniche” ha spiegato l’assessore Bonfanti, ricordando che il PEBA è uno strumento di programmazione che raccoglie indicazioni e suggerimenti su come migliorare l’accessibilità di edifici comunali e non solo, infrastrutture e strade. Non solo, nel Peba è anche contabilizzato, a livello di studio di fattibilità, quale può essere il costo degli interventi necessari a rendere più accessibili dei luoghi. 

L’ingegner Acerbi ha spiegato quali sono i parametri presi in considerazione durante il suo studio: raggiungibili, accesso, collegamenti verticali, collegamenti orizzontali e servizi igienici. In particolare il professionista ha illustrato brevemente quali edifici di Olgiate ha preso in considerazione e quale è il relativo livello di accessibilità. Il municipio è risultato accessibile, se pur con qualche miglioria adottabile, l’ex biblioteca di via Canova invece per niente accessibile. La Sede della Croce Rossa avrebbe alcune esigenze interventistiche, ma non avendo la necessità di far accedere disabili, per il momento non ha urgenza. La scuola primaria non ha grossi problemi, ma c'è un discorso di soglie che andrebbe sistemato. Al Centro Sportivo invece andrebbero fatti interventi per risolvere il passaggio al posto delle numerose scale interne ed esterne. Il Peba ha previsto inoltre uno o due posti in tribuna per spettatori disabili. Il Cimitero risulta essere il luogo con più criticità per via delle scale, la ghiaia e soprattutto le diverse quote delle varie aree. 
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Sono stati analizzati anche alcuni parchi pubblici. Quello di via Sommi Picenardi è risultato inaccessibile per persone con disabilità per via di una serie di “ostacoli” e gradini che andrebbero abbattuti. I parchi di via Collodi e via Parini invece sono risultati essere accessibili ma con qualche difficoltà. 
Oggetto di studio sono stati anche i parcheggi. Quelli di via Enzo Biagi, via IV Novembre, via Como/via Canova, quello della primaria, di via D’Annunzio, quello della Rsa sono risultati essere accessibili e provvisti di posto disabili. Il parcheggio di via Stazione è risultato non accessibile, mentre quello della scuola dell’infanzia e di via Pilata/via Aldo Moro sono apparsi agli occhi del professionista accessibili ma con difficoltà e dunque sarà opportuno pensare a delle soluzioni. 
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Lo studio ha preso in considerazione anche edifici pubblici non appartenenti al Comune, o magari appartenenti, ma dati in gestione a terzi. In questo caso gli interventi, qualora si vogliano effettuare, saranno a carico dei proprietari/gestori. La Casa di Comunità, la Chiesa di Olgiate, la Casa di Sophia, la Rsa, la scuola dell’infanzia di viale Sommi, la farmacia, il centro dell’infanzia di San Zeno e le due banche sono risultati tutti essere edifici accessibili. Accessibili ma con difficoltà invece la chiesa di San Zeno, la vecchia Casa dei Ragazzi e l’ufficio postale. 
Diverso invece il discorso per le 7 fermate dell’autobus, che in generale sono parse necessitanti di interventi per rendere l’utilizzo da parte di persone con disabilità più agevole. Lo stesso in parte vale per i percorsi pedonali lungo gli assi principali del paese, che il professionista ha analizzato. 
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Ora che il piano è stato illustrato, la Giunta si riunirà per approvarlo e lo depositerà, in modo tale che, come anticipato, qualora si dovessero presentare finanziamenti o bandi per opere di abbattimento barriere architettoniche, l’amministrazione potrà approfittarne. Il documento non ha una vera e propria scadenza, ma come spiegato dall’ingegner Acerbi, viene posta generalmente una durata di 10 anni per la realizzazione delle opere inserite nel Piano.
E.Ma.
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