Merate: il capitano Prinetti commemorato in Piemonte
Nella giornata di sabato 28 settembre il consigliere Michele Magrin si è recato a Valduggia, il comune piemontese luogo di uccisione del Capitano Gino Prinetti, per commemorare il “simbolo della resistenza” a ottanta anni dalla sua scomparsa.
Laura Corti ed Ernesto Passoni della sezione meratese di Anpi, hanno invitato l'Amministrazione a partecipare ad un momento intimo in ricordo del partigiano. Davanti all'edicola eretta nei boschi, il consigliere Magrin, insieme a rappresentanti di diverse sezioni Anpi, al sindaco di Valduggia Luca Chiara, a don Dante Airaga, a don Lorenzo Rosa e a quattro membri della famiglia Prinetti Castelletti, hanno omaggiato Prinetti e i compagni che insieme a lui nell'agosto del 1944 liberarono la loro brigata dall'accerchiamento di un commando Nazifascista.
Una tradizione portata avanti da tanti anni dalla famiglia Prinetti Castelletti, che dopo aver recuperato la salma del Capitano per riportarla a Merate, ha deciso di ergere questo monumento commemorativo nel luogo dove Prinetti ha perso la vita insieme a tanti compagni, per conservare la memoria di tutti coloro che hanno combattuto con onore nello scontro sul Colle della Bertagnina.
Magrin, accompagnato da due coetanei meratesi, ha dedicato un pensiero al meratese che ha sacrificato la propria vita per il bene del proprio paese. “Il capitano Prinetti morì a soli 22 anni, praticamente la mia stessa età, com’è la stessa età di chi oggi mi accompagna da Merate. Ed è difficile non fermarsi a riflettere su cosa significhi questo: vedere un giovane della mia età fare scelte così coraggiose e sacrificare la propria vita per un ideale, per la patria, mi colpisce profondamente. Leggere delle sue gesta mi ispira e mi motiva nel mio impegno verso la comunità”. Un impegno volto a difendere e coltivare i valori della democrazia, per i quali Prinetti e i suoi compagni hanno dato la vita, patendo i drammi e gli orrori della guerra. Il consigliere ha lasciato un gagliardetto in ricordo di questa visita, la prima compiuta da un rappresentante dell'Amministrazione nel bosco teatro dell'ultima battaglia del Capitano Gino Prinetti.
Laura Corti ed Ernesto Passoni della sezione meratese di Anpi, hanno invitato l'Amministrazione a partecipare ad un momento intimo in ricordo del partigiano. Davanti all'edicola eretta nei boschi, il consigliere Magrin, insieme a rappresentanti di diverse sezioni Anpi, al sindaco di Valduggia Luca Chiara, a don Dante Airaga, a don Lorenzo Rosa e a quattro membri della famiglia Prinetti Castelletti, hanno omaggiato Prinetti e i compagni che insieme a lui nell'agosto del 1944 liberarono la loro brigata dall'accerchiamento di un commando Nazifascista.
Una tradizione portata avanti da tanti anni dalla famiglia Prinetti Castelletti, che dopo aver recuperato la salma del Capitano per riportarla a Merate, ha deciso di ergere questo monumento commemorativo nel luogo dove Prinetti ha perso la vita insieme a tanti compagni, per conservare la memoria di tutti coloro che hanno combattuto con onore nello scontro sul Colle della Bertagnina.
Magrin, accompagnato da due coetanei meratesi, ha dedicato un pensiero al meratese che ha sacrificato la propria vita per il bene del proprio paese. “Il capitano Prinetti morì a soli 22 anni, praticamente la mia stessa età, com’è la stessa età di chi oggi mi accompagna da Merate. Ed è difficile non fermarsi a riflettere su cosa significhi questo: vedere un giovane della mia età fare scelte così coraggiose e sacrificare la propria vita per un ideale, per la patria, mi colpisce profondamente. Leggere delle sue gesta mi ispira e mi motiva nel mio impegno verso la comunità”. Un impegno volto a difendere e coltivare i valori della democrazia, per i quali Prinetti e i suoi compagni hanno dato la vita, patendo i drammi e gli orrori della guerra. Il consigliere ha lasciato un gagliardetto in ricordo di questa visita, la prima compiuta da un rappresentante dell'Amministrazione nel bosco teatro dell'ultima battaglia del Capitano Gino Prinetti.