Montevecchia: San Bernardo fra tradizione e burocrazia
Forse non proprio dalla notte dei tempi, ma da un numero lunghissimo di anni dopo la Messa nella chiesina di San Bernardo a Montevecchia c’era l’abitudine di mangiare una fetta di anguria, qualche formaggino qualcosa che riuniva la comunità qualcosa animato da persone che sono rimaste nel nostro cuore come Carlina Brivio. Per spezzare la tradizione ci voleva la burocrazia. Due banchetti una tavolata e tanta amicizia che si rinsalda di anno in anno devono essere autorizzati con tanto di scia da presentare almeno quindici giorni prima. Niente domanda, niente autorizzazione. Finita la Messa tutti a casa. Sembra poca cosa ma per una comunità come Montevecchia è la fine di una tradizione. Certo le regole, certo la responsabilità del funzionario ma lasciatemi dire che se sindaco fosse stato Eugenio Mascheroni una soluzione per non spezzare la tradizione sarebbe stata trovata. Altri tempi, altri personaggi. Se Montevecchia è Montevecchia è a queste persone che deve andare la nostra eterna gratitudine.
Un residente ormai ottantenne