Calco: il Comune dà vita alla ‘Scuola Aperta’. Esperienze e laboratori per gli studenti
È un progetto all’avanguardia e con finalità importanti quello che il Comune di Calco ha scelto di organizzare e proporre dall’anno scolastico 2024/2025 per gli studenti di seconda e terza media. Si tratta del progetto “Scuola Aperta”, che prevede l’offerta di attività, laboratori ed esperienze agli studenti al di fuori dell’orario scolastico al fine di prevenire il disagio giovanile, valorizzare i talenti e soprattutto preparare i ragazzi al futuro. Il nome del progetto infatti è proprio “Incontri con il futuro”.
L’ha spiegato nella mattinata di sabato 28 settembre il sindaco Stefano Motta insieme agli assessori Ilaria Ravasi, Roberta Brambilla e Maria Suraci e il consigliere Matteo Redaelli. “Si tratta di un progetto rivolto ai ragazzi, che li coinvolgerà per alcuni pomeriggi al mese (il martedì e il giovedì ndr) in attività di laboratorio e affascinanti esperienze finalizzate a promuovere lo sviluppo della loro personalità, a suscitare in loro un pensiero critico, a dotarli degli strumenti più opportuni per una partecipazione ampia e articolata alla vita civile” ha detto il primo cittadino, spiegando di non aver evidenza di altri progetti simili in tutta la provincia.
Attraverso le esperienze che faranno nei mesi di ottobre, novembre, febbraio, marzo e aprile gli studenti potranno vivere in diretta e apprendere in maniera divertente e informale i “segreti” della grande distribuzione, come viene amministrata la giustizia civile e penale, come si attivano gli interventi di emergenza/urgenza, come si diventa medici o si costituisce un’impresa, avranno la possibilità di incontrare nei loro ambienti di lavoro e dialogare con giudici, giornalisti, chef, chirurghi, analisti finanziari, direttori commerciali, geologi, esperti artigiani, poeti e artisti, potranno cimentarsi in attività di falegnameria, produrre formaggi o miele, dipingere e scolpire il legno, assistere a un’opera teatrale e imparare a utilizzare responsabilmente gli strumenti digitali più avanzati.
Le attività impegneranno i ragazzi per due pomeriggi alla settimana, per due settimane al mese: quattro giorni al mese per le classi seconde e quattro per le classi terze, poiché in base alla classe verrano proposte attività diverse. Il progetto come anticipato è stato pensato e proposto dal Comune e non ha a che vedere con il programma scolastico, benché il dialogo con l’Istituto Comprensivo non sia mancato. A coordinare il progetto è la Fondazione P.I.M.E. Onlus di Lecco, che grazie al contributo del Dipartimento per le politiche della famiglia metterà a disposizione gratuitamente le figure di educatori e coordinatori che guideranno gli studenti nelle attività. Un contributo economico è versato anche da parte del Comune per l’abbattimento di costi di trasporto e delle attività. L’iscrizione al progetto resta però in capo alle famiglie, che pagheranno dai 75 ai 150 euro annui in base alla fascia Isee in cui rientrano.
“Alle famiglie abbiamo già presentato il progetto a fine agosto e c’è stato molto interessamento” ha detto il sindaco, spiegando però che le iscrizioni sono ancora aperte (clicca QUI) e che solo al 6 ottobre, quando chiuderanno, si avrà un’idea chiara di quanti studenti parteciperanno realmente, anche se non c’è un minimo di iscrizioni per l’attivazione del progetto.
“Quella di quest’anno è una proposta in via sperimentale che durerà meno rispetto a programma definitivo, che verrà attuato dall’anno prossimo” ha tenuto a precisare il sindaco, spiegando che quest’anno il progetto potrà essere attuato in parte realizzando solo alcune delle proposte.
Le sedi del progetto saranno il plesso scolastico e Villa Grugana. La pianificazione ha visto la collaborazione della scuola, motivo per cui per i pomeriggi di “Scuola aperta” è previsto, ai limiti del possibile, di non caricare troppo gli studenti di compiti e studio. Oltre alla ricca offerta di laboratori e attività, fanno parte del progetto anche due pomeriggi di equitazione a Imbersago e un pomeriggio di orientiring. Tutte le attività avranno inizio attorno alle ore 14 e finiranno in un orario compreso tra le 17 e le 18:30 in base al tipo di attività proposta.
