Calco: progetto intergenerazionale alla scuola "Origo" tra anziani e bambini
Bimbi e anziani insieme a scuola per svolgere alcune simpatiche attività e portare beneficio a entrambe le generazioni. È questa l’idea alla base di “Progetto Insieme” che la scuola di viale Rimembranze ha chiesto al Comune di poter svolgere in collaborazione all’assessorato ai Servizi alla Persona.
Il progetto – che partirà nell’anno scolastico 2024/2025 – è rivolto ad anziani autosufficienti della comunità calchese, che potranno interagire attraverso alcune giornate tematiche con i piccoli di età compresa tra i 2 e i 6 anni per due giorni al mese, per un totale di 20 appuntamenti nel corso dell’anno della durata di 3 ore ciascuno (9:30-12:30) e comprendente anche il pranzo insieme. Il progetto è stato ideato e steso dalla coordinatrice Deborah Bonfanti, che al Comune ha spiegato: “Sarà importante proporlo agli anziani soli che abbiano concluso le attività di accudimento dei nipoti, questo perché l’esperienza possa essere veramente costruttiva ed efficace”.
Nei primi mesi dell’anno scolastico i "nonni" incontreranno i bimbi della scuola e, dopo il delicato ambientamento dei piccoli di due anni, potranno interagire anche con i bimbi della sezione primavera. In particolare ci saranno giornate tematiche dedicate all’educazione civica ambientale (con attività nell’orto, nel giardino e nel pollaio), alle mani in pasta (con attività di cucina), ai racconti di storie e infine quella delle arti antiche (tutti i saperi degli anziani e l’arte di fare con le mani).
Il progetto è stato pensato sulla base di studi di importanti psicologi, come lo statunitense Bronfenbrenner e la professoressa Laura Carstensen. Evidenziandone l’approccio psicopedagogico, l’ideatrice ha spiegato: “Il dialogo intergenerazionale è lo scambio tra due generazioni differenti che arricchisce entrambe le parti grazie a un confronto di differenti mentalità e punti di vista. In particolare gli autori Keplan, Sanchez e Hoffman sostengono che lo scambio intergenerazionale sia la via per sviluppare e mantenere un senso di fiducia tra le persone in un epoca in cui i sentimenti di coesione sociale si stanno sempre più affievolendo”.
Nella presentazione è stato inoltre esaltato l’approccio sociale. Da questo punto di vista, avviare un buon dialogo intergenerazionale tra anziani e bambini è vantaggioso in quanto rappresenta la base per costruire comunità attive e più sicure, ridurre l’ineguaglianza, diminuire l’isolamento sociale e la solitudine, costruire relazioni di valore, migliorare la salute e il benessere psicologico e aumentare la connettività degli anziani. “Dagli studi effettuati in questi anni – ha proseguito la coordinatrice Bonfanti – è stato rivelato che i programmi intergenerazionali possono portare numerosi benefici agli anziani, tra cui aumento dell’autostima, miglioramento del benessere, maggiore contatto sociale, minore senso di ansia, incremento della memoria, più mobilità fisica e maggiore senso di appartenenza sociale”.
Altrettanti, chiaramente, i vantaggi anche per i più piccoli. “Un contatto stretto e continuativo con le persone anziane offre tanti benefici anche per i bambini, ad esempio lo sviluppo di atteggiamenti positivi verso la terza età e il miglioramento delle abilità sociali, oltre che imparare abilità come il pensiero critico, la risoluzione dei problemi e l’interazione sociale. Sono tutti aspetti molto importanti perché consentono agli individui di contribuire in modo significativo alla società, e che favoriscono il successo a scuola e sul lavoro”.
Il progetto, come anticipato, verrà realizzato con il patrocinio del comune di Calco. Attraverso l’assessore Roberta Brambilla in queste settimane verranno raccolte le iscrizioni degli anziani che intendono parteciparvi. A settembre si terrà l’incontro con gli iscritti e a ottobre verrà presentato il progetto completo durante l’assemblea plenaria a cui seguirà l’invito di tutti gli iscritti alla Festa dei nonni. Infine, da metà ottobre, verrà avviato il percorso dentro le classi.
