Niente di nuovo sotto la fiamma

Gentile Direttore.
Durante la trascorsa settimana ho vissuto dei momenti di tristezza e sconforto tali da farmi perdere quasi totalmente il senso dell'ironia, la grottesca soap opera che ha visto il finalmente ex Ministro della cultura auto coinvolto in una puerile vicenda di bugie, piagnistei mancanza di rispetto di noi tutti, ma in primo luogo del ruolo che ricopre; è stato per l'occasione sconvolto il palinsesto di RAI Uno, tutto il circo mediatico se ne è occupato.
Sono incerto se definire Sangiuliano un ingenuo o certo  di possedere l'impunità dovuta al ruolo che ricopriva, certamente la Dott.ssa Boccia ingenua non è, ha sostanzialmente approfittato dell'insipienza del personaggio per apparire e avere un ruolo di primo piano nel entourage ministeriale, che siano vere o false le promesse che ha ottenuto poco conta, di fatto il tormentone non finisce qui ci saranno altri risvolti.

Ma nella vicenda si ripropone la totale inadeguatezza di Meloni, ha temporeggiato con la solita arroganza facendo salire la tensione, poi finalmente ha cacciato il colpevole attaccando in modo ultra maschilista l'altra protagonista; in effetti la Giorgia comanda (non governa)  con un pugnale fra i denti circondata   da un tragicomico stuolo di arrivisti incompetenti che lei difendo oltre i limiti dell'umana decenza.
Il Genny nasce seguace di Almirante, poi di Fini, quando questo cade in un tranello, il nostro si sposta armi e bagagli a casa Berlusconi, diventa poi più conveniente diventare salviniano, ma Giorgietta diventa Primo Ministro e lui prontamente si accasa, i suoi amici lo chiamano Tarzan. Di lui si ricorda di aver presieduto la Giuria del Premio Strega senza aver letto nemmeno libro in concorso, aver definito Dante l'inventore della destra, sostenuto che Cristoforo Colombo abbia scoperto l'America grazie alle carte di Galileo Galilei, peccato che lo scienziato toscano sia nato nel 1564 ben 72 anni dopo lo sbarco del Cistoforo; niente male come cultura!
Il subentrante sconquassato  Ministero della Cultura vanta un pedigree di tutto rispetto: nonno repubblichino, padre fascista, Meloni li prende tutti fior da fiore! A sedici anni il giovin virgulto non soddisfatto della desta di Rauti fonda il gruppo squadrista Meridiano zero, composto di fascistelli, impegnati a picchiare migranti e molestare pesantemente i collettivi studenteschi. Diventa qualche anno dopo portaborse di Ferrara al "foglio" quando questi nomina Cerasa quale successore alla direzione del quotidiano,  il nostro se ne va piagnucolando; grazie alla militanza conduce ben due trasmissioni RAI che non vedono nemmeno i parenti stretti, ovviamente vengono soppresse; viene nominato Presidente del MAXXI mostra permanente di arte contemporanea, senza ovviamente capirci nulla del contesto, tanto che il proventi dei biglietti crollano del 30%. non aggiungo altro, a no... ha tatuato sul busto un aquila imperiale.
Nota di alleggerimento: Renzi insiste per scalare il PD svegliati Elly!
Grazie per l'attenzione.
Fulvio Magni
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