San Zeno: apertura della mostra “Libera-Mente”
Un'esplosione di colori condensata in una tela con soggetto principale la natura. Le forme create non da pennelli da ma fili di spago, corde, palloncini, catene, pettini. Il risultato è la mostra “Libera-Mente” che è stata inaugurata venerdì sera nella chiesina di san Giuseppe prospiciente il sagrato di san Zeno, frutto di quattro mesi di lavoro degli utenti del CSE e gli ospiti delle Residenze Sanitario Assistenziali, coordinati dalle educatrici e sotto la guida esperta e paziente di Renzo Leveraro, volontario storico della struttura.
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La tecnica utilizzata è stata quella della Fluid Art Painting che alla base ha la casualità e che bene si abbina agli artisti protagonisti di questa esposizione, che i loro sentimenti ed emozioni li esprimono liberamente, senza seguire schemi, format, tracciati. Dentro hanno il “fuoco” delle loro emozioni e lo fanno esplodere come meglio riescono e come meglio credono.
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Il risultato è sorprendente e inaspettato come hanno avuto modo di commentare sia don Giacarlo Cereda che ben volentieri ha messo a disposizione lo spazio per la mostra che il sindaco Giovanni Battista Bernocco, orgoglioso di prendere parte al momento inaugurale.
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I pittori (15 del Centro Socio Educativo, 6 delle due residenze La casa dei ragazzi e Le corti) hanno seguito un percorso individualizzato per realizzare la loro tela con l'aiuto del signor Renzo, sia per la scelta del soggetto che della tecnica che nella posa del colore, e il coronamento della fatica è stata l'esposizione che sarà visibile nei prossimi giorni in occasione della festa di Porchera e poi si trasferirà in sala consigliare.
Barbara Spreafico, Barbara Pandiani, Renzo Leveraro, Sarah Leveraro
La tecnica utilizzata è stata quella della Fluid Art Painting che alla base ha la casualità e che bene si abbina agli artisti protagonisti di questa esposizione, che i loro sentimenti ed emozioni li esprimono liberamente, senza seguire schemi, format, tracciati. Dentro hanno il “fuoco” delle loro emozioni e lo fanno esplodere come meglio riescono e come meglio credono.
Il risultato è sorprendente e inaspettato come hanno avuto modo di commentare sia don Giacarlo Cereda che ben volentieri ha messo a disposizione lo spazio per la mostra che il sindaco Giovanni Battista Bernocco, orgoglioso di prendere parte al momento inaugurale.
I pittori (15 del Centro Socio Educativo, 6 delle due residenze La casa dei ragazzi e Le corti) hanno seguito un percorso individualizzato per realizzare la loro tela con l'aiuto del signor Renzo, sia per la scelta del soggetto che della tecnica che nella posa del colore, e il coronamento della fatica è stata l'esposizione che sarà visibile nei prossimi giorni in occasione della festa di Porchera e poi si trasferirà in sala consigliare.
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S.V.