La militanza politica

 Ciao Direttore ho letto il tuo commento al post scritto dalla Signora Giorgia e come quasi sempre convengo con quanto da te affermato. C'è però un "ma". Nessuno discute sul valore delle "vere" lotte fatte in passato per poter ottenere quei diritti di cui tutti noi oggi beneficiamo così come nessuno discute sulle stragi perpetrate, sia da estremisti di destra che di sinistra, e come tu stesso hai giustamente detto sarebbe da idioti mettersi a fare la conta dei morti per dare la medaglia al più delinquente. Ma da vero e preparato giornalista quale tu sei temo che anche tu sia scivolato sulla "memoria storica". Ti chiedo pertanto di "stare sul pezzo" e ragionare su come sia "oggi" vissuta la militanza politica di sinistra e di destra. Ti faccio solo un banale paragone. Hai mai sentito di esponenti della destra andare a contestare la presentazione di un libro di un esponente di sinistra come per esempio la Signora Bompiani o la scomparsa Murgia. Quando il Generale Vannacci ha presentato il suo "Libraccio" il mondo al contrario al Lavello di Calolzio un nutrito gruppo di estrema sinistra si è posizionato con tanto di amplificatori fuori dal locale urlando a squarcia gola " bella ciao". Lo so è solo un piccolo esempio che ti fa capire come si viva oggi la differente ideologia politica, almeno da parte dei più esagitati. Invece sulle attuali scelte politiche ovviamente non concordo su tutto ma affermo che sia il meglio che si potesse avere.
Emilio
Hai indubbiamente qualche ragione ma vedi credo che la reazione agli estremismi di destra sia giustificata da un antifascismo conseguenza di un ventennio con più ombre che luci mentre, FORTUNATAMENTE, l'Italia il comunismo sovietico non l'ha sperimentato. Grazie a De Gasperi, don Sturzo ma forse anche a Palmiro Togliatti.
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