Accadeva 30 anni fa/147, giugno 1994: i tre anni della scuola di musica. Al via il progetto della caserma dei vigili del fuoco
Il ritornello – la città è morta – non è certo di recente conio. Sentite Andrea Consonni, capogruppo del Pds il 2 giugno 1994 presentando una mozione in base alla quale ben 30 milioni di lire avrebbero dovuto essere destinati alla pro loco per organizzare eventi, un po’ in concorrenza con quelli della Commissione comunale Cultura presieduta dal sindaco Mario Gallina: “Il nostro obiettivo è quello di vivacizzare Merate che è un deserto unico nelle ore serali”. In quell’occasione Gallina si scatenò minacciando – per l’ennesima volta – le dimissioni se qualcuno avesse davvero votato la mozione dell’ex Pci. Ma Consonni aveva in animo solo di provocare Gallina il quale, cadendo nella trappola, dava sfogo a tutto il malumore accumulato nell’inedita maggioranza a tre con socialisti e repubblicani. Nei fatti Bruno Mauri della Lega aveva già annunciato la contrarietà del gruppo e lo stesso Andrea Massironi alla guida della Dc suggeriva al sindaco che l’importo di spesa stimato da Consonni era da intendersi come mera provocazione. E infatti alla fine del durissimo scontro in Aula Consonni ritirava la mozione.
Il 31 maggio moriva Italo Casati, nella sua casa di via Laghetto a Merate. Personaggio controverso, rimasto coinvolto nell’81 nel maxi scandalo petroli, era tuttavia conosciutissimo. Qualcuno lo temeva qualcun altro invece gli chiedeva aiuti e consigli essendo il Casati impegnato in molte attività, dall’agricoltura e allevamento nella cascina di Brugarolo, all’immobiliare fino alla gestione di locali pubblici.
Ventitré insegnanti per oltre centrotrenta allievi appassionati. Una sede dignitosa – le aule messe a disposizione da padre Vincenzo Conti nel suggestivo monastero di Sabbioncello – ma ormai insufficiente a ospitare tutti i corsi. Strumenti molto costosi e didattiche di insegnamento che nulla hanno da invidiare a quelle del Conservatorio. E’ la sintesi della “Scuola di Musica San francesco” di Sabbioncello. Che ora, però, chiede un adeguato riconoscimento all’Amministrazione comunale la quale, al contrario, si limita a erogare il contributo annuo di 10 milioni di lire disinteressandosi di fatto di questa straordinaria realtà associativa. A appena tre anni dalla fondazione la scuola di musica di Sabbioncello già sforna talenti. Il direttore Pierantonio Merlini è soddisfatto dei risultati ottenuti in così poco tempo ma anche amareggiato per l’atteggiamento del Comune: forse, dice, tra i nostri amministratori pochi amano la musica e questo ci penalizza. La scuola vive con la retta degli iscritti, mantenute basse per dare a tutti la possibilità di frequentare i corsi.
Quante promesse rimaste disattese. Guardare al passato è utile per meglio soppesare le promesse fatte dai politici di oggi. Già 30 anni fa una superstrada avrebbe dovuto collegare Usmate a Beverate correndo in parte lungo l’alveo del Molgora e poi in sotterranea sotto Pagnano e Calco. Per la verità la Regione prevedeva per la statale 36 un asse parallelo al torrente, in piena valle del Curone e pure Merate non era contraria. Cernusco e Pagnano, invece, stavano sulle barricate per scongiurare la distruzione della valle del Molgora sollecitando invece l’interramento. E di ciò Conrater ne aveva parlato all’on. Alberto Bosisio, leghista di fresca nomina. Ma la breve durata di quella legislatura non consentiva al cernuschese, ora montevecchino, di predisporre un’apposita richiesta da trasmettere alla Commissione trasporti della Camera.
La scuola è finita . . .e come di consueto ecco le feste di fine anno. Via del Lodovichi si trasforma in un grande area concerto con un migliaio di studenti seduti a terra ad ascoltare musica per ore.
