Paderno: “Eri sole, luna, stella. Ogni momento con te era un'avventura carica di energia”. L'ultimo saluto a Susanna Valtolina, 20 anni

C'erano tanti fiori colorati e palloncini con legate fotografie scattate in momenti felici. Poi la musica che tanto amava e ballava e che l'ha accompagnata nell'ultimo saluto sul sagrato. E infine pensieri scritti sul libro di commiato e letti prima dell'inizio della funzione.
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Il funerale di Susanna Valtolina, vent'anni appena, morta tragicamente nei giorni scorsi è stato un condensato di ricordi, domande, emozioni che famigliari, amici, compagni di scuola hanno voluto condividere per rendere meno opprimente e doloroso questo ultimo saluto.

La chiesa di Paderno non ha saputo contenere i tanti che nel pomeriggio di mercoledì si sono ritrovati, sgomenti, per abbracciarla ancora una volta, ricordarne il volto solare, l'animo generoso e disponibile, seppur fragile e sensibile.
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Al termine del rosario, prima dell'inizio della Messa, don Gianni ha dato spazio ai ricordi di amici e famigliari.
“Abbiamo condiviso tante esperienze che terremo sempre con noi, siamo come legati da una catena perchè tu sei il sole e sarai sempre presente. Sei stata un'anima bella, ci hai sempre aiutato in tutto e per tutto ed eri tanto speciale con il tuo umorismo. Ogni momento con te era un'avventura carica di amore, spensieratezza, energia. Eri luna, stella, sole che brillava” hanno manifestato dal pulpito, tra le lacrime, gli amici.
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Per tramite di una amica, è stata la volta della famiglia.
“Ciao Susy, angelo caro. Ci hai lasciato tutti con un biglietto di ringraziamento, un pensiero per tutti quelli che ti sono stati vicini in questa troppo breve vita. Le domande sono troppe ma la certezza è una sola: tu non sei più qui con noi. Ci hai chiesto di non essere tristi o arrabbiati, ma ora è troppo presto per riuscirci. Eri una persona delicata, sensibile, riservata ma non triste che non voleva dare fastidio a nessuno. Ultimamente eri ancora più gentile, sempre pronta ad accettare richieste e a essere disponibile. Dopo tutto quello che hai passato, noi lo pensavamo che eri troppo brava e forte. Angelo caro dacci la forza di accettare questa cosa così grande, tu sei in ogni posto presente in ogni angolo. Ti amiamo all'infinito e ti preghiamo di proteggerci. Adesso vola leggera e balla, come tu eri bravissima a fare e il nonno ti aiuterà”.
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“Trattate bene la vostra solitudine e la sua, baciate la sua fuga all'improvviso. Noi siamo bestie che possiamo farci delle gentilezze” una frase tratta dal diario di Susy cui ha fatto seguito la lettura di alcuni pensieri della sorella Veronica, con aneddoti affettuosi e già carichi di nostalgia. “ti penserò tutti i giorni della mia vita, tu per me sei sempre stata luce. Eri fonte di ispirazione e di forza, felicità e divertimento, non eri mai triste e non ti lamentavi mai. Ti immaginerò per sempre a ballare, divertiti ma non ti stancare e ovunque tu sia aspettami per il gran finale”.
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A offrire una riflessione è stato don Gianni che, partendo dal miracolo del cieco che ritrova la vista, vedendo fin nei minimi particolari, dopo il primo tentativo non proprio riuscito di Gesù, ha invitato tutti a guardare in profondità dentro questo dolore, finalizzandosi al mistero della vita.

Un mistero che chiede di tralasciare “l'io” per puntare al “noi” di una famiglia, di una comunità in cammino, di una scuola, di una compagnia di amici per superare il dolore che attanaglia.

Al termine dela funzione, sul sagrato sono stati diffusi alcuni brani musicali particolarmente cari a Susanna, prima di accompagnarla per la sepoltura al camposanto del paese.
S.V.
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