Reunion Oasis: un meratese assiste all’annuncio in diretta al concerto di Liam Gallagher
I giornali non parlano d’altro in questi giorni. Gli Oasis suoneranno di nuovo insieme. Lo storico gruppo di Manchester capitanato dai fratelli Noel e Liam Gallagher ha ufficializzato la ‘reunion’ 15 anni dopo la separazione. La conferma è di martedì 27 agosto mattina, ma sono giorni che che se ne parla.
A Merate c’è qualcuno che ha avuto il piacere di assistere in diretta all’annuncio fatto alla fine dell’ultimo concerto del cantante Liam Gallagher e a essere riuscito a portare a casa un cimelio. Si tratta del collega Edoardo Mazzilli, grande appassionato di musica che oltre a occuparsi di cronaca recensisce dischi e concerti per una rivista. Lo scorso fine settimana ha assistito al Reading Festival in Inghilterra. Una manifestazione musicale che si tiene ogni ultimo fine settimana di agosto ormai da più di 50 anni ed è una vera e propria istituzione per gli appassionati.
E così, dopo un'intera giornata di concerti, arriva sera e Liam Gallagher sale sul palco. “Il concerto è stato grandioso. Ha cantato tutti i brani nel disco Definitely Maybe, che quest’anno compie 30 anni. Liam era in tour proprio per questa ricorrenza. Durante l’esibizione però non ha fatto nessun riferimento alla reunion, ha solo dedicato una canzone al fratello Noel, Half the World Away. Finito il concerto se n’è andato e siamo rimasti per un attimo tutti delusi. Poi però ho alzato gli occhi e sui maxi schermi è comparsa per pochi secondi la data di martedì 27 agosto e l’orario 8 am. Erano scritti con lo stesso carattere e la stessa grafica con cui è scritto il nome della band Oasis. Noi fan ci abbiamo messo mezzo secondo a capire. Credo che in quel momento si sia fermato tutto a Reading. Non ci credeva nessuno, era praticamente l’annuncio dell'annuncio della reunion… di fatto una conferma che stava succedendo davvero. Effettivamente non potevano che scegliere la data di Liam al Reading per dare la notizia”.Ogni volta che va a un concerto, Edoardo tenta di portare a casa un ricordo, che sia un plettro, una bacchetta del batterista o altro. “Dopo questo annuncio ho realizzato che il concerto a cui avevo appena assistito resterà sicuramente nella storia. Forse è l’ultimo di Liam come solista. Ho pensato che avrei dovuto prendere a tutti i costi la scaletta, ovvero quel pezzo di carta che i cantanti e i musicisti hanno appiccicato per terra davanti a loro con scritto l’elenco delle canzoni da eseguire. Avevo già intenzione di prenderla prima di sapere della reunion, infatti avevo chiesto a quelli della sicurezza se a fine concerto potessero aiutarmi a farmela avere. È una cosa estremamente difficile, anche perché ci sono sempre tantissimi fan sfegatati che la vogliono. Io ho aspettato a lungo mentre toglievano gli strumenti e smontavano, alla fine, forse per sfinimento, un roadie me ne ha allungata una. Non era quella di Liam, ma di uno dei suoi musicisti, ma va bene uguale”.
Ma perché questa reunion sembra essere così importante? “Sono gli Oasis. Sono stati una delle band più grandi al mondo da metà degli anni Novanta. Canzoni come Wonderwall, Live Forever, Don’t Look Back In Anger sono entrate nel cuore di molta gente. I loro primi due album sono entrambi considerati dei capolavori…È difficile da spiegare, ma la risposta è racchiusa lì”.
A Merate c’è qualcuno che ha avuto il piacere di assistere in diretta all’annuncio fatto alla fine dell’ultimo concerto del cantante Liam Gallagher e a essere riuscito a portare a casa un cimelio. Si tratta del collega Edoardo Mazzilli, grande appassionato di musica che oltre a occuparsi di cronaca recensisce dischi e concerti per una rivista. Lo scorso fine settimana ha assistito al Reading Festival in Inghilterra. Una manifestazione musicale che si tiene ogni ultimo fine settimana di agosto ormai da più di 50 anni ed è una vera e propria istituzione per gli appassionati.
