SS36 in "tilt": "automobilisti ostaggi del traffico, programmazione lavori inaccettabile"
Scrivo per esprimere la mia profonda frustrazione e indignazione per la gestione dei lavori di asfaltatura sulla SS36 Valassina. Lavori che, con la chiusura di una corsia su tre, stanno creando un collo di bottiglia infernale, trasformando una percorrenza di 12 km in un’odissea di un'ora e mezza.
La Valassina non è una strada qualunque, collega Lecco, la Brianza e Milano, servendo migliaia di pendolari, mezzi di lavoro e studenti ogni giorno. È inaccettabile che nel 2024 in un paese moderno come l’Italia, non si riescano a programmare lavori stradali in modo da evitare simili disagi, soprattutto durante i periodi lavorativi e scolastici.
Per un lavoratore dipendente è impensabile arrivare in ritardo al lavoro ogni giorno. Chi risarcirà tutti questi ritardi? Non è accettabile dover partire due ore prima per percorrere 15 km e riuscire ad arrivare in ufficio in orario. Inoltre, le ripercussioni si estendono a tutti i professionisti e mezzi di lavoro, che subiscono ritardi notevoli, con conseguenti difficoltà operative ed economiche per aziende e attività che dipendono da spostamenti tempestivi. Le conseguenze economiche e di stress per i lavoratori sono enormi e del tutto evitabili.
Per rendere chiaro l’assurdo della situazione, questa mattina mi sono immesso sulla SS36 all’altezza di Verano Brianza alle 7:20 e sono arrivato al tunnel di Monza alle 8:50. Un’ora e mezza per percorrere appena 12 km: una follia per una strada di importanza strategica come la Valassina.
A peggiorare la situazione, sono state le chiusure delle uscite per Monza, fondamentali per il traffico diretto nel capoluogo brianzolo. Le chiusure rimarranno in vigore anche alla sera, creando ulteriori disagi al traffico uscente dalla città e rendendo ancora più complessa la viabilità per chi torna a casa dopo una lunga giornata di lavoro.
Il traffico sulla SS36 è già normalmente intenso, con migliaia di veicoli che la percorrono quotidianamente. Ridurre le corsie e chiudere uscite così rilevanti durante le ore di punta senza alcuna considerazione per l'impatto sui tempi di viaggio dei pendolari dimostra una totale mancanza di logica e di rispetto per chi usa questa strada.
Vorrei che si rivedesse davvero con urgenza la programmazione di questi lavori, considerando il traffico elevato e l'importanza strategica della Valassina per l’intera area. È necessario che le opere stradali siano calibrate su periodi non lavorativi o notturni, come avviene in altre realtà moderne, per minimizzare i disagi e garantire la fluidità del traffico.
Spero che la mia voce rappresenti il pensiero di tanti altri automobilisti esasperati e che si possa trovare una soluzione migliore per il futuro.
La Valassina non è una strada qualunque, collega Lecco, la Brianza e Milano, servendo migliaia di pendolari, mezzi di lavoro e studenti ogni giorno. È inaccettabile che nel 2024 in un paese moderno come l’Italia, non si riescano a programmare lavori stradali in modo da evitare simili disagi, soprattutto durante i periodi lavorativi e scolastici.
Per un lavoratore dipendente è impensabile arrivare in ritardo al lavoro ogni giorno. Chi risarcirà tutti questi ritardi? Non è accettabile dover partire due ore prima per percorrere 15 km e riuscire ad arrivare in ufficio in orario. Inoltre, le ripercussioni si estendono a tutti i professionisti e mezzi di lavoro, che subiscono ritardi notevoli, con conseguenti difficoltà operative ed economiche per aziende e attività che dipendono da spostamenti tempestivi. Le conseguenze economiche e di stress per i lavoratori sono enormi e del tutto evitabili.
Per rendere chiaro l’assurdo della situazione, questa mattina mi sono immesso sulla SS36 all’altezza di Verano Brianza alle 7:20 e sono arrivato al tunnel di Monza alle 8:50. Un’ora e mezza per percorrere appena 12 km: una follia per una strada di importanza strategica come la Valassina.
A peggiorare la situazione, sono state le chiusure delle uscite per Monza, fondamentali per il traffico diretto nel capoluogo brianzolo. Le chiusure rimarranno in vigore anche alla sera, creando ulteriori disagi al traffico uscente dalla città e rendendo ancora più complessa la viabilità per chi torna a casa dopo una lunga giornata di lavoro.
Il traffico sulla SS36 è già normalmente intenso, con migliaia di veicoli che la percorrono quotidianamente. Ridurre le corsie e chiudere uscite così rilevanti durante le ore di punta senza alcuna considerazione per l'impatto sui tempi di viaggio dei pendolari dimostra una totale mancanza di logica e di rispetto per chi usa questa strada.
Vorrei che si rivedesse davvero con urgenza la programmazione di questi lavori, considerando il traffico elevato e l'importanza strategica della Valassina per l’intera area. È necessario che le opere stradali siano calibrate su periodi non lavorativi o notturni, come avviene in altre realtà moderne, per minimizzare i disagi e garantire la fluidità del traffico.
Spero che la mia voce rappresenti il pensiero di tanti altri automobilisti esasperati e che si possa trovare una soluzione migliore per il futuro.
Un pendolare esasperato