Il mastrogiardiniere/72: risposte ai lettori su infestanti e faggio

Buongiorno,
ho un giardino seminato a prato, di circa 600mq. Lo avevo seminato ex novo con Arundinacea e Loietto, e fino all’inizio dell’estate era abbastanza bello con poche infestanti; oggi è stato invaso da Pabbio,
Setaria e tantissima Euphorbia. Volevo sapere se c’è un diserbante selettivo per queste infestanti.

grazie

Giuseppe
Buongiorno,
rispondo al signore che ha problemi di infestanti nel suo tappeto erboso.
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Le infestanti che avrete oggi nel vostro tappeto erboso potrebbero essere queste e non solo.
Il fatto che nascono è molto naturale, ci si domanda se è possibile impedire la loro nascita e se mai eliminarle se sono presenti.

Le piante che vedete in foto sono delle infestanti comuni del tappeto erboso soprattutto nel periodo estivo quando le temperature sono superiori ai 20 /25 gradi, il pabbio e la setaria sono sicuramente più
invasive perché prendono spazio al tappeto erboso praticamente coprendolo con la loro crescita orizzontale fanno morire le varietà che sono state seminate in precedenza.

Essendo annuali a ciclo breve, giugno settembre, quando muoiono lasciano dei buchi privi d’erba con il rischio di lasciare poi spazio alla crescita di nuove infestanti invernine, le quali nascono durante il
periodo invernale.

COME IMPEDIRE CHE NASCANO LE INFESTANTI
Per evitare la loro nascita, durante il periodo estivo, non è molto facile però alcuni accorgimenti si possono adottare per limitarne la loro presenza.
Il tappeto erboso sufficientemente fitto e rigoglioso e con tagli leggermente più alti, impedisce alla luce di raggiungere il terreno e stimolare la nascita dei semi di queste piante.
Aiuta anche fare delle concimazioni corrette che permettono di infittire il manto erboso.
Alzare di poco l’altezza di taglio del tappeto erboso aiuta ad impedire il loro germogliamento.
Se tagliamo il tappeto erboso più di una volta alla settimana, aiuta l’erba ad accestirsi e diventare più fitta così da impedire alla luce di raggiungere il terreno e limitare la germinazione delle infestanti.
Le bagnature con impianto di irrigazione stimolano il tappeto erboso a crescere rigoglioso impedendo la nascita delle infestanti.
Tutti questi consigli aiutano non poco, ma non impediscono definitivamente la nascita delle infestanti.
Le infestanti competono con le specie del tappeto erboso per spazio, luce, acqua e nutrienti.

Quando il tappeto è debole e rado, a causa di:
- Stress ambientali scarso drenaggio, pH sfavorevole, compattamento del suolo, etc.
- Inappropriate pratiche di gestione tagli troppo bassi o troppo poco frequenti,
- Inadeguate irrigazioni, eccessiva o scarsa
- Dosi sbagliate di concimazione.
Le infestanti si possono insediare con maggiore facilità.
Una buona gestione del tappeto, in grado di mantenere un manto erboso sano e vigoroso, e quindi senza dubbio Ia miglior difesa contro queste specie.

MEZZI CHIMICI COME ALTERNATIVA
I mezzi chimici sono l’alternativa, bisognerebbe avere un patentino per l’acquisto e uso, (la sicurezza per la salute è molto importante) bisognerebbe avere un po' di dimestichezza per non rischiare di preparare dosi sbagliate e che quindi non portano a buon frutto il trattamento.
Molte volte chiedere aiuto ad un professionista che risolve il problema sarebbe la cosa più corretta.
Di solito i metodi per eliminare e impedire che nascono sono due:

Pre-emergenza
.
Con il metodo di approccio preventivo l'erbicida viene distribuito prima dell'emergenza delle malerbe ed è efficace
solo in fase di germinazione del seme e nei primi stadi di sviluppo della plantula. Quindi distribuire un prodotto anti-germinello prima che nascono. Per distribuire questi erbicidi nel momento opportuno è
importante conoscere i tempi di emergenza. Operazione non facile soprattutto nei tappeti erbosi.
Non a caso gli errori dei tempi di applicazione sono la maggior causa di insuccesso dei trattamenti in pre-emergenza.
Post-emergenza si può definire un approccio "di rimedio o curativo": L'erbicida agisce contro le infestanti già emerse e, poiché viene assorbito dalle foglie, la sua efficacia è legata allo stato vegetativo della pianta, alle condizioni climatiche, all'ampiezza della superficie fogliare presente in relazione al ritmo di taglio.
Il consiglio spassionato che voglio dare è quello di non rischiare ad usare i prodotti chimici, ma farli usare da personale specializzato.

Buon lavoro!
Buongiorno.
Avrei una domanda per Mastrogiardiniere.
Il mio faggio di quarant'anni presenta una strana patina sulle foglie che cadono quasi secche. Di cosa si tratta Serve un trattamento? Allego foto. Grazie per la disponibilità.

Marina
Rispondo anche alla signora che ha problemi con il faggio.
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Dalle foto che mi sono state mandate insorgono due problemi:
Il primo di insetti, AFIDI LANIGERI sono dei pidocchi che con il loro apparato succhiatore si pongono sotto le lamine delle foglie per succhiarne la linfa, il problema sorge quando sono numerosi perché
impediscono alla foglia di compiere la fotosintesi clorofilliana per il numero eccessivo di ferite provocato dalle punture.
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Afide lanigero


CURA
Il metodo potrebbe essere semplice se non fosse che bisogna raggiungere altezze di non poco notevoli, basterebbe usare un insetticida sistemico distribuirlo sulle foglie quando si nota la presenza dell’afide per limitarne il suo numero di infestazione, il prodotto è sempre meglio acquistarlo da un rivenditore autorizzato e competente in materia.
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Il secondo è fungineo OIDIO (Sphaerotheca pannosa) è un fungo che si sviluppa sulla pagina superiore
della foglia normalmente quando coincidono temperature e umidità alte. Infezioni gravi possono portare
alla caduta prematura delle foglie, compromettendo la salute generale dell'albero.

CURA
Una pianta sana e in salute aiuta molto (concimazione e bagnature)
Un metodo chimico potrebbe essere quello di usare un fungicida sistemico contro l’oidio, oppure dello zolfo biologico, questo secondo prodotto non sarà sicuramente così efficace perché bisognerebbe
distribuirlo su tutte le foglie uniformemente.
I prodotti sistemici una volta distribuiti entrano in circolo con la linfa fino a raggiungere quasi tutte le parti verdi della pianta.

Spero di essere stato esaustivo, vi auguro buon lavoro.

Alla prossima!

Se avete domande, dubbi, curiosità, criticità del vostro verde da sottoporre al "mastro" inviatele pure a redazione@merateonline.it oppure scrivete al numero 351.348.12.57 corredando il vostro scritto possibilmente di fotografie. 
Il Mastrogiardiniere
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