Lomagna: anziani e bambini progetto contro l'Alzheimer
“Mettere a contatto gli anziani con i bambini è sempre positivo per ambo le parti. Al nostro centro di Corte Busca abbiamo ospiti con gravi compromissioni della parola che, grazie alle attività svolte con i più piccoli, riescono a riusare dei termini che altrimenti non sarebbero stati in grado di esprimere”. Porta una testimonianza diretta la responsabile del CDI di Lomagna, Monica Lanzani nel mese in cui la cooperativa L’Arcobaleno che gestisce la struttura organizza una serie di iniziative sull’Alzheimer. “Abbiamo ben chiaro che dalle malattie di demenza degenerativa non si guarisce, ma si può rallentare il peggioramento. I progetti intergenerazionali hanno effetti importanti sull’autostima degli anziani. Per questo continueremo a sostenerli”.
Per convenzione il 21 settembre è la Giornata Mondiale dell’Alzheimer, la principale forma di demenza. Per sensibilizzare sul tema, a Lomagna ci sarà un momento di scambio con la cittadinanza domenica 15 settembre, in concomitanza con la Festa del paese. Nel cortile antistante il Centro (via Don Angelo Limonta, 1) alle ore 11.30 si terrà un laboratorio creativo per bimbi dai 3 agli 8 anni, coinvolgendo le scuole lomagnesi dei diversi gradi, dal nido alle elementari. E si avrà modo di conoscere le iniziative già svolte e quelle che partiranno a breve. Seguirà un gustoso aperitivo.
La stagione 2023/2024 è stata quella del ritorno al pre-Covid. Sulla trentina di ospiti giornalieri di Corte Busca, un gruppo di una decina di anziani ha avuto la possibilità di fare visita al nido e alla scuola dell’infanzia per fare delle attività insieme ai giovanissimi alunni. Ai più piccolini gli anziani hanno portato “l’orto in vaso” grazie al fatto che nel cortile del CDI è stato realizzato un giardino sensoriale.
In tre incontri alla materna sono stati svolti invece dei lavoretti insieme agli scolari e alla fine a Corte Busca l’apporto di tutti gli ospiti è servito a confezionare le “bombe di semi”, che poi i bambini hanno regalato alle mamme per la festa a loro dedicata. Iniziative di apertura al territorio che contribuiscono anche a un cambiamento culturale. Solo qualche decina di anni fa la diagnosi di demenza era vissuta come un tabù non solo dagli anziani che ne erano affetti ma anche dai loro famigliari. Nascondere la malattia e relegare all’isolamento passivo chi ne soffriva era considerata l’unica soluzione.
Cure certe per la demenza, che si stima colpisca 50 milioni di persone al mondo (1,1 milioni in Italia), non sono ad oggi disponibili. Intercettare quanto prima la diagnosi però può essere fondamentale per evitare la tendenza all’esclusione sociale e per impegnare il paziente a tenere allenata la mente con esercizi cognitivi e attività laboratoriali. In questo modo si può rallentare il fenomeno degenerativo della demenza. L’intelligenza artificiale potrà forse scoprire i segni premonitori nel cervello su persone che ancora non manifestano sintomi, scandagliando un’enormità di TAC e risonanze del passato di pazienti che successivamente hanno riscontrato di avere forme di demenza. All’ingegno e all’operosità dell’uomo resterà invece il compito di accompagnare chi ne è affetto nel miglior modo possibile.
Il nuovo laboratorio che partirà in autunno a Corte Busca sarà incentrato sui giochi di una volta. Lo spunto è arrivato da una mostra organizzata dalla scuola elementare di Lomagna sugli oggetti del passato. Un’esposizione che aveva suscitato interesse tra gli anziani. Durante il progetto i nonni potranno raccontare ai bambini come ci si divertiva nel tempo libero nella loro infanzia e insieme alle nuove generazioni di oggi costruiranno quei giochi che riempivano le loro giornate spensierate da piccoli.
