Il "partito" di Mauro Piazza caccia in un angolo FdI
Domenica 18 agosto, ore 17, il presidente provinciale di Fratelli d’Italia Alessandro Negri invia un comunicato col quale conferma la disponibilità del partito a correre con una lista unitaria di tutto il Centrodestra. Conferma sottoscritta da Massimo Sesana, presidente del Circolo di Lecco, Giacomo Zamperini, consigliere regionale, Pietro Fiocchi, europarlamentare, Umberto Maerna, deputato e Filippo Boscagli capogruppo in Consiglio comunale di Lecco.
Lunedì 19 agosto, ore 17 il segretario provinciale della Lega Salvini premier, Daniele Butti diffonde un comunicato per annunciare la presentazione di una lista autonoma con la medesima denominazione di quella risultata vincente nel 2021, “Casa dei Comuni Hofmann presidente”. Hofmann è la signora Alessandra, sindaca confermata di Monticello. Tre anni fa la carica fu offerta a diversi esponenti di centrodestra ma alla fine il capo riconosciuto della Lega, Mauro Piazza indicò la Hofmann per il ruolo, in quanto fedelissima. La Signora assunse subito l’assistente di Mauro Piazza, Carlo, come consulente politico – il che non ha bisogno di commenti – e dopo nove mesi di lavoro a 36 ore la settimana con ottima retribuzione, seguendo Carlo il suo mentore Mauro, a sua volta confermato consigliere regionale, lo ringraziò con una gratifica straordinaria di 9mila euro. Chissà se anche questa è una delle ragioni per cui Butti ha scritto di un ottimo lavoro svolto dalla presidente Hofmann.
Ma qui il tema è un altro: nel giro di 24 ore i vertici dei due partiti alleati si smentiscono reciprocamente. O sono in confusione, oppure è un gioco delle parti. La Lega, peraltro, ironizza sulle prove muscolari di Forza Italia, finite nel nulla. Il partito guidato da Roberto Gagliardi è sostanzialmente sparito dalle Amministrazioni territoriali dopo che i tre consiglieri seduti a Palazzo Bovara si sono travestiti da civici (a proposito Rossi che fine ha fatto?). Ora pare che sia partito il contrordine per ridare il simbolo azzurro almeno uno dei tre candidando alle provinciali Simone Brigatti il quale però verosimilmente sottrarrà voti a Mattia Micheli di Abbadia, attuale vice presidente e braccio operativo di Mauro Piazza nonché consigliere a Abbadia in una lista che comprende esponenti del PD.
Una coperta corta che necessita di contenere il numero di candidature di Fratelli d’Italia, oggi in grado di intercettare più voti della precedente tornata nella coalizione. Così si può spiegare la decisione della Lega di correre sola o al più imbarcando qualche Azzurro che poi difficilmente conquisterà un posto in Consiglio.
L’esito delle elezioni comunali con le conferme di Casatenovo e Oggiono al centrosinistra e il ribaltone di Merate con la sconfitta di Massimo Panzeri, fedelissimo di Mauro Piazza rende assai dubbia la maggioranza di villa Locatelli al centrodestra.
Smarcarsi per tenere le mani libere è nell’abilità politica del sottosegretario regionale che a suo tempo sostenne Virginio Brivio al ballottaggio contro Lega e fdi e ad esempio, a Airuno ha dato l’appoggio sotto traccia alla lista mista tra esponenti suoi amici e del PD che ha mandato in minoranza l’unico sindaco di Forza Italia del lecchese. Una tecnica consolidata, che rivendicando l'esperienza Hofmann mira a mettere nell'angolo Fratelli d’Italia.
Sempreché la sindaca di Monticello, dopo essersi dimessa dal direttivo di Forza Italia per cuocere salamelle con Salvini alla festa della Lega di Colico non decida di seguire Angela Fortino e rientrare nel partito di Gagliardi.
Fratelli d’Italia non ha ancora risposto al documento della Lega. Ma di sicuro è in fibrillazione. Un rapporto particolare sarà con il meratese che di fatto è privo di coordinatori sia di Fratelli d’Italia sia di Forza Italia. Se gli esponenti più in vista dei due partiti troveranno un’intesa sarà la Lega ad avere i problemi più seri, dato che il Carroccio a Merate è di fatto sparito dopo la pesante sconfitta elettorale (anche a causa delle vendette ed esclusioni pilotate da Lecco nei confronti di Beppe Procopio colpevole di essersi candidato contro lo stesso Piazza alle regionali).
