Sulla Musica Liturgica

 Condivido pienamente le argomentazioni e le posizioni espresse dal M° Antonello Brivio nel suo intervento inerente alla Musica Liturgica. In contrasto con le direttive della Congregazione per il Culto Divino e con una formazione accademica sempre più esigente e complessa dei musicisti dediti all'Arte Sacra (Organisti, Direttori, Compositori...), la tendenza degli ultimi anni è quella di non concedere spazio a figure altamente qualificate e sensibilmente formate a tale scopo. Questo contribuisce enormemente ad un impoverimento del livello qualitativo dell'ambito musicale nelle nostre Parrocchie ma, ancor più, viene a mancare una splendida opportunità educativa che da sempre la Grande Musica esercita. Quale Musica può essere più nobile di quella Sacra? C'è sete di Cultura, di Bellezza, in quanto strumenti per un'elevazione spirituale. In tempi come questi, in cui in ogni campo delle attività umane la visibilità dei social sta diventando superiore all'autorevolezza data dalla formazione, la Chiesa riscopra una meravigliosa opportunità educativa, oltre che culturale (basti pensare ai numerosi organi presenti nella nostra Diocesi, strumenti di pregio spesso lasciati all'incuria e all'abbandono, memoria storica ed artistica delle nostre comunità, simbolo di civiltà.) Occorre dare spazio ed affidare ruoli a persone qualificate e specificatamente formate in ambito musicale. Non si tratta di uno spazio celebrativo di espressione personale, ma di una dimensione educativa al servizio della Comunità.
M° Andrea Galbusera Organista Titolare della Chiesa di S. Protaso in Milano
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.