Merate: la storia di inclusione di PizzAut raccontata dalla giornalista Elisabetta Soglio
Un progetto nato da un “sognatore”, da un papà che vuole costruire un futuro migliore per suo figlio autistico. Nella serata di mercoledì 4 settembre, in un incontro promosso dall'associazione La Semina e dall'Amministrazione comunale di Merate, la giornalista del Corriere della Sera Elisabetta Soglio ha presentato la storia di Nico Acampora e di PizzAut: la prima pizzeria in Italia gestita da personale autistico, già raccontata nel suo libro “Vietato calpestare sogni”.
Una notte, quasi senza preavviso, arrivò dunque l'illuminazione: aprire una pizzeria per offrire un'opportunità lavorativa a persone con disabilità. Nasce così PizzAut, prima sotto forma di food truck e poi nel 2021 come ristorante a Cascina de' Pecchi. Una realtà che si è posta come modello, come seme per diffondere buone pratiche, per cambiare la percezione delle istituzioni sugli individui più fragili, non più considerati come assistiti bensì come contribuenti dello Stato. Lo stesso presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel 2023 si è recato a Monza per l'apertura della seconda sede di Pizzaut. Un evento molto emozionante per tutti i presenti, che hanno potuto assistere alla grande forza e capacità dei ragazzi cresciuti con il progetto. PizzAut difatti non si è posto solamente come un canale di impiego per persone con disabilità, ma come luogo di formazione per acquisire autonomia e sicurezza. Diversi ragazzi hanno iniziato il loro percorso con capacità di comunicazione non verbale e rifiutando il contatto fisico, ora si ritrovano a confrontarsi con la clientela senza difficoltà, svolgendo una mansione retribuita e riconosciuta.
Negli anni la pizzeria ha guadagnato sempre più sostegno da partner e sponsor e riconoscimenti dalle autorità. Nel 2022 i ragazzi hanno ricevuto udienza da Papa Francesco, portando il loro food truck sotto i portici di San Pietro. Su invito del Pontefice, i giovani hanno sfamato con le loro pizze i numerosi senzatetto che popolano il colonnato della basilica, diventando “buoni samaritani”. PizzAut è stata invitata inoltre al Parlamento europeo portando il messaggio “Lavoro, dignità ed inclusione” per rilanciare un futuro che possa offrire pari opportunità per tutti gli individui, un futuro in cui l'inclusione rappresenta un valore aggiunto. Grazie a questo progetto, scaturito dall'amore di un papà verso il figlio autistico, ha preso vita un movimento, una nuova consapevolezza nei confronti di persone con disabilità che devono essere integrate e sostenute da una società consapevole e attenta ad offrire agli individui affetti da autismo e alle loro famiglie una certezza di un domani sicuro e dignitoso.
L'incontro si è concluso con una invito a visitare, o a tornare, ad una delle pizzerie di PizzAut per conoscere Nico Acampora e i ragazzi che ogni giorno operano all'interno di questa realtà con tanto impegno e con un sorriso sempre stampato sul volto.
Un testo nato dall'incontro tra Soglia e Acampora per la sezione del Corriere “Buone Notizie”, uno spazio che valorizza e promuove gli enti del Terzo Settore. “Un giorno mi hanno parlato di un pazzo che diceva di fare pizze con i ragazzi autistici. Le etichette a me non piacciono e quindi ho iniziato a seguirlo” ha dichiarato la giornalista. Dal primo incontro tra i due emerse subito la vera personalità di Acampora: un personaggio carismatico che riesce a conquistare chi lo circonda per la sua forte empatia e sensibilità. Dietro questa figura sicura e spavalda si nasconde anche un papà che per molto tempo è rimasto paralizzato, dopo aver ricevuto la diagnosi di autismo di suo figlio Leo. Una notizia che sconvolse la vita di Acampora, che per sconfiggere la sensazione di impotenza verso la condizione del figlio, si buttò a capofitto nella sua professione di educatore. La “sberla” per l'uomo arrivò quando un amico gli fece notare che si stava occupando di sua moglie, della figlia Giulia e di tantissimi ragazzi, trascurando però proprio il piccolo Leo.
Una notte, quasi senza preavviso, arrivò dunque l'illuminazione: aprire una pizzeria per offrire un'opportunità lavorativa a persone con disabilità. Nasce così PizzAut, prima sotto forma di food truck e poi nel 2021 come ristorante a Cascina de' Pecchi. Una realtà che si è posta come modello, come seme per diffondere buone pratiche, per cambiare la percezione delle istituzioni sugli individui più fragili, non più considerati come assistiti bensì come contribuenti dello Stato. Lo stesso presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel 2023 si è recato a Monza per l'apertura della seconda sede di Pizzaut. Un evento molto emozionante per tutti i presenti, che hanno potuto assistere alla grande forza e capacità dei ragazzi cresciuti con il progetto. PizzAut difatti non si è posto solamente come un canale di impiego per persone con disabilità, ma come luogo di formazione per acquisire autonomia e sicurezza. Diversi ragazzi hanno iniziato il loro percorso con capacità di comunicazione non verbale e rifiutando il contatto fisico, ora si ritrovano a confrontarsi con la clientela senza difficoltà, svolgendo una mansione retribuita e riconosciuta.
Negli anni la pizzeria ha guadagnato sempre più sostegno da partner e sponsor e riconoscimenti dalle autorità. Nel 2022 i ragazzi hanno ricevuto udienza da Papa Francesco, portando il loro food truck sotto i portici di San Pietro. Su invito del Pontefice, i giovani hanno sfamato con le loro pizze i numerosi senzatetto che popolano il colonnato della basilica, diventando “buoni samaritani”. PizzAut è stata invitata inoltre al Parlamento europeo portando il messaggio “Lavoro, dignità ed inclusione” per rilanciare un futuro che possa offrire pari opportunità per tutti gli individui, un futuro in cui l'inclusione rappresenta un valore aggiunto. Grazie a questo progetto, scaturito dall'amore di un papà verso il figlio autistico, ha preso vita un movimento, una nuova consapevolezza nei confronti di persone con disabilità che devono essere integrate e sostenute da una società consapevole e attenta ad offrire agli individui affetti da autismo e alle loro famiglie una certezza di un domani sicuro e dignitoso.
L'incontro si è concluso con una invito a visitare, o a tornare, ad una delle pizzerie di PizzAut per conoscere Nico Acampora e i ragazzi che ogni giorno operano all'interno di questa realtà con tanto impegno e con un sorriso sempre stampato sul volto.
I.Bi.