Che la storia si stia ripetendo?
Lunedì 19 agosto, ore 17 il segretario provinciale della Lega Salvini premier, Daniele Butti diffonde un comunicato per annunciare la presentazione di una lista autonoma con la medesima denominazione di quella risultata vincente nel 2021, “Casa dei Comuni Hofmann presidente”. Hofmann è la signora Alessandra, sindaca confermata di Monticello. Tre anni fa la carica fu offerta a diversi esponenti di centrodestra ma alla fine il capo riconosciuto della Lega, Mauro Piazza indicò la Hofmann per il ruolo, in quanto fedelissima. La Signora assunse subito l’assistente di Mauro Piazza, Carlo, come consulente politico – il che non ha bisogno di commenti – e dopo nove mesi di lavoro a 36 ore la settimana con ottima retribuzione, seguendo Carlo il suo mentore Mauro, a sua volta confermato consigliere regionale, lo ringraziò con una gratifica straordinaria di 9mila euro. Chissà se anche questa è una delle ragioni per cui Butti ha scritto di un ottimo lavoro svolto dalla presidente Hofmann.
Ma qui il tema è un altro: nel giro di 24 ore i vertici dei due partiti alleati si smentiscono reciprocamente. O sono in confusione, oppure è un gioco delle parti. La Lega, peraltro, ironizza sulle prove muscolari di Forza Italia, finite nel nulla. Il partito guidato da Roberto Gagliardi è sostanzialmente sparito dalle Amministrazioni territoriali dopo che i tre consiglieri seduti a Palazzo Bovara si sono travestiti da civici (a proposito Rossi che fine ha fatto?). Ora pare che sia partito il contrordine per ridare il simbolo azzurro almeno uno dei tre candidando alle provinciali Simone Brigatti il quale però verosimilmente sottrarrà voti a Mattia Micheli di Abbadia, attuale vice presidente e braccio operativo di Mauro Piazza nonché consigliere a Abbadia in una lista che comprende esponenti del PD.
Una coperta corta che necessita di contenere il numero di candidature di Fratelli d’Italia, oggi in grado di intercettare più voti della precedente tornata nella coalizione. Così si può spiegare la decisione della Lega di correre sola o al più imbarcando qualche Azzurro che poi difficilmente conquisterà un posto in Consiglio.
L’esito delle elezioni comunali con le conferme di Casatenovo e Oggiono al centrosinistra e il ribaltone di Merate con la sconfitta di Massimo Panzeri, fedelissimo di Mauro Piazza rende assai dubbia la maggioranza di villa Locatelli al centrodestra.
Smarcarsi per tenere le mani libere è nell’abilità politica del sottosegretario regionale che a suo tempo sostenne Virginio Brivio al ballottaggio contro Lega e fdi e ad esempio, a Airuno ha dato l’appoggio sotto traccia alla lista mista tra esponenti suoi amici e del PD che ha mandato in minoranza l’unico sindaco di Forza Italia del lecchese. Una tecnica consolidata, che rivendicando l'esperienza Hofmann mira a mettere nell'angolo Fratelli d’Italia.
Sempreché la sindaca di Monticello, dopo essersi dimessa dal direttivo di Forza Italia per cuocere salamelle con Salvini alla festa della Lega di Colico non decida di seguire Angela Fortino e rientrare nel partito di Gagliardi.
Fratelli d’Italia non ha ancora risposto al documento della Lega. Ma di sicuro è in fibrillazione. Un rapporto particolare sarà con il meratese che di fatto è privo di coordinatori sia di Fratelli d’Italia sia di Forza Italia. Se gli esponenti più in vista dei due partiti troveranno un’intesa sarà la Lega ad avere i problemi più seri, dato che il Carroccio a Merate è di fatto sparito dopo la pesante sconfitta elettorale (anche a causa delle vendette ed esclusioni pilotate da Lecco nei confronti di Beppe Procopio colpevole di essersi candidato contro lo stesso Piazza alle regionali).
Che la storia si stia ripetendo?