S.Maria Hoé a La Valletta B.: "Ridateci i nostri beni"
Il Comune di La Valletta Brianza ha fatto tutto da solo. La Valletta a dicembre preleva CONTRO LA LEGGE i libri della biblioteca sita a Santa Maria Hoè trasferendoli a La Valletta Brianza provocando la chiusura del servizio e caos. La Soprintendenza blocca le loro operazioni e la cittadinanza viene privata del servizio biblioteca, che poteva proseguire a Santa Maria Hoè. La Soprintendenza dispone altresì che i libri dell’Unione debbano essere assegnati anche al Comune di Santa Maria Hoè, quindi non è possibile proseguire con i provvedimenti illegittimi della Valletta che stabilivano che tali libri andassero solo al Comune di La Valletta Brianza, la stessa Soprintendenza scrive testualmente: con “l'obiettivo di lasciare il territorio di Santa Maria Hoè completamente privo di patrimonio librario a disposizione e a servizio della cittadinanza, in aperta violazione del principio di garantire l'interesse pubblico delle comunità di riferimento”. Ad oggi i libri indebitamente portati via non sono ancora stati restituiti alla biblioteca di S. Maria Hoè, arrecando grave danno alla nostra collettività e paradossalmente La Valletta Brianza pretendeva, dall’oggi al domani (con lettere inviate il giorno precedente), che il giorno seguente S. Maria Hoè lasciasse aperta la porta del Comune (loro lo farebbero?), sostenendo di essersi “dimenticato” di alcuni libri al momento del prelevamento abusivo, rifiutandosi altresì di rispondere a qualasisi nostra verifica a riguardo e sulla modalità organizzativa di restituzione reciproca di libri e beni che deve essere disposta dal Liquidatore dell’Unione incaricato Franco Albertoni con le autorità degli Enti e nel pieno rispetto di quanto stabilito dalla Soprintendenza.
Per quanto riguarda invece gli articoli che commentano l’ennesimo decreto ingiuntivo, che NON È ESECUTIVO (in questa prima fase la nostra parte non è ancora stata sentita dal tribunale ed ovviamente le spese legali in caso di mancata opposizione sarebbero interamente a carico della medesima parte), apparirebbe quasi che Santa Maria Hoè fosse stato condannata a favore del Comune di La Valletta Brianza, che non ha peraltro mancato di esprimersi al riguardo con l’usuale imperizia propria degli pseudo “vati di periferia. Mi auspico che la sua “performance“ sia stata determinata da una inappropriata interpretazione del Decreto ingiuntivo non esecutivo, da lui stesso promosso, che troverà la risposta di Santa Maria Hoè. Del resto Marco Panzeri anziché confrontarsi con il nostro Ente è invece sempre intento nel cercare roboanti articoli della stampa e gli atteggiamenti sembrano quasi ricordare un “Don Lolò” pirandelliano della Valletta, in un susseguirsi di cause giudiziarie inopinate, portate avanti da un Comune contro un altro, quello della Valletta: già ho cercato, nelle numerose precedenti mie risposte, di far ben comprendere l‘assurdità di questi comportamenti, peraltro piuttosto costosi, che portano a decisioni di tribunali, quando è proprio della competenza degli Enti locali poter trovare soluzioni da soli o in condivisione. Sono concetti basilari per chi rappresenta Enti pubblici che sembrano sfuggiti, ad almeno un protagonista in negativo, che si fa maldestramente promotore di tali iniziative. Per rinfrescarmi la memoria sui dettami di Charles-Louis de Secondat (Montesquieu) o di John Locke, se, in qualche modo, abbiano dimenticato di inserire, tra i poteri o organi degli Stati, i media quale istituto sostitutivo della Giustizia, in grado di emettere sentenze, che renderebbero così del tutto ultronei il Ministero di Grazia e Giustizia e l’apparato giudiziario.