La cooperativa L’Arcobaleno sarà presente a settembre con diverse iniziative pubbliche sul territorio dall’alta alla bassa Brianza, oltre all’appuntamento di domenica 15 a Lomagna. Si terranno infatti due camminate/corse: la Runvinata di Lecco, sabato 7, giunta alla decima edizione, e la prima Rigene-Run di Bellusco. Inoltre in alcuni locali di ristorazione si potranno degustare dei prodotti a tinte viola, a sostegno della campagna della coop “I ricordi più belli possono svanire”.
Per convenzione il 21 settembre è la Giornata Mondiale dell’Alzheimer, la principale forma di demenza. Per sensibilizzare sul tema, a Lomagna ci sarà un momento di scambio con la cittadinanza domenica 15 settembre, in concomitanza con la Festa del paese. Nel cortile antistante il Centro (via Don Angelo Limonta, 1) alle ore 11.30 si terrà un laboratorio creativo per bimbi dai 3 agli 8 anni, coinvolgendo le scuole lomagnesi dei diversi gradi, dal nido alle elementari. E si avrà modo di conoscere le iniziative già svolte e quelle che partiranno a breve. Seguirà un gustoso aperitivo.
La stagione 2023/2024 è stata quella del ritorno al pre-Covid. Sulla trentina di ospiti giornalieri di Corte Busca, un gruppo di una decina di anziani ha avuto la possibilità di fare visita al nido e alla scuola dell’infanzia per fare delle attività insieme ai giovanissimi alunni. Ai più piccolini gli anziani hanno portato “l’orto in vaso” grazie al fatto che nel cortile del CDI è stato realizzato un giardino sensoriale.
In tre incontri alla materna sono stati svolti invece dei lavoretti insieme agli scolari e alla fine a Corte Busca l’apporto di tutti gli ospiti è servito a confezionare le “bombe di semi”, che poi i bambini hanno regalato alle mamme per la festa a loro dedicata. Iniziative di apertura al territorio che contribuiscono anche a un cambiamento culturale. Solo qualche decina di anni fa la diagnosi di demenza era vissuta come un tabù non solo dagli anziani che ne erano affetti ma anche dai loro famigliari. Nascondere la malattia e relegare all’isolamento passivo chi ne soffriva era considerata l’unica soluzione.
Cure certe per la demenza, che si stima colpisca 50 milioni di persone al mondo (1,1 milioni in Italia), non sono ad oggi disponibili. Intercettare quanto prima la diagnosi però può essere fondamentale per evitare la tendenza all’esclusione sociale e per impegnare il paziente a tenere allenata la mente con esercizi cognitivi e attività laboratoriali. In questo modo si può rallentare il fenomeno degenerativo della demenza. L’intelligenza artificiale potrà forse scoprire i segni premonitori nel cervello su persone che ancora non manifestano sintomi, scandagliando un’enormità di TAC e risonanze del passato di pazienti che successivamente hanno riscontrato di avere forme di demenza. All’ingegno e all’operosità dell’uomo resterà invece il compito di accompagnare chi ne è affetto nel miglior modo possibile.
Il nuovo laboratorio che partirà in autunno a Corte Busca sarà incentrato sui giochi di una volta. Lo spunto è arrivato da una mostra organizzata dalla scuola elementare di Lomagna sugli oggetti del passato. Un’esposizione che aveva suscitato interesse tra gli anziani. Durante il progetto i nonni potranno raccontare ai bambini come ci si divertiva nel tempo libero nella loro infanzia e insieme alle nuove generazioni di oggi costruiranno quei giochi che riempivano le loro giornate spensierate da piccoli.
La cooperativa L’Arcobaleno sarà presente a settembre con diverse iniziative pubbliche sul territorio dall’alta alla bassa Brianza, oltre all’appuntamento di domenica 15 a Lomagna. Si terranno infatti due camminate/corse: la Runvinata di Lecco, sabato 7, giunta alla decima edizione, e la prima Rigene-Run di Bellusco. Inoltre in alcuni locali di ristorazione si potranno degustare dei prodotti a tinte viola, a sostegno della campagna della coop “I ricordi più belli possono svanire”.
M.P.