Prefettura: gallerie e rischi industriali, piano approvato

Nell’incontro del 7 agosto, presieduto dal Prefetto di Lecco, sono stati approvati i piani relativi al rischio di incidente rilevante nelle aziende di soglia superiore e quelli per l’emergenza esterna nel caso di incidente nelle gallerie ferroviarie.

Il territorio provinciale ospita cinque impianti industriali (Fiocchi Munizioni S.p.a. nel Comune di Lecco, Deposito Butangas S.p.a. nel Comune di Cesana Brianza, Collini S.r.l. nel Comune di Civate, Sitab P.E. S.p.a. nel Comune di Nibionno e Flamma S.p.a. nel Comune di Bulciago),che rientrano nella normativa europea dettata dalle direttive Seveso, come noto adottate a seguito del grave incidente con dispersione della nube di diossina. Ciascun gestore ha provveduto ad aggiornare il piano di emergenza interno, curando periodiche esercitazioni per correggere e migliorare la sicurezza all’interno dello stabilimento. Il Piano di emergenza esterna è incentrato sulla contestualizzazione dell’impianto nel territorio, con mappatura di eventuali insediamenti abitativi nel raggio delle aree sensibili in caso di incidente (di danno o di attenzione) e riguardo al coinvolgimento di risorse ambientali (falde acquifere, terreni). Sono state quindi localizzate le zone in cui collocare il posto medico avanzato e il posto di comando avanzato cioè i presidi di soccorso, assicurati dai Vigili del Fuoco, dal 118 e, per gli aspetti di viabilità, dalle Forze di Polizia anche locale. 

Sono invece sei le gallerie ferroviarie (Galleria Morcate nel Comune di Perledo, Galleria Olcio tra i Comuni di Lierna e di Mandello del Lario, Gallerie Garavina e Piona tra i Comuni di Colico e di Dorio, Galleria Dervio sita tra i Comuni di Bellano e di Dervio e Galleria Crostone e Valle Rialba sita tra i Comuni di Lecco e di Abbadia Lariana) interessate dalla pianificazione, per la cui stesura è stato intenso il dialogo con RFI, detentore delle infrastrutture e unico interlocutore del settore pubblico di intervento in ipotesi di attivazione del Piano. Anche in questo ambito di applicazione, è stato valorizzato un modello di comunicazione snella, supportato dalle reperibilità telefoniche e non solo dalle comunicazioni formali e si è curata la logistica degli interventi di soccorso sulla base dei sopralluoghi svolti dagli operativi. L’approvazione del Piano di Emergenza e Soccorso è avvenuta a seguito dell’aggiornamento, da parte di RFI, dei Piani interni per ciascuna galleria. La catena di comunicazione, peraltro, è agevolata dall’unicità dell’interlocutore, che, prima di chiedere l’attivazione del Piano esterno, acquisisce dal gestore del convoglio ferroviario le notizie sull’incidente ed il dettaglio dei passeggeri presenti, , in tal modo facilitando la diramazione dell’informazione ed indirizzando il calibro dei soccorsi necessari. Nel ridefinire il piano di emergenza interno, peraltro, RFI ha cooperato anche con i gestori delle reti telefoniche i cui ripetitori, attualmente, consentono l’uso dei telefoni cellulari in galleria.

La sinergia del modello di analisi attuato ha inverato una buona prassi nella fase teorica delle pianificazioni, che verranno testate, a decorrere dai prossimi mesi, con esercitazioni finalizzate a verificare ed, eventualmente, migliorare la prevenzione del rischio nell’interesse della collettività.
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