Ci risiamo con la rivalutazione delle pensioni
Spett.Le REDAZIONE di " MERATE ON LINE", su un argomento di una delicatezza estrema, le PENSIONI, bisogna essere vigili e tutta la categoria dei pensionati esprime vivo disappunto in merito agli scenari che si profilano su di esse. Uno STATO che pensa di poter abbindolare i pensionati, continuando a fare cassa a destra ed a manca, non rappresenta il codice etico costituzionale e sbeffeggia a suon di ritenute gli assegni pensionistici maturati dopo anni di lavoro. Si parla tanto di adeguamento delle pensioni sociali minime e di portarle a 1.000 € mensili nette ed, a mio avviso, lo ritengo anche giusto, peccato però che continuino a fare il gioco delle tre carte e di bloccare l'indicizzazione su tutte le altre, dimenticando che dopo 10 anni di lunga sofferenza e di enorme perdita del potere di acquisto delle medesime, ci si dimentichi degli assegni pensionistici maturati con una contribuzione continuativa e regolare e pensando di poter erogare una minima parte del maturato economico calcolato in base agli indici del costo della vita (RIVALUTAZIONE AL 100%). Questa girandola deve finire e quelli che continuano a dire che gli attuali pensionati vengono " sostenuti economicamente" dall'attuale forza di lavoro, appare molto ma molto discutibile. Come ben sapete, vorrebbero ritoccare al ribasso alcune pensioni maturate in base a delle precise Leggi dello Stato, cosa che non è stata fatta per la maggior parte dei vitalizi di parlamentari e quant'altro, pur sapendo che dal 1° GENNAIO 2012, TUTTO IL SISTEMA PENSIONISTICO, sia pubblico che privato, è stato uniformato con il passaggio dal sistema RETRIBUTIVO A QUELLO CONTRIBUTIVO. Cosa vuol dire questo? Semplice e di facile attuazione secondo regole ben precise e che stabiliscono l'entità dell'assegno pensionistico legato e calcolato esclusivamente in base alla contribuzione effettivamente versata nel corso dell'attività lavorativa. Ciò che è ingiusto, riguarda semmai gli assegni erogati alla stragrande maggioranza dei cittadini extracomunitari, non in possesso dei requisiti previsti per l'ottenimento della cittadinanza italiana e che la SINISTRA DEMOCRATICA, vorrebbe con apposito referendum estendere anche prima dei 10 anni di permanenza regolare e continuativa nel nostro BEL PAESE. Qui si stanno stravolgendo le norme costituzionali ed il GARANTE dovrebbe poter intervenire con decisioni ferme ed irrinunciabili. Vanno bene la solidarietà, gli aiuti umanitari, ma dobbiamo riprenderci anche le nostre libertà, i nostri diritti calpestati, che producono insoddisfazione, violenza, lotta tra i poveri, mentre le grosse èlite spingono per i massacri e per le guerre infondate e pretestuose. Anche sulla tutela del nostro territorio, sulla SANITA' PUBBLICA, sulla SCUOLA PUBBLICA, ci sarebbe molto da discutere, ma avrò modo di illustrarvi anche questi delicati dossier. Al termine di questa requisitoria, mi sento di fornire un messaggio: lottiamo tutti per una degna RIFORMA ELETTORALE, che garantisca al popolo una scelta più oculata ed attenta alle problematiche quotidiane e vitali dei cittadini. Sempre Vostro assiduo combattente.
Francesco Mastropaolo