acanze, oltre 15mila posti letto nella natura
Sono oltre 15mila i posti letto disponibili in circa mille agriturismi lombardi per trascorrere una o più notti in campagna e in mezzo alla natura. È quanto afferma la Coldiretti regionale in occasione dell’inizio di agosto, mese tradizionalmente destinato alle vacanze.
Dopo lo stop forzato dovuto all’emergenza Covid19 – afferma la Coldiretti Lombardia – sempre più turisti, italiani e stranieri, scelgono di soggiornare in uno degli agriturismi attivi in regione. Lo scorso anno, ad esempio, gli arrivi hanno fatto registrare un aumento del 17,5% rispetto al 2022 e per quest’estate si prospetta un mese di agosto molto positivo in tutte le principali aree a vocazione turistica.
Se nel Comasco e nell’alto Mantovano le strutture che offrono alloggio sono al completo – afferma la Coldiretti sulla base delle rilevazioni effettuate presso le strutture aderenti alla rete di Terranostra – si viaggia su una percentuale di occupazione intorno all’80% e oltre nelle province di Brescia, Bergamo, Sondrio, Cremona e Milano, mentre siamo a circa il 70% di occupazione in media per le province di Pavia e Varese.
Tra gli agriturismi lombardi con alloggio – continua la Coldiretti regionale – oltre uno su due mette a disposizione dei propri ospiti anche il servizio di ristorazione. E proprio l’alimentazione si conferma il vero valore aggiunto della vacanza in Italia, con la Lombardia che può contare su 271 specialità agroalimentari ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, 34 prodotti DOP e IGP, 41 vini di qualità tra DOCG, DOC e IGT.
A far scegliere l’agriturismo è anche la spinta verso un turismo più sostenibile, che ha portato le strutture ad incrementare il ventaglio di attività con servizi per sportivi e amanti della natura, oltre ad attività ricreative come la visita di percorsi storici, naturalistici o wellness, passeggiate a cavallo, trekking, ma anche corsi.
“L’agriturismo – afferma Eleonora Masseretti, presidente di Terranostra Lombardia – non è solo uno straordinario volano economico per i nostri territori, ma rappresenta anche un potente mezzo per diffondere la cultura del buon cibo e per favorire la conoscenza delle nostre eccellenze eno-gastronomiche, oltre che un’opportunità per andare alla scoperta delle nostre bellezze naturali, culturali e dei piccoli borghi”.
Dopo lo stop forzato dovuto all’emergenza Covid19 – afferma la Coldiretti Lombardia – sempre più turisti, italiani e stranieri, scelgono di soggiornare in uno degli agriturismi attivi in regione. Lo scorso anno, ad esempio, gli arrivi hanno fatto registrare un aumento del 17,5% rispetto al 2022 e per quest’estate si prospetta un mese di agosto molto positivo in tutte le principali aree a vocazione turistica.
Se nel Comasco e nell’alto Mantovano le strutture che offrono alloggio sono al completo – afferma la Coldiretti sulla base delle rilevazioni effettuate presso le strutture aderenti alla rete di Terranostra – si viaggia su una percentuale di occupazione intorno all’80% e oltre nelle province di Brescia, Bergamo, Sondrio, Cremona e Milano, mentre siamo a circa il 70% di occupazione in media per le province di Pavia e Varese.
Tra gli agriturismi lombardi con alloggio – continua la Coldiretti regionale – oltre uno su due mette a disposizione dei propri ospiti anche il servizio di ristorazione. E proprio l’alimentazione si conferma il vero valore aggiunto della vacanza in Italia, con la Lombardia che può contare su 271 specialità agroalimentari ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, 34 prodotti DOP e IGP, 41 vini di qualità tra DOCG, DOC e IGT.
A far scegliere l’agriturismo è anche la spinta verso un turismo più sostenibile, che ha portato le strutture ad incrementare il ventaglio di attività con servizi per sportivi e amanti della natura, oltre ad attività ricreative come la visita di percorsi storici, naturalistici o wellness, passeggiate a cavallo, trekking, ma anche corsi.
“L’agriturismo – afferma Eleonora Masseretti, presidente di Terranostra Lombardia – non è solo uno straordinario volano economico per i nostri territori, ma rappresenta anche un potente mezzo per diffondere la cultura del buon cibo e per favorire la conoscenza delle nostre eccellenze eno-gastronomiche, oltre che un’opportunità per andare alla scoperta delle nostre bellezze naturali, culturali e dei piccoli borghi”.
Coldiretti Lombardia