Riunitasi negli scorsi giorni, la Giunta comunale ha provveduto ad approvare l’adesione alla proposta della scuola Origo.
Il progetto – che partirà nell’anno scolastico 2024/2025 – è rivolto ad anziani autosufficienti della comunità calchese, che potranno interagire attraverso alcune giornate tematiche con i piccoli di età compresa tra i 2 e i 6 anni per due giorni al mese, per un totale di 20 appuntamenti nel corso dell’anno della durata di 3 ore ciascuno (9:30-12:30) e comprendente anche il pranzo insieme. Il progetto è stato ideato e steso dalla coordinatrice Deborah Bonfanti, che al Comune ha spiegato: “Sarà importante proporlo agli anziani soli che abbiano concluso le attività di accudimento dei nipoti, questo perché l’esperienza possa essere veramente costruttiva ed efficace”.
Nei primi mesi dell’anno scolastico i "nonni" incontreranno i bimbi della scuola e, dopo il delicato ambientamento dei piccoli di due anni, potranno interagire anche con i bimbi della sezione primavera. In particolare ci saranno giornate tematiche dedicate all’educazione civica ambientale (con attività nell’orto, nel giardino e nel pollaio), alle mani in pasta (con attività di cucina), ai racconti di storie e infine quella delle arti antiche (tutti i saperi degli anziani e l’arte di fare con le mani).
Il progetto è stato pensato sulla base di studi di importanti psicologi, come lo statunitense Bronfenbrenner e la professoressa Laura Carstensen. Evidenziandone l’approccio psicopedagogico, l’ideatrice ha spiegato: “Il dialogo intergenerazionale è lo scambio tra due generazioni differenti che arricchisce entrambe le parti grazie a un confronto di differenti mentalità e punti di vista. In particolare gli autori Keplan, Sanchez e Hoffman sostengono che lo scambio intergenerazionale sia la via per sviluppare e mantenere un senso di fiducia tra le persone in un epoca in cui i sentimenti di coesione sociale si stanno sempre più affievolendo”.
Nella presentazione è stato inoltre esaltato l’approccio sociale. Da questo punto di vista, avviare un buon dialogo intergenerazionale tra anziani e bambini è vantaggioso in quanto rappresenta la base per costruire comunità attive e più sicure, ridurre l’ineguaglianza, diminuire l’isolamento sociale e la solitudine, costruire relazioni di valore, migliorare la salute e il benessere psicologico e aumentare la connettività degli anziani. “Dagli studi effettuati in questi anni – ha proseguito la coordinatrice Bonfanti – è stato rivelato che i programmi intergenerazionali possono portare numerosi benefici agli anziani, tra cui aumento dell’autostima, miglioramento del benessere, maggiore contatto sociale, minore senso di ansia, incremento della memoria, più mobilità fisica e maggiore senso di appartenenza sociale”.
Altrettanti, chiaramente, i vantaggi anche per i più piccoli. “Un contatto stretto e continuativo con le persone anziane offre tanti benefici anche per i bambini, ad esempio lo sviluppo di atteggiamenti positivi verso la terza età e il miglioramento delle abilità sociali, oltre che imparare abilità come il pensiero critico, la risoluzione dei problemi e l’interazione sociale. Sono tutti aspetti molto importanti perché consentono agli individui di contribuire in modo significativo alla società, e che favoriscono il successo a scuola e sul lavoro”.
Il progetto, come anticipato, verrà realizzato con il patrocinio del comune di Calco. Attraverso l’assessore Roberta Brambilla in queste settimane verranno raccolte le iscrizioni degli anziani che intendono parteciparvi. A settembre si terrà l’incontro con gli iscritti e a ottobre verrà presentato il progetto completo durante l’assemblea plenaria a cui seguirà l’invito di tutti gli iscritti alla Festa dei nonni. Infine, da metà ottobre, verrà avviato il percorso dentro le classi.
Riunitasi negli scorsi giorni, la Giunta comunale ha provveduto ad approvare l’adesione alla proposta della scuola Origo.
E.Ma.