Paderno: mozione sul ponte L’11 consiglio aperto a tutti. Documento condiviso in conferenza sindaci
Consiglio comunale mercoledì 11 settembre alle ore 21 a Paderno d’Adda. La seduta sarà aperta alla cittadinanza, che questa volta però potrà intervenire e dire la propria. Il motivo? Perché si parlerà del nuovo ponte sull’Adda e del futuro della viabilità del paese e non solo. All’ordine del giorno infatti ci sarà “l’approvazione della mozione circa la costruzione di due nuovi ponti, uno ferroviario e uno viario, a scavalco sull’Adda tra Paderno e Calusco”.
Il testo del documento è stato condivisa dalla Conferenza dei Sindaci del Meratese e nelle prossime settimane verrà approvato (presumibilmente) in tutti i consigli. Inizierà Paderno.
La mozione, lunga e articolata, ripercorre la cronistoria degli ultimi passaggi della vicenda, partendo dalla seduta della Commissione Territorio, Infrastrutture e Mobilità del Consiglio Regionale del giugno scorso, quando Rfi ha presento tre possibili scenari per il posizionamento del ponte ferroviario e del ponte viario in sostituzione del ponte San Michele. In quell’occasione, lo scenario presentato con il miglior rapporto costi/benefici era quello che prevedeva la costruzione di un ponte ferroviario e stradale unico in stretto affiancamento al ponte San Michele. “Nello scenario di sviluppo dei servizi ferroviari è prevista la trasformazione dell’attuale tratta R14 (Milano Porta Garibaldi –Carnate – Bergamo) nel servizio suburbano S18 con origine dalla futura stazione di Orio al Serio e termine a Milano Porta Garibaldi / Milano Bovisa, con il possibile raddoppio della frequenza di servizio” è ricordato nel testo.
Il documento prosegue con la menzione al fatto che lo scorso luglio, in una videoconferenza tra enti, erano state riportate le indicazioni del Ministero della Cultura sia in merito all’incompatibilità tra la candidatura UNESCO del Ponte San Michele e la realizzazione del nuovo ponte sull’Adda.
Richiamando le precedenti richieste presentate dai Comuni del Meratese al fine di limitare l’impatto costruttivo, la mozione rimarca il fatto che si è di fronte a un progetto che che trasformerà in modo significativo il territorio, l’ambiente e il paesaggio “incidendo in modo significativo non solo sulla viabilità, ma anche sulla vivibilità dei centri abitati”.
Premesso questo, i consigli comunali che approveranno la mozione, esprimeranno preoccupazione per l’impatto che il nuovo ponte potrà avere, rileveranno che “il tema dell’attraversamento viabilistico dell’Adda tra le provincie di Bergamo, Lecco e Monza Brianza non si possa ridurre alla sostituzione funzionale del ponte San Michele”, e soprattutto daranno mandato al proprio sindaco per concordare con altri enti la predisposizione di un approfondito studio del traffico che valuti le conseguenze su tutto il territorio dei Comuni del Meratese.
In ultima battuta, si appelleranno a RFI, al Ministero delle Infrastrutture, a quello dell’Ambiente e a quello della Cultura perché il percorso progettuale del nuovo ponte porti a soluzioni “architettonicamente e tecnologicamente all’altezza del contesto storico- ambientale”.
La mozione non è la prima sul tema che ha iniziato a girare. Lo scorso agosto il gruppo “Prospettive X Merate” guidato dall’ex sindaco Massimo Panzeri aveva già presentato al primo cittadino Mattia Salvioni un proprio documento. A tratti diversa però la forma delle mozioni. Panzeri chiedeva soprattutto di vigilare sulle tempistiche di progettazione e realizzazione, e di fare in modo di dare mandato alle Province di Lecco e Bergamo per proseguire la valutazione delle opere di miglioramento della viabilità necessarie. E di proporre infine l’istituzione di un tavolo interprovinciale per discuterne.
CLICCA QUI per visualizzare il testo della mozione che verrà presentata in Consiglio a Paderno.
Il testo del documento è stato condivisa dalla Conferenza dei Sindaci del Meratese e nelle prossime settimane verrà approvato (presumibilmente) in tutti i consigli. Inizierà Paderno.
La mozione, lunga e articolata, ripercorre la cronistoria degli ultimi passaggi della vicenda, partendo dalla seduta della Commissione Territorio, Infrastrutture e Mobilità del Consiglio Regionale del giugno scorso, quando Rfi ha presento tre possibili scenari per il posizionamento del ponte ferroviario e del ponte viario in sostituzione del ponte San Michele. In quell’occasione, lo scenario presentato con il miglior rapporto costi/benefici era quello che prevedeva la costruzione di un ponte ferroviario e stradale unico in stretto affiancamento al ponte San Michele. “Nello scenario di sviluppo dei servizi ferroviari è prevista la trasformazione dell’attuale tratta R14 (Milano Porta Garibaldi –Carnate – Bergamo) nel servizio suburbano S18 con origine dalla futura stazione di Orio al Serio e termine a Milano Porta Garibaldi / Milano Bovisa, con il possibile raddoppio della frequenza di servizio” è ricordato nel testo.
Il documento prosegue con la menzione al fatto che lo scorso luglio, in una videoconferenza tra enti, erano state riportate le indicazioni del Ministero della Cultura sia in merito all’incompatibilità tra la candidatura UNESCO del Ponte San Michele e la realizzazione del nuovo ponte sull’Adda.
Richiamando le precedenti richieste presentate dai Comuni del Meratese al fine di limitare l’impatto costruttivo, la mozione rimarca il fatto che si è di fronte a un progetto che che trasformerà in modo significativo il territorio, l’ambiente e il paesaggio “incidendo in modo significativo non solo sulla viabilità, ma anche sulla vivibilità dei centri abitati”.
Premesso questo, i consigli comunali che approveranno la mozione, esprimeranno preoccupazione per l’impatto che il nuovo ponte potrà avere, rileveranno che “il tema dell’attraversamento viabilistico dell’Adda tra le provincie di Bergamo, Lecco e Monza Brianza non si possa ridurre alla sostituzione funzionale del ponte San Michele”, e soprattutto daranno mandato al proprio sindaco per concordare con altri enti la predisposizione di un approfondito studio del traffico che valuti le conseguenze su tutto il territorio dei Comuni del Meratese.
In ultima battuta, si appelleranno a RFI, al Ministero delle Infrastrutture, a quello dell’Ambiente e a quello della Cultura perché il percorso progettuale del nuovo ponte porti a soluzioni “architettonicamente e tecnologicamente all’altezza del contesto storico- ambientale”.
La mozione non è la prima sul tema che ha iniziato a girare. Lo scorso agosto il gruppo “Prospettive X Merate” guidato dall’ex sindaco Massimo Panzeri aveva già presentato al primo cittadino Mattia Salvioni un proprio documento. A tratti diversa però la forma delle mozioni. Panzeri chiedeva soprattutto di vigilare sulle tempistiche di progettazione e realizzazione, e di fare in modo di dare mandato alle Province di Lecco e Bergamo per proseguire la valutazione delle opere di miglioramento della viabilità necessarie. E di proporre infine l’istituzione di un tavolo interprovinciale per discuterne.
CLICCA QUI per visualizzare il testo della mozione che verrà presentata in Consiglio a Paderno.
E.Ma.