Merate: l'11 novembre lo spettacolo teatrale ''Galileo'' per la Fabio Sassi
Le Associazioni Culturali La Semina e Ronzinante, l'Associazione Fabio Sassi e con il patrocinio del Comune di Merate, presentano lo spettacolo teatrale "Galileo". Con la sceneggiatura di Gianantonio Guerrero, astronomo associato presso l'Osservatorio di Brera e la messa in scena del gruppo teatrale Ronzinante, la serata si terrà il prossimo Venerdì 11 Novembre presso il teatro Manzoni dell'Oratorio di Merate, alle ore 21. L'incasso sarà devoluto a favore dell'Associazione Fabio Sassi per le attività di assistenza ai malati inguaribili ricoverati presso il Nespolo di Airuno.
La struttura del dramma è caratterizzata da due momenti: da una parte, la messa in scena di alcune vicende fondamentali della vita del grande scienziato pisano, e dall'altra la drammatizzazione dei contenuti più innovativi del suo capolavoro, il "Dialogo dei Massimi Sistemi".
L'arco di tempo considerato va dalle rivoluzionarie scoperte astronomiche del periodo padovano (1599-1610) al processo intentatogli dall'Inquisizione (1633). In mezzo ci sono molti accadimenti anche drammatici, tra cui, fondamentale, la pubblicazione del "Dialogo" che sarà la causa scatenante della sua condanna e successiva abiura, ancora oggi oggetto di riflessioni.
Per quanto riguarda le vicende biografiche, si è liberamene attinto dal dramma di Bertholt Brecht "La vita di Galileo", cercando di privilegiare quegli episodi che più di altri sono stati conseguenza delle nuove idee professate da Galileo ed espresse con passione nel "Dialogo".
Per il "Dialogo", d'altro canto, si è mantenuta la struttura originale: tre personaggi (Salviati, che rappresenta Galileo stesso, Simplicio, l'aristotelico conservatore e Sagredo, il moderatore) si confrontano su problemi scottanti di scienza innanzitutto, ma anche di filosofia e religione. Si spazia dalla difesa appassionata della teoria eliocentrica copernicana alle geniali intuizioni sulla forza della ragione umana, dall'invenzione del moderno metodo sperimentale all' importanza dello strumento matematico: il tutto nel quadro di una visione laica della scienza e del pensiero umano.
In conclusione, l'auspicio è che dalla visione dello spettacolo nascano nuove, personali riflessioni, anche sul mondo che stiamo vivendo.
La struttura del dramma è caratterizzata da due momenti: da una parte, la messa in scena di alcune vicende fondamentali della vita del grande scienziato pisano, e dall'altra la drammatizzazione dei contenuti più innovativi del suo capolavoro, il "Dialogo dei Massimi Sistemi".
L'arco di tempo considerato va dalle rivoluzionarie scoperte astronomiche del periodo padovano (1599-1610) al processo intentatogli dall'Inquisizione (1633). In mezzo ci sono molti accadimenti anche drammatici, tra cui, fondamentale, la pubblicazione del "Dialogo" che sarà la causa scatenante della sua condanna e successiva abiura, ancora oggi oggetto di riflessioni.
Per quanto riguarda le vicende biografiche, si è liberamene attinto dal dramma di Bertholt Brecht "La vita di Galileo", cercando di privilegiare quegli episodi che più di altri sono stati conseguenza delle nuove idee professate da Galileo ed espresse con passione nel "Dialogo".
Per il "Dialogo", d'altro canto, si è mantenuta la struttura originale: tre personaggi (Salviati, che rappresenta Galileo stesso, Simplicio, l'aristotelico conservatore e Sagredo, il moderatore) si confrontano su problemi scottanti di scienza innanzitutto, ma anche di filosofia e religione. Si spazia dalla difesa appassionata della teoria eliocentrica copernicana alle geniali intuizioni sulla forza della ragione umana, dall'invenzione del moderno metodo sperimentale all' importanza dello strumento matematico: il tutto nel quadro di una visione laica della scienza e del pensiero umano.
In conclusione, l'auspicio è che dalla visione dello spettacolo nascano nuove, personali riflessioni, anche sul mondo che stiamo vivendo.