Lomagna: la giunta si taglia le indennità di funzione, -13%
La Giunta di Lomagna ha determinato il valore delle indennità, decidendo di tagliarsi una quota di quanto spetterebbe per Legge. Alla fine dei conti il valore complessivo per l’organo di governo del Comune è di 7.313,64 euro al mese. Con un risparmio di 1.090,56 euro rispetto al dovuto di 8.404,2. In percentuale il taglio della Giunta è del 12.98%.Per la sindaca Cristina Citterio e il suo vice Lino Lalli già era stata calcolata la stangata del 50%, in quanto lavoratori dipendenti. Mentre gli altri tre assessori sono lavoratori autonomi o, come per l’assessore al Bilancio Pierangelo Manganini, in pensione. Per questo motivo la normativa non prevede per loro il dimezzamento dello “stipendio”.
Alla sindaca spetterebbe il 29% del trattamento economico del presidente della Regione, perciò 4.002 euro, che diventano automaticamente 2.001 euro per il motivo già spiegato. Per Citterio si applica un’ulteriore decurtazione non dovuta del 14%, per scendere a 1.720,86 euro. Anche per i tre assessori, ai quali spetterebbe il 45% di quanto di competenza del sindaco, la Giunta ha concordato il -14%. Perciò il delegato al Bilancio Manganini, la titolare dell’Urbanistica e dei Lavori pubblici Lara Panariti e la delegata all’Istruzione e alla Cultura Alessandra Gulino prenderanno 1.548,77 euro mensili.
Può sembrare assurdo, ma per la carica di vice sindaco il riconoscimento economico è nei fatti inferiore rispetto ai colleghi assessori. In teoria il braccio destro del primo cittadino dovrebbe ricevere il 50% del sindaco, quindi 2.001 euro. Ma Lino Lalli, in quanto lavoratore dipendente, dovrebbe prendere per Legge la metà, cioè 1.000,5 euro. Per questo motivo la Giunta ha stabilito per lui un taglio del 5,4% anziché del 14%. Prenderà quindi 946,47 euro, comunque resta il trattamento minore tra i membri dell’organo “esecutivo”. Lalli, che ha le deleghe all’Ambiente, Ecologia e Protezione civile, ha ricevuto peraltro l’incarico di rappresentare in via permanente (fino al termine del mandato amministrativo) l’Ente locale nella Comunità del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone.Già la prima Giunta Citterio aveva stabilito il taglio del 14% per il primo semestre del 2024, fino cioè alle elezioni comunali dello scorso giugno. Per via della condizione lavorativa degli assessori, la precedente Giunta valeva 3.097,55 euro, contro i 7.313 attuali.
A Lomagna la Giunta ha deciso di tagliarsi le indennità già da quando il paese ha superato i 5 mila abitanti, fascia demografica che fa scattare un trattamento economico migliore. La Giunta aveva tuttavia stabilito di livellarsi alla condizione dei piccoli Comuni. Grazie ad una Legge del 2021, sono stati disciplinati dal Legislatore dei criteri incrementali nella determinazione delle indennità dei sindaci e degli assessori. Gli amministratori hanno avuto la facoltà di rendere graduale il passaggio ai nuovi “stipendi”, perdendo di fatto qualcosa nelle proprie tasche nella fase transitoria. Così è successo anche a Lomagna. La fase di passaggio è terminata proprio nel 2024, quando è scattato il regime più vantaggioso per la politica locale.
Lo Stato, per effetto di un decreto del Ministero dell'Interno, però trasferisce per il 2024 a Lomagna per le indennità della Giunta appena 53.988,93 euro. Soldi che, nonostante il taglio simbolico quanto reale di quasi il 13% che la Giunta si è autoimposto, non bastano a coprire la coperta di 82.502 euro (già calcolata al -13% e comprensiva della quota dell’indennità di fine mandato della sindaca), a cui vanno aggiunti pure i 7.011 euro di IRAP. La differenza viene sostenuta dalle casse del bilancio comunale. Per questo la Giunta ha deciso di limitarsi le indennità di funzione, portando un risparmio di oltre 13 mila euro nel bilancio del 2024.
(Gli importi si intendono lordi)
Alla sindaca spetterebbe il 29% del trattamento economico del presidente della Regione, perciò 4.002 euro, che diventano automaticamente 2.001 euro per il motivo già spiegato. Per Citterio si applica un’ulteriore decurtazione non dovuta del 14%, per scendere a 1.720,86 euro. Anche per i tre assessori, ai quali spetterebbe il 45% di quanto di competenza del sindaco, la Giunta ha concordato il -14%. Perciò il delegato al Bilancio Manganini, la titolare dell’Urbanistica e dei Lavori pubblici Lara Panariti e la delegata all’Istruzione e alla Cultura Alessandra Gulino prenderanno 1.548,77 euro mensili.
Può sembrare assurdo, ma per la carica di vice sindaco il riconoscimento economico è nei fatti inferiore rispetto ai colleghi assessori. In teoria il braccio destro del primo cittadino dovrebbe ricevere il 50% del sindaco, quindi 2.001 euro. Ma Lino Lalli, in quanto lavoratore dipendente, dovrebbe prendere per Legge la metà, cioè 1.000,5 euro. Per questo motivo la Giunta ha stabilito per lui un taglio del 5,4% anziché del 14%. Prenderà quindi 946,47 euro, comunque resta il trattamento minore tra i membri dell’organo “esecutivo”. Lalli, che ha le deleghe all’Ambiente, Ecologia e Protezione civile, ha ricevuto peraltro l’incarico di rappresentare in via permanente (fino al termine del mandato amministrativo) l’Ente locale nella Comunità del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone.Già la prima Giunta Citterio aveva stabilito il taglio del 14% per il primo semestre del 2024, fino cioè alle elezioni comunali dello scorso giugno. Per via della condizione lavorativa degli assessori, la precedente Giunta valeva 3.097,55 euro, contro i 7.313 attuali.
A Lomagna la Giunta ha deciso di tagliarsi le indennità già da quando il paese ha superato i 5 mila abitanti, fascia demografica che fa scattare un trattamento economico migliore. La Giunta aveva tuttavia stabilito di livellarsi alla condizione dei piccoli Comuni. Grazie ad una Legge del 2021, sono stati disciplinati dal Legislatore dei criteri incrementali nella determinazione delle indennità dei sindaci e degli assessori. Gli amministratori hanno avuto la facoltà di rendere graduale il passaggio ai nuovi “stipendi”, perdendo di fatto qualcosa nelle proprie tasche nella fase transitoria. Così è successo anche a Lomagna. La fase di passaggio è terminata proprio nel 2024, quando è scattato il regime più vantaggioso per la politica locale.
Lo Stato, per effetto di un decreto del Ministero dell'Interno, però trasferisce per il 2024 a Lomagna per le indennità della Giunta appena 53.988,93 euro. Soldi che, nonostante il taglio simbolico quanto reale di quasi il 13% che la Giunta si è autoimposto, non bastano a coprire la coperta di 82.502 euro (già calcolata al -13% e comprensiva della quota dell’indennità di fine mandato della sindaca), a cui vanno aggiunti pure i 7.011 euro di IRAP. La differenza viene sostenuta dalle casse del bilancio comunale. Per questo la Giunta ha deciso di limitarsi le indennità di funzione, portando un risparmio di oltre 13 mila euro nel bilancio del 2024.
(Gli importi si intendono lordi)
M.P.