Un lettore: un medico deve prendersi le responsabilità, ma il tema è più complesso

Responsabilità? Ma nei paesi del terzo mondo i chirurghi di Emergency quando aiutano le donne a partorire hanno il ginecologo, l'ostetrica, infermieri ecc ecc...
Più nessuno vuole prendersi la responsabilità e questi sono i risultati. Un medico, un chirurgo deve prendersi la responsabilità e almeno tentare di salvare delle vite...sono tutti scaricabarile e il covid ci ha insegnato quanta incompetenza nei nostri ospedali.

Ivan

Caro Lettore, temo che la questione non sia così semplice. Vediamo di approfondire meglio. Per avere la classificazione DEA (Dipartimento Emergenza Accettazione) è indispensabile possedere alcuni requisiti tra cui la guardia attiva (cioè presente in reparto) H 24 di Ostetricia, Medicina, Chirurgia, Cardiologia, Pediatria e, naturalmente Anestesia e Rianimazione oltre al PS. Solo Ortopedia può essere a reperibilità in quanto in caso di urgenza sopperisce la Chirurgia, come per Urologia e Otorinolaringoiatria. Quindi il chirurgo era in ospedale (tra “guardia” e “reperibile” uno dei due deve essere senior). Avrebbe potuto effettuare il taglio cesareo ma poi? Al Mandic pare che non ci sia più nemmeno l’incubatrice e il materiale indispensabile per assistere un neonato. Indiscrezioni dicono che il tutto è stato caricato su un furgone e trasferito a Lecco. Quasi come per impedire qualche eccesso di buona volontà. Un po’ come il papà che nasconde le scarpe al figlio per non farlo uscire di casa (ci perdonerà la battuta in un contesto tragico). E in questo contesto si deve anche fare i conti con l’effettiva preparazione dei cosiddetti “gettonisti” in servizio sia al Pronto soccorso sia in Rianimazione, in frangenti simili, non ricorrenti e di estrema complessità.

Quindi non è la responsabilità individuale il tema, ma che cosa intende fare la Direzione strategica di questo presidio. Abbiamo appreso che Ostetricia-Ginecologia sarà declassata a unità operativa semplice con il prossimo Piano organizzativo Aziendale Strategico (Poas). Ma non è chiaro come si intende rispondere a emergenze come quella accaduta lunedì scorso. Si mette un cartello in portineria con scritto: donne gravide rivolgersi a in ospedale ma non qui, a Lecco?

Ci dicono che ora si punta su Pneumologia e Chirurgia toracica. In buona sostanza nulla di nuovo era la linea di Paolo Favini. E già questo mette i brividi. Ma Pneumologia per ora è una locazione, il cui locatario è l’Istituto Nazionale Ricovero e Cura Anziani. E la Chirurgia toracica rientra nel percorso della Pneumologia.

Si intende forse sviluppare un progetto di INRCA ma molto più in grande e strutturato? Ci si avvia progressivamente verso una lungodegenza e riabilitazione?

Riscontriamo che, sino a ora, né Filippo Galbiati confermato sindaco di Casatenovo, né Mattia Salvioni, neo primo cittadino di Merate hanno preso posizione sia sulla vicenda specifica, sia sul declassamento della divisione. Salvioni ripercorre le orme del suo predecessore che mai ha mosso un dito nonostante l’evidenza?


C.B. 
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