Codurelli, treni: inaccettabile il comportamento verso i pendolari
"Le inaugurazioni,tante, troppe, le feste, le dichiarazioni sono inutili, se alle parole non si fanno seguire i fatti, quanto accaduto ieri sera e denunciato dal Comitato pendolari è indegno, inaccettabile".
E' lapidario il commento dell' On. Lucia Codurelli all'indomani dell'increscioso sgombero forzato dei pendolari diretti a Sondrio, che si sono visti costretti a scendere da un treno, con la metà delle carrozze inaccessibili, con l'uso della forza e con l'intervento delle Forze dell'ordine.
Trenord e Regione Lombardia continuano a ignorare la sempre più disastrosa situazione in cui versano treni e strutture ferroviarie, oltre ai ritardi che ormai incessantemente si susseguono sulle tratte ferroviarie più frequentate e che stanno mettendo a dura prova i pendolari che ormai quasi tutti i giorni si trovano a fare i conti con ritardi e soppressioni.
"Risale a due mesi fa l'ultimo aumento di biglietti e abbonamenti giustificato con la necessità di far cassa per mantenere e ammodernare il materiale rotante, ma ad oggi non si intravede minimamente un cambio di rotta - sottolinea - i disagi continuano ad essere assai frequenti, i treni sono sporchi, le carrozze inaccessibili a causa dei guasti al riscaldamento, alla mancanza di luci o alle porte che non funzionano, ritardi e soppressioni sono ormai diventati la norma e la carenza di personale sui treni, specialmente durante le corse serali lascia i viaggiatori in potenziali situazioni di insicurezza.
Anziché lavorare su un progetto teso a migliorare la situazione e a ridare una prospettiva di efficienza al servizio ferroviario, Regione Lombardia e Trenord persistono in questa farsa di nascondere difetti e mancanze dietro luccichi di inaugurazioni e belle parole, che gridano vendetta al comune buon senso.
"Dopo questo ennesimo episodio - conclude - ho ritenuto necessario presentare un'interrogazione per fare luce su quanto accaduto. Utilizzando spesso il treno mi trovo anche io a vivere direttamente disagi e inefficienze, pertanto invito il Presidente a viaggiare di più sui treni lombardi e meno con le auto blu per rendersi conto di persona del degrado raggiunto."
E' lapidario il commento dell' On. Lucia Codurelli all'indomani dell'increscioso sgombero forzato dei pendolari diretti a Sondrio, che si sono visti costretti a scendere da un treno, con la metà delle carrozze inaccessibili, con l'uso della forza e con l'intervento delle Forze dell'ordine.
Trenord e Regione Lombardia continuano a ignorare la sempre più disastrosa situazione in cui versano treni e strutture ferroviarie, oltre ai ritardi che ormai incessantemente si susseguono sulle tratte ferroviarie più frequentate e che stanno mettendo a dura prova i pendolari che ormai quasi tutti i giorni si trovano a fare i conti con ritardi e soppressioni.
"Risale a due mesi fa l'ultimo aumento di biglietti e abbonamenti giustificato con la necessità di far cassa per mantenere e ammodernare il materiale rotante, ma ad oggi non si intravede minimamente un cambio di rotta - sottolinea - i disagi continuano ad essere assai frequenti, i treni sono sporchi, le carrozze inaccessibili a causa dei guasti al riscaldamento, alla mancanza di luci o alle porte che non funzionano, ritardi e soppressioni sono ormai diventati la norma e la carenza di personale sui treni, specialmente durante le corse serali lascia i viaggiatori in potenziali situazioni di insicurezza.
Anziché lavorare su un progetto teso a migliorare la situazione e a ridare una prospettiva di efficienza al servizio ferroviario, Regione Lombardia e Trenord persistono in questa farsa di nascondere difetti e mancanze dietro luccichi di inaugurazioni e belle parole, che gridano vendetta al comune buon senso.
"Dopo questo ennesimo episodio - conclude - ho ritenuto necessario presentare un'interrogazione per fare luce su quanto accaduto. Utilizzando spesso il treno mi trovo anche io a vivere direttamente disagi e inefficienze, pertanto invito il Presidente a viaggiare di più sui treni lombardi e meno con le auto blu per rendersi conto di persona del degrado raggiunto."