Pagnano: con "Lettherando" alla scoperta del poeta Bobin

Lettherando” un thè con l'autore, una serie di incontri organizzati da Cristina Borgogna della fraternità “Casa Nicodemo” per conoscere gli scrittori e le loro opere con interviste ad autori ed esperti.
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Micaela Brenna, Maddalena Cavalleri, Cristina Borgogna e Lorenzo Gobbi

Nel pomeriggio di domenica 15 settembre, la sede del gruppo, situata nel cuore di Pagnano, ha ospitato l'insegnante e analista biografico Lorenzo Gobbi e l'insegnante e scrittrice Maddalena Cavalleri, entrambi traduttori e appassionati dello scrittore Christian Bobin, che con Giuseppe Conoci, fondatore della casa editrice AnimaMundi, hanno portato le opere del francese per la prima volta in Italia. Riportare l'essenza della scrittura di Bobin in lingua italiana è stata la sfida più difficile per Maddalena Cavalleri, che per più di venti anni si è dedicata interamente a questo personaggio. Catturare la musicalità e l'intensità del testo, i riferimenti letterari e filosofici hanno richiesto uno studio e un impegno costanti. 
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Bobin è stato un autore francese definito dalla critica “poeta”, pur non avendo mai scritto poemi, bensì prosa poetica. Viene considerato uno dei personaggi più noti della letteratura francese, grazie alla sua capacità di donare parole di cura e ascolto di se stessi. Un uomo dalla vita interiore molto intensa, che inizialmente si esprime in lettere per il bisogno di avere un destinatario. Spesso definito come troppo sdolcinato per la sua semplicità, per il riferimento ad elementi naturali e de quotidiano, in realtà nasconde una profondità che porta alla scoperta dell'interiorità: “Io scrivo per portare luce nel mondo, di buio ce n'è già abbastanza”. A trent'anni inizia a comporre storie brevi, piccoli quadri di vita, che racchiudono sguardi sull'infanzia, l'amore e il lavoro. La produzione sconfina poi in biografie, romanzi di formazione e “diari” riflesso della sua esistenza, fino ad arrivare all'autobiografia “Prigioniero in culla” che scoperchia il vero essere di Bobin .
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Un autore che invita a guardarsi dentro e a “prendere la parola in risposta a qualcuno che ti ha parlato per primo”. Le sue frasi essenziali e gli innumerevoli spazi bianchi tra le righe portano alla pausa, al respiro, all'ascolto del mondo circostante. Cogliendo i dettagli e il significato delle piccole cose l'autore spinge ognuno a riscrivere la propria biografia con una scommessa: “la bontà è la base incorruttibile di questa vita”. Questa è una verità liberatoria che rimanda al senso dell'esistenza. Una certezza che non consola, ma che spinge alla riconciliazione e alla scoperta delle proprie volontà. 
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Dopo aver ascoltato qualche brano dell'autore, letti da Micaela Brenna, l'evento si è concluso con una merenda in compagnia e l'invito dei due ospiti e della relatrice a leggere Christian Bobin per compiere un viaggio nella propria interiorità, una meditazione per rivelare gli aspetti fondanti dell'esistenza.
I.Bi.
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