La questione centrale dell'informazione
Continuando le mie considerazioni sul rovesciamento delle parti o sull'esposizione parziale dei fatti che spesso la gran parte dei media contribuisce a veicolare ( paradigmatica la “rappresentazione” dei conflitto mediorientale e ucraino https://www.merateonline.it/notizie/139078/medio-oriente-e-ucraina) non posso non soffermarmi su un esempio recentissimo sviscerandone le caratteristiche e sempre pronto a confronti confutativi.
Molto significativo è infatti questo breve stralcio (circa 12' dal 4' 30” al 16' 30” ) in cui di fatto si confrontano un'inviata Rai a Gerusalemme e il giornalista Negri.
https://www.raiplay.it/video/2024/08/Nelle-tempeste-dagosto-Agora-Estate-6d92e710-4950-4246-9676-2b5b23a6c7c2.html
Se il lettore avrà l'interesse e la pazienza di vedersi questi pochi minuti potrà condividere o meno le mie considerazioni:
A dimostrazione dell'importanza della comparazione delle fonti informative ai fini di una corretta narrazione non sfuggirà quanto risultino significative le mirate considerazioni di Negri che “completano” il quadro sin lì sostanzialmente rappresentato dal servizio centrato su quel titolo evidenziato de “La Repubblica”: “ GAZA, BLINKEN STRAPPA UN “SI'” A NETANYAHU, “ ADESSO TOCCA A HAMAS”.
L'ineludibile interrogativo è: Se Negri non puntualizzasse che l'attuale “proposta ponte” americana portata avanti da Blinken è molto lontana (in senso migliorativo per Netanyahu e Israele) da quella precedente di Biden l'occasionale spettatore non sarebbe indotto a formarsi l'opinione che sia la controparte e cioè Hamas colpevolmente a non accettare queste “ragionevole” proposta?
E', ripeto, solo un esempio di come la narrazione mediatica prevalente sia asimmetrica e più o meno sottilmente sbilanciata a favore degli interessi di Israele e di quell'Occidente autoproclamatosi libero ma realmente assai condizionato dalle proprie convenienze geopolitiche.
Del resto perché il giorno dopo sento la notizia di una cinquantina di morti odierni palestinesi ( nei campi profughi bombardati) solo nel tg di TV2000 (emittente controllata dalla Conferenza Episcopale Italiana) mentre sento su varie altre emittenti nazionali enfatiche notizie di molteplici attacchi missilistici di Hezbollah, tutti neutralizzati e con un solo reale ferito nel nord di Israele?
Parimenti non può non risultare illuminante ai fini di un doveroso senso critico, che si alimenti quanto meno con una ricerca incrociata delle fonti, è questo scritto di Marco Travaglio sulle reali condizioni in cui versa l'Ucraina di Zelensky.
https://infosannio.com/2024/08/21/che-bella-democrazia/
Esclusivamente fondato su fatti storici oggettivi risulta ben differente dalla narrazione dominante. Sarà un caso?
Ecco perché mi sembra assai condivisibile l'affermazione di un caro amico che mi ha scritto che “ Se i popoli continuano a vivere nell'indifferenza, prima o poi ci pioveranno addosso tanti di quei problemi che la situazione sarà incontrovertibile”.
Non ci resta che contare sul contributo di ognuno per rompere questa indifferenza spesso alimentata non solo da certo mondo politico ma anche mediatico.
Molto significativo è infatti questo breve stralcio (circa 12' dal 4' 30” al 16' 30” ) in cui di fatto si confrontano un'inviata Rai a Gerusalemme e il giornalista Negri.
https://www.raiplay.it/video/2024/08/Nelle-tempeste-dagosto-Agora-Estate-6d92e710-4950-4246-9676-2b5b23a6c7c2.html
Se il lettore avrà l'interesse e la pazienza di vedersi questi pochi minuti potrà condividere o meno le mie considerazioni:
A dimostrazione dell'importanza della comparazione delle fonti informative ai fini di una corretta narrazione non sfuggirà quanto risultino significative le mirate considerazioni di Negri che “completano” il quadro sin lì sostanzialmente rappresentato dal servizio centrato su quel titolo evidenziato de “La Repubblica”: “ GAZA, BLINKEN STRAPPA UN “SI'” A NETANYAHU, “ ADESSO TOCCA A HAMAS”.
L'ineludibile interrogativo è: Se Negri non puntualizzasse che l'attuale “proposta ponte” americana portata avanti da Blinken è molto lontana (in senso migliorativo per Netanyahu e Israele) da quella precedente di Biden l'occasionale spettatore non sarebbe indotto a formarsi l'opinione che sia la controparte e cioè Hamas colpevolmente a non accettare queste “ragionevole” proposta?
E', ripeto, solo un esempio di come la narrazione mediatica prevalente sia asimmetrica e più o meno sottilmente sbilanciata a favore degli interessi di Israele e di quell'Occidente autoproclamatosi libero ma realmente assai condizionato dalle proprie convenienze geopolitiche.
Del resto perché il giorno dopo sento la notizia di una cinquantina di morti odierni palestinesi ( nei campi profughi bombardati) solo nel tg di TV2000 (emittente controllata dalla Conferenza Episcopale Italiana) mentre sento su varie altre emittenti nazionali enfatiche notizie di molteplici attacchi missilistici di Hezbollah, tutti neutralizzati e con un solo reale ferito nel nord di Israele?
Parimenti non può non risultare illuminante ai fini di un doveroso senso critico, che si alimenti quanto meno con una ricerca incrociata delle fonti, è questo scritto di Marco Travaglio sulle reali condizioni in cui versa l'Ucraina di Zelensky.
https://infosannio.com/2024/08/21/che-bella-democrazia/
Esclusivamente fondato su fatti storici oggettivi risulta ben differente dalla narrazione dominante. Sarà un caso?
Ecco perché mi sembra assai condivisibile l'affermazione di un caro amico che mi ha scritto che “ Se i popoli continuano a vivere nell'indifferenza, prima o poi ci pioveranno addosso tanti di quei problemi che la situazione sarà incontrovertibile”.
Non ci resta che contare sul contributo di ognuno per rompere questa indifferenza spesso alimentata non solo da certo mondo politico ma anche mediatico.
Germano Bosisio