Brivio: la scrittrice Cristina Cireddu in finale al "Premio Città di Siena" con un inedito
Vive a Brivio una dei sei scrittori qualificatisi alla fase finale del prestigioso concorso letterario “Città di Siena”. Si tratta di Maria Cristina Cireddu, web designer e scrittrice classe ’79 che ha alle spalle la pubblicazione di due romanzi – “L’ombra del soldato” e “Il mondo dietro il mondo” – e numerose poesie e articoli sul suo blog personale, “Le parole di Crima”.
La scrittrice concorre nella sezione “Opere Inedite” con il romanzo, il suo terzo, “La chiave di volta”. “Non avevo grandi aspettative – racconta. – Ho cercato questo concorso in particolare perché non tutti accettano inediti. Si tratta di un libro che ho iniziato a scrivere più di 10 anni fa, e che per una serie di motivazioni è sempre rimasto in sospeso”.
Cristina infatti nel frattempo, oltre ad aver scritto altri due romanzi ed essere diventata mamma, ha anche fatto l’università. Le sue tesi di laurea le ha candidate al premio Letterario Città di Castello e per due anni di fila è arrivata tra i finalisti anche di questo concorso, classificandosi al settimo posto nel 2020 e al sesto posto nel 2021.
“In questi anni però ogni tanto mi tornavano in mente i miei personaggi e così ho ripreso il testo e l’ho concluso. L’ultimo capitolo l’ho scritto solo pochi mesi fa”. Invece di pubblicare subito il libro, come ha fatto con i due precedenti, questa volta Cristina ha voluto provare a candidarlo a un premio. Così ha fatto a inizio anno e nelle scorse settimane ha ricevuto la comunicazione che la sua opera è tra le finaliste. Per scoprire se le verrà assegnato il premio “Città di Siena” dovrà attendere sabato 28 settembre, quando verranno svelati i vincitori per ogni categoria.
Il libro – “La chiave di volta” – può essere per certi aspetti considerata una storia di amore, anche se in realtà, quello che viene raccontato, è tutto ciò che c’è prima. “Racconta di come si incontrano due persone destinate a stare insieme. Lui è un architetto e lei una restauratrice d’arte. Il libro parla di coincidenze, infatti per tutta la storia i due protagonisti si trovano negli stessi posti, allo stesso momento, ma non si conoscono e quindi non interagiscono mai. È come se ci fosse un filo magico”. Pagina dopo pagina viene raccontata la vita dei due personaggi e soprattutto il loro lavoro.
“Un tema sotto traccia è l’amore per il lavoro e dell’impegno che ci si mette” spiega Cristina. Il romanzo è ambientato nella Milano di dieci anni fa, anche se i personaggi si spostano per motivi professionali tra la Toscana e il Qatar.
Solo sabato 28 Cristina sarà se il suo libro vincerà il premio. Lei, insieme agli altri concorrenti, è attesa nella prestigiosa Sala degli specchi al Palazzo dei Rozzi per la cerimonia di premiazione. “Comunque vada, sono contenta del risultato”.
La scrittrice concorre nella sezione “Opere Inedite” con il romanzo, il suo terzo, “La chiave di volta”. “Non avevo grandi aspettative – racconta. – Ho cercato questo concorso in particolare perché non tutti accettano inediti. Si tratta di un libro che ho iniziato a scrivere più di 10 anni fa, e che per una serie di motivazioni è sempre rimasto in sospeso”.
Cristina infatti nel frattempo, oltre ad aver scritto altri due romanzi ed essere diventata mamma, ha anche fatto l’università. Le sue tesi di laurea le ha candidate al premio Letterario Città di Castello e per due anni di fila è arrivata tra i finalisti anche di questo concorso, classificandosi al settimo posto nel 2020 e al sesto posto nel 2021.
“In questi anni però ogni tanto mi tornavano in mente i miei personaggi e così ho ripreso il testo e l’ho concluso. L’ultimo capitolo l’ho scritto solo pochi mesi fa”. Invece di pubblicare subito il libro, come ha fatto con i due precedenti, questa volta Cristina ha voluto provare a candidarlo a un premio. Così ha fatto a inizio anno e nelle scorse settimane ha ricevuto la comunicazione che la sua opera è tra le finaliste. Per scoprire se le verrà assegnato il premio “Città di Siena” dovrà attendere sabato 28 settembre, quando verranno svelati i vincitori per ogni categoria.
Il libro – “La chiave di volta” – può essere per certi aspetti considerata una storia di amore, anche se in realtà, quello che viene raccontato, è tutto ciò che c’è prima. “Racconta di come si incontrano due persone destinate a stare insieme. Lui è un architetto e lei una restauratrice d’arte. Il libro parla di coincidenze, infatti per tutta la storia i due protagonisti si trovano negli stessi posti, allo stesso momento, ma non si conoscono e quindi non interagiscono mai. È come se ci fosse un filo magico”. Pagina dopo pagina viene raccontata la vita dei due personaggi e soprattutto il loro lavoro.
“Un tema sotto traccia è l’amore per il lavoro e dell’impegno che ci si mette” spiega Cristina. Il romanzo è ambientato nella Milano di dieci anni fa, anche se i personaggi si spostano per motivi professionali tra la Toscana e il Qatar.
Solo sabato 28 Cristina sarà se il suo libro vincerà il premio. Lei, insieme agli altri concorrenti, è attesa nella prestigiosa Sala degli specchi al Palazzo dei Rozzi per la cerimonia di premiazione. “Comunque vada, sono contenta del risultato”.
E.Ma.