Merate: è morto Emilio Colombo, 82 anni, volto noto di piazza e biblioteca. Un mese fa aveva perso la moglie Graziella
Se la piazza di Merate fosse un presepe, oggi avrebbe perso una delle sue statuine più conosciute.
E' infatti morto all'Hospice di Airuno, Emilio Colombo, 82 anni, pensionato della piazza e assiduo frequentatore della biblioteca.
Nativo di Cernusco, dove era stato anche presidente della scuola di calcio e successivamente cassiere e volontario al bar durante le partite, aveva lavorato alla Rizzoli come revisore di bozze per giornali ma soprattutto riviste.
Un mondo a cui era sempre rimasto legato tanto che tutti i giorni, al mattino e al pomeriggio, lo si poteva incontrare in biblioteca. Qui si sedeva nella sezione emeroteca e leggeva con attenzione i quotidiani che il servizio mette a disposizione, poi prendeva i libri in prestito e li portava nella sua casa di viale Cornaggia dove trascorreva tante ore. Con l'amico Angelo Luigi Veronesi era un appassionato collezionista di cartoline e francobolli, ne aveva tantissimi. Così come possedeva moltissimi volumi sulla brianza. In piazza, dopo l'immancabile tappa in biblioteca, lo si vedeva passeggiare (impossibile anche non notarlo per via della sua statura) con il borsalino in testa e sottobraccio la pochette da polso. La sua passione per il mondo della carta stampata l'aveva trasmessa anche al figlio Riccardo, per tanti anni fotografo di giornali locali.
Solo un mese fa era scomparsa la moglie Graziella Novati, classe 1947. Dipendente della “Diana” era una persona altrettanto conosciuta in centro città dove si recava con il suo carrello rosso della spesa per gli acquisti, non mancando di fare quattro chiacchiere con amici e amiche di sempre,
Sarà possibile tributare un ultimo saluto a Emilio nella casa del commiato di Lavelli.
Al collega e amico Riccardo, le condoglianze da parte di tutta la redazione.
E' infatti morto all'Hospice di Airuno, Emilio Colombo, 82 anni, pensionato della piazza e assiduo frequentatore della biblioteca.
Nativo di Cernusco, dove era stato anche presidente della scuola di calcio e successivamente cassiere e volontario al bar durante le partite, aveva lavorato alla Rizzoli come revisore di bozze per giornali ma soprattutto riviste.
Un mondo a cui era sempre rimasto legato tanto che tutti i giorni, al mattino e al pomeriggio, lo si poteva incontrare in biblioteca. Qui si sedeva nella sezione emeroteca e leggeva con attenzione i quotidiani che il servizio mette a disposizione, poi prendeva i libri in prestito e li portava nella sua casa di viale Cornaggia dove trascorreva tante ore. Con l'amico Angelo Luigi Veronesi era un appassionato collezionista di cartoline e francobolli, ne aveva tantissimi. Così come possedeva moltissimi volumi sulla brianza. In piazza, dopo l'immancabile tappa in biblioteca, lo si vedeva passeggiare (impossibile anche non notarlo per via della sua statura) con il borsalino in testa e sottobraccio la pochette da polso. La sua passione per il mondo della carta stampata l'aveva trasmessa anche al figlio Riccardo, per tanti anni fotografo di giornali locali.
Solo un mese fa era scomparsa la moglie Graziella Novati, classe 1947. Dipendente della “Diana” era una persona altrettanto conosciuta in centro città dove si recava con il suo carrello rosso della spesa per gli acquisti, non mancando di fare quattro chiacchiere con amici e amiche di sempre,
Sarà possibile tributare un ultimo saluto a Emilio nella casa del commiato di Lavelli.
Al collega e amico Riccardo, le condoglianze da parte di tutta la redazione.
S.V.