“Non è la prima volta che andavo” racconta il collega. “Quest’anno però è stato memorabile, soprattutto per quello che è successo l’ultima sera”. In tre giorni, divisi tra una decina di palchi, si sono esibiti più di 80 artisti. “Gli headliners (gli artisti principali ndr) della prima sera erano i Blink-182 e i Prodigy, la seconda sera invece c’era Lana Del Rey e Fred Again, mentre l’ultima sera c’era Liam Gallagher. Posso ammettere che sono andato soprattutto per lui, anche se l’ho già sentito diverse volte tra Milano, Manchester, Parigi e Knebworth due anni fa per i 25 anni dalle storiche date che avevano fatto lì gli Oasis”.
“Mentre ero lì, tra un concerto e l’altro leggevo i soliti articoli sulla possibile reunion degli Oasis. Non ci ho dato particolare peso perché sono anni che se ne parla. Quando però sono uscite delle dichiarazioni che Liam ha scritto sui social rispondendo a dei fan, ho capito che forse poteva esserci un fondo di verità. Mi sono messo in prima fila fin dal mattino presto per assistere al concerto e anche la gente in transenna ne parlava. Si vociferava addirittura che il fratello Noel fosse a Reading ben nascosto per assistere al concerto”.
E così, dopo un'intera giornata di concerti, arriva sera e Liam Gallagher sale sul palco. “Il concerto è stato grandioso. Ha cantato tutti i brani nel disco Definitely Maybe, che quest’anno compie 30 anni. Liam era in tour proprio per questa ricorrenza. Durante l’esibizione però non ha fatto nessun riferimento alla reunion, ha solo dedicato una canzone al fratello Noel, Half the World Away. Finito il concerto se n’è andato e siamo rimasti per un attimo tutti delusi. Poi però ho alzato gli occhi e sui maxi schermi è comparsa per pochi secondi la data di martedì 27 agosto e l’orario 8 am. Erano scritti con lo stesso carattere e la stessa grafica con cui è scritto il nome della band Oasis. Noi fan ci abbiamo messo mezzo secondo a capire. Credo che in quel momento si sia fermato tutto a Reading. Non ci credeva nessuno, era praticamente l’annuncio dell'annuncio della reunion… di fatto una conferma che stava succedendo davvero. Effettivamente non potevano che scegliere la data di Liam al Reading per dare la notizia”.Ogni volta che va a un concerto, Edoardo tenta di portare a casa un ricordo, che sia un plettro, una bacchetta del batterista o altro. “Dopo questo annuncio ho realizzato che il concerto a cui avevo appena assistito resterà sicuramente nella storia. Forse è l’ultimo di Liam come solista. Ho pensato che avrei dovuto prendere a tutti i costi la scaletta, ovvero quel pezzo di carta che i cantanti e i musicisti hanno appiccicato per terra davanti a loro con scritto l’elenco delle canzoni da eseguire. Avevo già intenzione di prenderla prima di sapere della reunion, infatti avevo chiesto a quelli della sicurezza se a fine concerto potessero aiutarmi a farmela avere. È una cosa estremamente difficile, anche perché ci sono sempre tantissimi fan sfegatati che la vogliono. Io ho aspettato a lungo mentre toglievano gli strumenti e smontavano, alla fine, forse per sfinimento, un roadie me ne ha allungata una. Non era quella di Liam, ma di uno dei suoi musicisti, ma va bene uguale”.
La mattina di martedì 27 agosto poi la notizia è stata effettivamente confermata. Alle 9 in punto sul sito ufficiale degli Oasis sono state comparse le date di una serie di concerti che si terranno l’estate prossima tra Londra, Manchester, Cardiff, Edimburgo e Dublino. “Nei prossimi giorni saranno in vendita i biglietti e io e i miei amici dei concerti, ragazzi che ho conosciuto in giro per l’Italia e l’Europa, tenteremo tutto il possibile per prenderli. Non sarà facile per niente e saranno anche parecchio costosi. Mentre tornavo, in aeroporto ho comprato una copia del Sun, che di fatto è stato il primo giornale a dare la notizia. Parlano di un possibile indotto di 400 milioni di euro per queste prime date. Vedremo. Certo è che gente da tutto il mondo tenterà di avere quei biglietti. Soprattutto quelli della mia età, che sono cresciuti con gli Oasis ma purtroppo non hanno mai avuto il piacere di vederli insieme perché nel 2009, quando si sono sciolti, erano poco più che bambini”.
Ma perché questa reunion sembra essere così importante? “Sono gli Oasis. Sono stati una delle band più grandi al mondo da metà degli anni Novanta. Canzoni come Wonderwall, Live Forever, Don’t Look Back In Anger sono entrate nel cuore di molta gente. I loro primi due album sono entrambi considerati dei capolavori…È difficile da spiegare, ma la risposta è racchiusa lì”.