Merate: il vescovo di Gibuti a Villa dei Cedri porta parole di conforto
Sabato 17 agosto a Villa dei Cedri c'è stata un'inaspettata e graditissima sorpresa per tutti. È tornato a officiare la Messa prefestiva il Vescovo emerito di Gibuti Monsignore Giorgio Bertin, rientrato definitivamente nel convento di Sabbioncello, concelebrandola con Padre Tarcisio.
Le sue parole hanno suscitato una particolare attenzione e una forte empatia con gli anziani ospiti e i presenti, incoraggiandoli ad affrontare la malattia e la disabilità di alcuni.
Padovano di nascita, nel 1958 entra nel Collegio dell'Ordine dei Frati Minori, frequenta i corsi di teologia e l'ISMEO presso l'Istituto per il Medio ed Estremo Oriente, studiando arabo a cultura arabo islamica.
Viene ordinato sacerdote nel 1975, e nel '78 diventa parroco della Parrocchia del Sacro Cuore in Mogadiscio dove apre una biblioteca interreligiosa presso la cattedrale e traduce in somalo le preghiere e la liturgia della Messa.
Nel 1989 Padre Bertin viene nominato Amministratore Apostolico della Diocesi di Mogadiscio da Papa Giovanni Paolo II.
A causa della guerra civile la cattedrale della città viene saccheggiata e data alle fiamme ed è costretto a rifugiarsi in Kenya dove rimane a Nairobi per 10 anni, servendo la Somalia da "fuori" con diversi progetti della "Caritas Somalia", apre un programma in somalo a Radio Vaticana e prepara una nuova traduzione dei 4 Vangeli, annotata per i non cristiani. Successivamente, nel maggio 2001, viene nominato Vescovo di Gibuti restando nel contempo amministratore apostolico di Mogadiscio. Così si trasferisce da Nairobi a svolgendo attività educative e servendo quel poco che resta della Chiesa somala, con attività umanitarie e di riconciliazione.
Le sue parole hanno suscitato una particolare attenzione e una forte empatia con gli anziani ospiti e i presenti, incoraggiandoli ad affrontare la malattia e la disabilità di alcuni.
Padovano di nascita, nel 1958 entra nel Collegio dell'Ordine dei Frati Minori, frequenta i corsi di teologia e l'ISMEO presso l'Istituto per il Medio ed Estremo Oriente, studiando arabo a cultura arabo islamica.
Viene ordinato sacerdote nel 1975, e nel '78 diventa parroco della Parrocchia del Sacro Cuore in Mogadiscio dove apre una biblioteca interreligiosa presso la cattedrale e traduce in somalo le preghiere e la liturgia della Messa.
Nel 1989 Padre Bertin viene nominato Amministratore Apostolico della Diocesi di Mogadiscio da Papa Giovanni Paolo II.
A causa della guerra civile la cattedrale della città viene saccheggiata e data alle fiamme ed è costretto a rifugiarsi in Kenya dove rimane a Nairobi per 10 anni, servendo la Somalia da "fuori" con diversi progetti della "Caritas Somalia", apre un programma in somalo a Radio Vaticana e prepara una nuova traduzione dei 4 Vangeli, annotata per i non cristiani. Successivamente, nel maggio 2001, viene nominato Vescovo di Gibuti restando nel contempo amministratore apostolico di Mogadiscio. Così si trasferisce da Nairobi a svolgendo attività educative e servendo quel poco che resta della Chiesa somala, con attività umanitarie e di riconciliazione.