Clicca QUI per visualizzare il programma per le classi seconde
Clicca QUI per visualizzare il programma per le classi terze
L’ha spiegato nella mattinata di sabato 28 settembre il sindaco Stefano Motta insieme agli assessori Ilaria Ravasi, Roberta Brambilla e Maria Suraci e il consigliere Matteo Redaelli. “Si tratta di un progetto rivolto ai ragazzi, che li coinvolgerà per alcuni pomeriggi al mese (il martedì e il giovedì ndr) in attività di laboratorio e affascinanti esperienze finalizzate a promuovere lo sviluppo della loro personalità, a suscitare in loro un pensiero critico, a dotarli degli strumenti più opportuni per una partecipazione ampia e articolata alla vita civile” ha detto il primo cittadino, spiegando di non aver evidenza di altri progetti simili in tutta la provincia.
Attraverso le esperienze che faranno nei mesi di ottobre, novembre, febbraio, marzo e aprile gli studenti potranno vivere in diretta e apprendere in maniera divertente e informale i “segreti” della grande distribuzione, come viene amministrata la giustizia civile e penale, come si attivano gli interventi di emergenza/urgenza, come si diventa medici o si costituisce un’impresa, avranno la possibilità di incontrare nei loro ambienti di lavoro e dialogare con giudici, giornalisti, chef, chirurghi, analisti finanziari, direttori commerciali, geologi, esperti artigiani, poeti e artisti, potranno cimentarsi in attività di falegnameria, produrre formaggi o miele, dipingere e scolpire il legno, assistere a un’opera teatrale e imparare a utilizzare responsabilmente gli strumenti digitali più avanzati.
Le attività impegneranno i ragazzi per due pomeriggi alla settimana, per due settimane al mese: quattro giorni al mese per le classi seconde e quattro per le classi terze, poiché in base alla classe verrano proposte attività diverse. Il progetto come anticipato è stato pensato e proposto dal Comune e non ha a che vedere con il programma scolastico, benché il dialogo con l’Istituto Comprensivo non sia mancato. A coordinare il progetto è la Fondazione P.I.M.E. Onlus di Lecco, che grazie al contributo del Dipartimento per le politiche della famiglia metterà a disposizione gratuitamente le figure di educatori e coordinatori che guideranno gli studenti nelle attività. Un contributo economico è versato anche da parte del Comune per l’abbattimento di costi di trasporto e delle attività. L’iscrizione al progetto resta però in capo alle famiglie, che pagheranno dai 75 ai 150 euro annui in base alla fascia Isee in cui rientrano.
“Alle famiglie abbiamo già presentato il progetto a fine agosto e c’è stato molto interessamento” ha detto il sindaco, spiegando però che le iscrizioni sono ancora aperte (clicca QUI) e che solo al 6 ottobre, quando chiuderanno, si avrà un’idea chiara di quanti studenti parteciperanno realmente, anche se non c’è un minimo di iscrizioni per l’attivazione del progetto.
“Quella di quest’anno è una proposta in via sperimentale che durerà meno rispetto a programma definitivo, che verrà attuato dall’anno prossimo” ha tenuto a precisare il sindaco, spiegando che quest’anno il progetto potrà essere attuato in parte realizzando solo alcune delle proposte.
Le sedi del progetto saranno il plesso scolastico e Villa Grugana. La pianificazione ha visto la collaborazione della scuola, motivo per cui per i pomeriggi di “Scuola aperta” è previsto, ai limiti del possibile, di non caricare troppo gli studenti di compiti e studio. Oltre alla ricca offerta di laboratori e attività, fanno parte del progetto anche due pomeriggi di equitazione a Imbersago e un pomeriggio di orientiring. Tutte le attività avranno inizio attorno alle ore 14 e finiranno in un orario compreso tra le 17 e le 18:30 in base al tipo di attività proposta.
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E.Ma.