Merate Consiglio/1: siepe e Castello nel ‘question time’
La prima cosa bella è il ritorno del bon ton in Aula. I consiglieri si alzano per l’intervento nonostante qualche difficoltà per la distanza col microfono, gli scambi di vedute sono educati e alla terza persona, lo stesso Sindaco – come la Presidente del Consiglio – parla all’assise stando in piedi. Finiti i tempi del Vanotti che si alzava solo per non essere apostrofato come maleducato. E già nel dirlo confermava di esserlo.
Il primo Consiglio comunale d’autunno si è aperto con due temi posti al question time, cioè domande a risposta immediata: Alfredo Casaletto, ex assessore al bilancio e ora in minoranza con “Prospettive per Merate” ha posto la questione delle mostre pittoriche dentro lo spazio del Castello in occasione dello straordinario evento dell’esposizione in villa Confalonieri per cinque settimane del “Narciso” di Caravaggio resa possibile dalla Fondazione Costruiamo il Futuro di Maurizio Lupi. L’assessore alla Cultura Patrizia Riva aveva un po’ frettolosamente annunciato l’utilizzo dei cortili di San Dionigi e del Pozzo ove allestire le mostre. In Aula ha corretto il tiro affermando che un calendario vero e proprio ancora non c’è e che per l’utilizzo delle aree del Prinetti si attendono verifiche tecniche in ordine alla sicurezza. L’interrogante si è dichiarato insoddisfatto, invitando l’Assessora ad essere più cauta nelle dichiarazioni.
Successivamente è stata la volta dell’ex sindaco Massimo Panzeri, capogruppo di “Prospettive per Merate” che ha chiesto chiarimenti sull’ammaloramento della siepe impiantata a gennaio al centro tennis Roseda. “Dal Castello alla siepe” è stato il consapevole abbrivio dell’intervento da parte dello stesso Panzeri. Ma tant’è. L’assessora Sesana ha potuto rispondere che forse il clima siccitoso e la mancanza in sede progettuale di un impianto di irrigazione sono le cause della moria della siepe, unita anche a una scarsa attenzione da parte dell’associazione sportiva. Purtroppo all’apertura della cassa la nuova Amministrazione l’ha trovata vuota e ora mancano i soldi per la sostituzione del verde. Se ne riparlerà a gennaio-febbraio.
Nessuno ha fatto presente che la medesima situazione investe le aiuole di piazza Prinetti, forse più meritevoli della siepe del centro rotellistico Roseda (al netto dell’importanza dei giocatori), che da mesi, proprio per mancanza di irrigazione sono desertificate offrendo al cittadino un brutto spettacolo.
Anche in questo caso l’interrogante si è dichiarato insoddisfatto. Corsi e ricorsi della vita.
Il primo Consiglio comunale d’autunno si è aperto con due temi posti al question time, cioè domande a risposta immediata: Alfredo Casaletto, ex assessore al bilancio e ora in minoranza con “Prospettive per Merate” ha posto la questione delle mostre pittoriche dentro lo spazio del Castello in occasione dello straordinario evento dell’esposizione in villa Confalonieri per cinque settimane del “Narciso” di Caravaggio resa possibile dalla Fondazione Costruiamo il Futuro di Maurizio Lupi. L’assessore alla Cultura Patrizia Riva aveva un po’ frettolosamente annunciato l’utilizzo dei cortili di San Dionigi e del Pozzo ove allestire le mostre. In Aula ha corretto il tiro affermando che un calendario vero e proprio ancora non c’è e che per l’utilizzo delle aree del Prinetti si attendono verifiche tecniche in ordine alla sicurezza. L’interrogante si è dichiarato insoddisfatto, invitando l’Assessora ad essere più cauta nelle dichiarazioni.
Successivamente è stata la volta dell’ex sindaco Massimo Panzeri, capogruppo di “Prospettive per Merate” che ha chiesto chiarimenti sull’ammaloramento della siepe impiantata a gennaio al centro tennis Roseda. “Dal Castello alla siepe” è stato il consapevole abbrivio dell’intervento da parte dello stesso Panzeri. Ma tant’è. L’assessora Sesana ha potuto rispondere che forse il clima siccitoso e la mancanza in sede progettuale di un impianto di irrigazione sono le cause della moria della siepe, unita anche a una scarsa attenzione da parte dell’associazione sportiva. Purtroppo all’apertura della cassa la nuova Amministrazione l’ha trovata vuota e ora mancano i soldi per la sostituzione del verde. Se ne riparlerà a gennaio-febbraio.
Nessuno ha fatto presente che la medesima situazione investe le aiuole di piazza Prinetti, forse più meritevoli della siepe del centro rotellistico Roseda (al netto dell’importanza dei giocatori), che da mesi, proprio per mancanza di irrigazione sono desertificate offrendo al cittadino un brutto spettacolo.
Anche in questo caso l’interrogante si è dichiarato insoddisfatto. Corsi e ricorsi della vita.
C.B.