Lomagna: il taglio dallo Stato peserà per 78mila euro

Il taglio delle risorse statali ai Comuni, come previsto dal recente schema del decreto ministeriale, impatterà su Lomagna in cinque anni per 77.835 euro. Per via di questa spending review targata Meloni, l’Ente locale già nel 2024 vedrà sottratti 18.929 euro. Con questo bagno di realtà l’assessore al Bilancio Pierangelo Manganini ha presentato al Consiglio comunale del 30 luglio la verifica degli equilibri di bilancio. Manganini ha pronosticato ulteriori tagli contenuti nella Legge di Bilancio che approderà al voto delle Camere alla fine dell’anno.
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Intanto per i conti di Lomagna il pareggio è garantito a 11.252.932 euro. Le variazioni di assestamento valgono in tutto 348.773 euro. L’avanzo di amministrazione è stato applicato per 122.971 euro, di cui 74.658 della parte per investimenti (pesano i lavori per la sistemazione dell’impianto di climatizzazione del centro anziani di Corte Busca) e 48.312 per parte corrente. La minoranza si è astenuta con il capogruppo Giuseppe Valentino che ha sostenuto che avrebbe prediletto uno sviluppo differente del bilancio.
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 In Consiglio comunale sono stati determinati i componenti della Commissione Bilancio. Sono stati scelti Giacomo Arrigoni, Ivan Guarini, Alessandra Gulino e Stefania Casturà per Impegno civico e Margherita Vigorelli e Federico Manzoni per Uniti per Lomagna. Con un colpo di reni, Valentino ha cercato di strappare la presidenza a favore della minoranza, per stimolare una maggiore partecipazione e condivisione, anche per incidere sulle tempistiche di convocazione della Commissione stessa. La sindaca Cristina Citterio però ha mantenuto i piedi a terra, ritenendo corretto rispettare le proporzioni del Consiglio comunale. Quanto alle tempistiche sulle convocazioni, il primo cittadino ha puntualizzata che è facoltà anche della vice presidenza di chiedere di riunirsi.
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Come presidente è stata dunque nominata la capogruppo di maggioranza Stefania Casturà, che già nella passata seduta consiliare prendeva diligentemente appunti sul bilancio. Questo incarico in Commissione potrebbe essere visto in proiezione, per un possibile passaggio di consegne ordinato alla guida dell’assessorato verso la metà del mandato. Manganini infatti all’ultima tornata elettorale non si è candidato e fa parte della Giunta come assessore esterno. La vice presidenza è spettata alla minoranza, rappresentata da Margherita Vigorelli.
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Per quanto riguarda invece la formazione della Commissione Statuto e Regolamenti si seguirà un iter differente, che la sindaca ha fatto sapere essere stato già avviato. Citterio ha reso noto che nei giorni precedenti al Consiglio il capogruppo di minoranza Valentino aveva suggerito di integrare il testo della delibera, per sottolineare la volontà di istituire, secondo l’opportuna procedura, anche la Commissione sui regolamenti. La sindaca ha dato la sua parola che presto sarà formato anche questo organismo, ha preannunciato un emendamento per integrare la richiesta del consigliere Valentino. Forse per una svista in fase di votazione, l’emendamento non è stato comunque votato, mantenendo la dicitura originale così come predisposta dal segretario comunale Giovanni Balestra.

In Consiglio comunale è stata infine approvata l’integrazione al protocollo sovracomunale per il project financing sull’illuminazione pubblica per consentire di individuare delle figure professionali necessarie per la progettazione esecutiva e l’effettuazione dei lavori di sostituzione dei corpi illuminanti. L’assessore Lara Panariti ha informato che il professionista costerà a Lomagna per quota parte 14.658 euro. A Lomagna saranno convertiti a led 694 punti luce. ACinque, che sta a capo del raggruppamento che sostituirà e gestirà gli impianti per 18 anni, insieme al colosso A2A, ha stimato un risparmio energetico dell’81% per Lomagna. Nei 12 Comuni del Meratese interessati dal progetto verranno in tutto sostituiti circa 8 mila punti luce.
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Perplesso Giuseppe Valentino che ha domandato come mai questi professionisti non siano stati previsti da prima. Il capogruppo di minoranza si è detto scettico per un’operazione che va ad aggiungere costi che sovraccaricano il bilancio di spese e di figure tramite dei meccanismi sovracomunali di cui il singolo Ente mantiene uno scarso controllo.

Di altro avviso la sindaca, secondo la quale la cordata di più Comuni rende maggiormente appetibile il progetto agli operatori economici. “Non è una maggiore spesa – ha concluso Citterio – ma una gestione diversa di una spesa a fronte di una riqualificazione, un ammodernamento e un’attenzione ambientale”. La sindaca si è dimostrata contenta anche per l’opzione di telecontrollo dei nuovi punti luce. L’atto è stato approvato, con la minoranza che si è astenuta.
M.P.
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