Merate: 87enne assiste impotente al saccheggio della casa. Due ladri poco prima di mezzogiorno entrano e fanno razzia
Gli hanno completamento saccheggiato la casa, rubando oro e denaro e lasciandogli un senso di impotenza e sconforto che, forse, è ancora più grande del danno subito.
E' accaduto giovedì scorso a Merate in via De Amicis, di fronte all'area Cazzaniga. Vittima un uomo di 87 anni che vive in una villetta nella strada a fondo chiuso a un centinaio di metri dal centro storico.
Attorno alle 11.30 del mattino due persone giovani, parzialmente travisate, hanno scavalcato il cancello della sua abitazione posta su due piani, hanno forzato la porta di ingresso e sono saliti al livello superiore dove si trovava la vittima seduta in soggiorno in attesa del pranzo.
L'uomo, che in quel momento pare fosse solo, ha visto tutta la scena ma nulla ha potuto per evitare la razzia.
“Cosa potevo fare? Ho 87 anni” ha raccontato “li ho visti, erano in due, parzialmente coperti in volto. Hanno girato tutte le stanze. Ero seduto, era quasi ora di pranzo ma mi sentivo intontito, era come si mi avessero spruzzato addosso qualcosa per addormentarmi, non ero lucido. Quando ho visto che se ne sono andati sono riusciti a chiedere aiuto ma ormai era troppo tardi. Mi hanno rubato tutto l'oro, una collana molto pesante e tante altre cose, non ho più nulla”.
E' accaduto giovedì scorso a Merate in via De Amicis, di fronte all'area Cazzaniga. Vittima un uomo di 87 anni che vive in una villetta nella strada a fondo chiuso a un centinaio di metri dal centro storico.
Attorno alle 11.30 del mattino due persone giovani, parzialmente travisate, hanno scavalcato il cancello della sua abitazione posta su due piani, hanno forzato la porta di ingresso e sono saliti al livello superiore dove si trovava la vittima seduta in soggiorno in attesa del pranzo.
L'uomo, che in quel momento pare fosse solo, ha visto tutta la scena ma nulla ha potuto per evitare la razzia.
“Cosa potevo fare? Ho 87 anni” ha raccontato “li ho visti, erano in due, parzialmente coperti in volto. Hanno girato tutte le stanze. Ero seduto, era quasi ora di pranzo ma mi sentivo intontito, era come si mi avessero spruzzato addosso qualcosa per addormentarmi, non ero lucido. Quando ho visto che se ne sono andati sono riusciti a chiedere aiuto ma ormai era troppo tardi. Mi hanno rubato tutto l'oro, una collana molto pesante e tante altre cose, non ho più nulla”.
S.V.