Il manager di Rodacciai ottiene il 30.8% battendo il capo del Carroccio Piercarlo Brivio (26.3%), Paolino Brivio (Vivere Missaglia centrosinistra – 20.7%) e Giovanni Besana (PPI – 18.5%).
A Merate entrano in vigore i primi sensi unici: in via Roma e fino a via Cerri e in via Trento. Intanto anche Gallina storce il naso all’ipotesi della statale 36 nella valle del Molgora come vorrebbero Regione, Provincia e Anas.
Il 14 giugno il Consiglio comunale di Merate approva il consuntivo 1993 che salda con un avanzo di amministrazione di 522 milioni, 350 dei quali vengono destinati alla costruzione della nuova caserma dei Vigili del Fuoco. Finalmente l’operazione studiata da anni prende concretezza. Accanto all’Amministrazione comunale c’è l’associazione “Amis di pumpier del meràa” costituita il 16 giugno presso lo studio del notaio Panzeri da ventidue cittadini da sempre vicinissimi agli operatori della vetusta sede di piazzetta San Bartolomeo. Lo scopo è quello di raccogliere fondi e lavorare in prima persona collaborando alla costruzione del distaccamento. Con 350 milioni il Comune conta di acquistare l’area di 6.000 mq. ora agricola prospicente cascina Galli tra via Cernuschi e via Turati. L’area sarà attraversata da una nuova strada (l’attuale via degli Alpini) e, grazie al nuovo Pgt a sud e fino a via Como il terreno da agricolo sarà reso edificabile (costruirà l’Eutekne su progetto dell’arch.Fabiano Redaelli) un complesso di abitazioni per un totale di 35mila metri cubi. Al momento i volontari sono una ventina e dispongono e di una autopompa e una campagnola, lo stretto necessario per rispondere alle 350 chiamate annue.
Terminate le scuole e conclusi, per gli alunni delle terze media, gli esami aprono gli oratori per le quattro settimane tradizionali. Ecco una carrellata di foto scattate all’oratorio di Merate tra le squadre colorate.
Qualche immagine di trent’anni fa.
Il 31 maggio moriva Italo Casati, nella sua casa di via Laghetto a Merate. Personaggio controverso, rimasto coinvolto nell’81 nel maxi scandalo petroli, era tuttavia conosciutissimo. Qualcuno lo temeva qualcun altro invece gli chiedeva aiuti e consigli essendo il Casati impegnato in molte attività, dall’agricoltura e allevamento nella cascina di Brugarolo, all’immobiliare fino alla gestione di locali pubblici.
Ventitré insegnanti per oltre centrotrenta allievi appassionati. Una sede dignitosa – le aule messe a disposizione da padre Vincenzo Conti nel suggestivo monastero di Sabbioncello – ma ormai insufficiente a ospitare tutti i corsi. Strumenti molto costosi e didattiche di insegnamento che nulla hanno da invidiare a quelle del Conservatorio. E’ la sintesi della “Scuola di Musica San francesco” di Sabbioncello. Che ora, però, chiede un adeguato riconoscimento all’Amministrazione comunale la quale, al contrario, si limita a erogare il contributo annuo di 10 milioni di lire disinteressandosi di fatto di questa straordinaria realtà associativa. A appena tre anni dalla fondazione la scuola di musica di Sabbioncello già sforna talenti. Il direttore Pierantonio Merlini è soddisfatto dei risultati ottenuti in così poco tempo ma anche amareggiato per l’atteggiamento del Comune: forse, dice, tra i nostri amministratori pochi amano la musica e questo ci penalizza. La scuola vive con la retta degli iscritti, mantenute basse per dare a tutti la possibilità di frequentare i corsi.
