Olgiate e S. Maria: stimato il costo dei danni a seguito del temporale dell’8 settembre

Lo scorso 8 settembre le forti precipitazioni registrate hanno messo in ginocchio vari comuni del Lecchese, tra cui Olgiate Molgora e Santa Maria Hoè, dove la pioggia ha provocato frane, allagamenti e ingenti danni ad abitazioni e imprese locali. Un evento di portata eccezionale che ha richiesto un tempestivo intervento da parte delle autorità locali e un coordinamento tra diversi enti per fronteggiare una situazione d’emergenza apparentemente senza precedenti. Fin dalle prime ore successive all’evento, entrambe le amministrazioni comunali si sono attivate per rispondere all’emergenza. 
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A Olgiate Molgora le aree più colpite sono state via Morlotti, Molino Spagnolo, Molino Cattaneo e via Pilata, a Santa Maria Hoè invece le zone che hanno subito maggiori disagi sono state le vie Turrini, Mozzanica, Cenisio, al Ponte e il Villaggio Primula.
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Il nuovo capannone acquisito dal Comune di Santa Maria
A Santa Maria, a seguito di un sopralluogo effettuato dal tecnico rilevatore, l'ingegnere Luca Ronzani, è stato evidenziato come i torrenti esondati abbiano causato un blocco idraulico in alcune tombinature, con detriti che hanno impedito il regolare deflusso delle acque. La relazione tecnica del professionista ha sottolineato la necessità di interventi di manutenzione straordinaria lungo i corsi d'acqua, come l'incremento delle dimensioni idrauliche degli alvei e la rettifica degli allineamenti per migliorare il deflusso delle acque in futuro. 
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Vista l’estensione dei danni e la complessità degli interventi necessari, il sindaco Brambilla ha chiesto l'intervento della Regione Lombardia e ha inoltrato una richiesta ufficiale per la dichiarazione dello stato di emergenza. Nella lettera inviata al Presidente della Regione, alla Provincia di Lecco e alla Protezione Civile, è stata sottolineata l’impossibilità di fronteggiare la situazione con i mezzi e i poteri ordinari a disposizione del Comune, evidenziando anche la necessità di sgomberare gli edifici inagibili e la difficoltà di accesso ai soccorsi in alcune aree, come la frazione di Scerizza.
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La stima dei danni – effettuata da un perito – è stata quantificata in circa 3.100.000 euro, comprendente sia i danni alle infrastrutture pubbliche come strade, sia quelli di intervento sui corsi d’acqua e le relative sponde. L’impegno dell’amministrazione si è esteso anche nella formazione di un nuovo gruppo di Protezione Civile che, lunedì 17 settembre, ha visto l’assegnazione delle nomine: coordinatore Ilario Rendina, vice coordinatrice Ramona Faragas e Piergiorgio Riva, Roberto di Moduno e Paolo Riva nel direttivo. Il gruppo, che ora conta oltre 20 volontari, potrà usufruire di un nuovo capannone di 400 metri quadrati, acquisito in questi giorni dal Comune appositamente per la Protezione Civile e per altre funzionalità comunali.
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L'assessore alle Opere Pubbliche di Olgiate Ilaria Bonfanti, il consigliere Mauro Piazza, il sindaco di Olgiate Giovanni Battista Bernocco, il sindaco di Santa Maria Efrem Brambilla e il vicepresidente della Provincia Mattia Micheli
Parallelamente, il Comune di Santa Maria Hoé, come quello di Olgiate, ha anche avviato la ricognizione dei danni subiti dai cittadini e dalle imprese, a cui è stato chiesto di compilare apposito modulo. A Santa Maria sono pervenute 25 segnalazioni ufficiali da parte di residenti e aziende che hanno subito danni ingenti a causa dell’alluvione. Tra i problemi più rilevanti sono stati riportati scantinati allagati, strade inagibili e danni strutturali ad abitazioni ed edifici industriali.
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Stessi danni riportati di fatto da alcuni cittadini di Olgiate, soprattutto le cinque famiglie di via Morlotti che, si ricorderà, sono state evacuate. In generale a Olgiate le segnalazioni dei cittadini sono state in totale 15, per un totale di circa 250 mila euro di danni stimati tra via Morlotti, dove le cinque famiglie hanno perso in media una macchina a testa (una famiglia due), a Molino Cattaneo e via Pilata.
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Anche a Olgiate è avvenuto il sopralluogo da parte della Regione, che ha inviato tecnici a eseguire un sopralluogo nelle aree più colpite. Sul posto anche il consigliere regionale Mauro Piazza. Nel frattempo anche il Comune si è attivato per stimare i costi dei danni subiti a infrastrutture pubbliche e soprattutto l’eventuale costo di un intervento per mettere in sicurezza il Molgora nei nodi più critici, un’opera che sarebbe ulteriore rispetto a quella già programmata e pronta a partire a Molino Spagnolo e Molino Cattaneo. Il costo stimato di questo secondo ipotetico intervento si aggira attorno ai 2 milioni di euro. 

Entrambi i Comuni hanno inviato a Regione tutte le stime dei danni subiti, sia dai cittadini e imprese, che come ente. Ora si attende la risposta da Regione, che se dichiarerà che l’evento metereologico di domenica 8 settembre è stato "straordinario" e verrà riconosciuto lo stato di emergenza, allora si attiverà per contribuire al risarcimento dei danni.
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