Merate: è morto Giovanni Bertaccini, noto odontotecnico con la passione per i motori
Era nato a Meldola, in provincia di Forlì-Cesena, nel 1946 e nonostante si fosse trasferito in Brianza dall'età di vent'anni non aveva mai perso né il suo accento romagnolo né il suo brio e la sua ironia che si traducevano in una gran voglia di fare e di stare in compagnia.
Una persona dalle mille attività e interessi, con la curiosità di sperimentare e mettersi in gioco, non disdegnando anche qualche “emozione forte” e spericolata.
Questo il ricordo dei famigliari di Giovanni Bertaccini, morto nei giorni scorsi e di cui si sono celebrate le esequie sabato a Verderio, ex superiore, paese dove risiedeva da trent'anni con la moglie Franca.
Ma era a Merate dove era conosciutissimo per il ben avviato studio di odontotecnico di via san Francesco angolo viale Cornaggia, che aveva aperto una volta terminati gli studi e dove era stato assistito dalla consorte e ora dalle figlie Emiliana, Barbara e Federica.
Al lavoro, cui si era dedicato anima e corpo con successo, aveva affiancato una delle sue passioni che erano i motori. Fin da piccolo, infatti, era abituato a scorrazzare sui go-kart che sono diventati auto più potenti, prima assemblate in qualche modo (ma il bello era forse anche quello), e poi più strutturate. Tanto che Bertaccini aveva anche corso la Formula 3 sui circuiti del Mugello, di Monza, di Montecarlo. Un'attrazione per l'avventura che lo aveva anche portato ad attraversare il Pacifico in dieci giorni su un katamarano.
Ma per gli amici Giovanni era soprattutto una persona allegra, gioviale, con lo spirito romagnolo dello stare in compagnia, mai perso nonostante l'adozione brianzola.
Sabato l'ultimo saluto nella chiesa dei santi Giuseppe e Floriano, poi la salma è stata traslata al tempio crematorio.
Una persona dalle mille attività e interessi, con la curiosità di sperimentare e mettersi in gioco, non disdegnando anche qualche “emozione forte” e spericolata.
Questo il ricordo dei famigliari di Giovanni Bertaccini, morto nei giorni scorsi e di cui si sono celebrate le esequie sabato a Verderio, ex superiore, paese dove risiedeva da trent'anni con la moglie Franca.
Al lavoro, cui si era dedicato anima e corpo con successo, aveva affiancato una delle sue passioni che erano i motori. Fin da piccolo, infatti, era abituato a scorrazzare sui go-kart che sono diventati auto più potenti, prima assemblate in qualche modo (ma il bello era forse anche quello), e poi più strutturate. Tanto che Bertaccini aveva anche corso la Formula 3 sui circuiti del Mugello, di Monza, di Montecarlo. Un'attrazione per l'avventura che lo aveva anche portato ad attraversare il Pacifico in dieci giorni su un katamarano.
Ma per gli amici Giovanni era soprattutto una persona allegra, gioviale, con lo spirito romagnolo dello stare in compagnia, mai perso nonostante l'adozione brianzola.
Sabato l'ultimo saluto nella chiesa dei santi Giuseppe e Floriano, poi la salma è stata traslata al tempio crematorio.
S.V.