Quante promesse rimaste disattese. Guardare al passato è utile per meglio soppesare le promesse fatte dai politici di oggi. Già 30 anni fa una superstrada avrebbe dovuto collegare Usmate a Beverate correndo in parte lungo l’alveo del Molgora e poi in sotterranea sotto Pagnano e Calco. Per la verità la Regione prevedeva per la statale 36 un asse parallelo al torrente, in piena valle del Curone e pure Merate non era contraria. Cernusco e Pagnano, invece, stavano sulle barricate per scongiurare la distruzione della valle del Molgora sollecitando invece l’interramento. E di ciò Conrater ne aveva parlato all’on. Alberto Bosisio, leghista di fresca nomina. Ma la breve durata di quella legislatura non consentiva al cernuschese, ora montevecchino, di predisporre un’apposita richiesta da trasmettere alla Commissione trasporti della Camera.
La scuola è finita . . .e come di consueto ecco le feste di fine anno. Via del Lodovichi si trasforma in un grande area concerto con un migliaio di studenti seduti a terra ad ascoltare musica per ore.
Ed eccoci finalmente al 12 giugno (1994). Si vota per il Parlamento Europeo e tre comuni della provincia di Como: Campione d’Italia, Como e Missaglia. Il primo dato della circoscrizione nord-ovest è il crollo della Lega Nord e il balzo di Forza Italia. Sono due partiti di governo assieme a Alleanza Nazionale, ma la forza comunicativa grazie alle proprie televisioni faceva degli Azzurri del cav. Silvio Berlusconi il primo partito. Nella nostra circoscrizione la Lega Nord scendeva al 14.8% mentre Forza Italia conquistava il 34.5% (Alleanza Nazionale era al 6.9%). Il Pds non andava oltre il 14.5% (ex Pci) e il Partito Popolare il 9.3% (ex Dc). Il botto di Forza Italia investe anche Missaglia dove Luciano Mottadelli è candidato sindaco.
Il manager di Rodacciai ottiene il 30.8% battendo il capo del Carroccio Piercarlo Brivio (26.3%), Paolino Brivio (Vivere Missaglia centrosinistra – 20.7%) e Giovanni Besana (PPI – 18.5%).
A Merate entrano in vigore i primi sensi unici: in via Roma e fino a via Cerri e in via Trento. Intanto anche Gallina storce il naso all’ipotesi della statale 36 nella valle del Molgora come vorrebbero Regione, Provincia e Anas.
Sopra: "l'ingresso in via Roma. È stato istituito il senso unico definitivo, come già avveniva il sabato e la domenica". Sotto: "L'uscita di via Trento. Il senso unico resterà in vigore anche nella mattinata del martedì, durante il tradizionale mercato settimanale"
Il 14 giugno il Consiglio comunale di Merate approva il consuntivo 1993 che salda con un avanzo di amministrazione di 522 milioni, 350 dei quali vengono destinati alla costruzione della nuova caserma dei Vigili del Fuoco. Finalmente l’operazione studiata da anni prende concretezza. Accanto all’Amministrazione comunale c’è l’associazione “Amis di pumpier del meràa” costituita il 16 giugno presso lo studio del notaio Panzeri da ventidue cittadini da sempre vicinissimi agli operatori della vetusta sede di piazzetta San Bartolomeo. Lo scopo è quello di raccogliere fondi e lavorare in prima persona collaborando alla costruzione del distaccamento. Con 350 milioni il Comune conta di acquistare l’area di 6.000 mq. ora agricola prospicente cascina Galli tra via Cernuschi e via Turati. L’area sarà attraversata da una nuova strada (l’attuale via degli Alpini) e, grazie al nuovo Pgt a sud e fino a via Como il terreno da agricolo sarà reso edificabile (costruirà l’Eutekne su progetto dell’arch.Fabiano Redaelli) un complesso di abitazioni per un totale di 35mila metri cubi. Al momento i volontari sono una ventina e dispongono e di una autopompa e una campagnola, lo stretto necessario per rispondere alle 350 chiamate annue.
Terminate le scuole e conclusi, per gli alunni delle terze media, gli esami aprono gli oratori per le quattro settimane tradizionali. Ecco una carrellata di foto scattate all’oratorio di Merate tra le squadre colorate.
Qualche immagine di trent’anni fa.
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