Questa mia nota si rivolge anche a coloro che sovente “rilanciano” la solita “articolessa” del giorno postata sui socialmedia da Marco Panzeri, che utilizza la pagina pubblica Facebook del Comune nel tentativo di darsi visibilità e di ribaltare la realtà almeno agli occhi di chi non conosce le questioni in essere, quale monito ad evitare articoli a ruota che parlino sempre delle stesse cose, delle solite “cose e cosette” piccoline e piccolette preparate “con la forza della disperazione” dal Sindaco della Valletta, con polemiche “telenovele” a puntate tipo “Beautiful” ed assicurando, nell’informazione, pari dignità anche al Comune di Santa Maria Hoè.
Nel salutare lancio un appello alla Valletta: RIDATECI I NOSTRI BENI. È giunto il momento di farlo.
Non solo, nonostante i nostri solleciti, ancora oggi non sono stati nemmeno riconsegnati i numerosissimi BENI MOBILI di altro genere DI PROPRIETÀ di S. Maria Hoè che erano stati conferiti all’Unione della Valletta. A questo punto è bene anche rendere noto che è stata fissata udienza avanti il tribunale di Lecco il 22/11/2024 per la causa inerente la restituzione delle TRANSENNE sottratte proditoriamente dalla Valletta Brianza al Comune di Santa Maria Hoè.
Per quanto riguarda invece gli articoli che commentano l’ennesimo decreto ingiuntivo, che NON È ESECUTIVO (in questa prima fase la nostra parte non è ancora stata sentita dal tribunale ed ovviamente le spese legali in caso di mancata opposizione sarebbero interamente a carico della medesima parte), apparirebbe quasi che Santa Maria Hoè fosse stato condannata a favore del Comune di La Valletta Brianza, che non ha peraltro mancato di esprimersi al riguardo con l’usuale imperizia propria degli pseudo “vati di periferia. Mi auspico che la sua “performance“ sia stata determinata da una inappropriata interpretazione del Decreto ingiuntivo non esecutivo, da lui stesso promosso, che troverà la risposta di Santa Maria Hoè. Del resto Marco Panzeri anziché confrontarsi con il nostro Ente è invece sempre intento nel cercare roboanti articoli della stampa e gli atteggiamenti sembrano quasi ricordare un “Don Lolò” pirandelliano della Valletta, in un susseguirsi di cause giudiziarie inopinate, portate avanti da un Comune contro un altro, quello della Valletta: già ho cercato, nelle numerose precedenti mie risposte, di far ben comprendere l‘assurdità di questi comportamenti, peraltro piuttosto costosi, che portano a decisioni di tribunali, quando è proprio della competenza degli Enti locali poter trovare soluzioni da soli o in condivisione. Sono concetti basilari per chi rappresenta Enti pubblici che sembrano sfuggiti, ad almeno un protagonista in negativo, che si fa maldestramente promotore di tali iniziative. Per rinfrescarmi la memoria sui dettami di Charles-Louis de Secondat (Montesquieu) o di John Locke, se, in qualche modo, abbiano dimenticato di inserire, tra i poteri o organi degli Stati, i media quale istituto sostitutivo della Giustizia, in grado di emettere sentenze, che renderebbero così del tutto ultronei il Ministero di Grazia e Giustizia e l’apparato giudiziario.
Questa mia nota si rivolge anche a coloro che sovente “rilanciano” la solita “articolessa” del giorno postata sui socialmedia da Marco Panzeri, che utilizza la pagina pubblica Facebook del Comune nel tentativo di darsi visibilità e di ribaltare la realtà almeno agli occhi di chi non conosce le questioni in essere, quale monito ad evitare articoli a ruota che parlino sempre delle stesse cose, delle solite “cose e cosette” piccoline e piccolette preparate “con la forza della disperazione” dal Sindaco della Valletta, con polemiche “telenovele” a puntate tipo “Beautiful” ed assicurando, nell’informazione, pari dignità anche al Comune di Santa Maria Hoè.
Nel salutare lancio un appello alla Valletta: RIDATECI I NOSTRI BENI. È giunto il momento di farlo.
Staff del Sindaco di Santa Maria Hoè Avv. Daniela Fiocchi