Questa generazione d'Israele è malvagia?
Sto leggendo il passo evangelico di oggi 30 luglio dove Gesù apostrofa come malvagia la sua generazione (Lc 11, 29-30): Impossibile, penso non solo per me, non accostare ciò con quanto sta succedendo oggi in mediooriente.
Nella pur aggrovigliata attribuzione di responsabilità del terribile eccidio di migliaia di inermi civili una cosa è certa: l' enorme sproporzione tra i morti e feriti palestinesi, peraltro i gran parte donne e bambini in continua ascesa nel macabro conteggio delle vittime, e quelli israeliani ma soprattutto la spietata malvagità dell' attuale leadership ebraica.
Certo tutto ciò è stato generato dall' inumano attacco di Hamas ad inermi civili israeliani ma se questo è stato un esempio di cieco terrorismo come oggi non può non definirsi, ancor peggio, come un programmato terrorismo quello messo in atto da Benjamin Netanyahu e sodali?
Un programmato cinico terrorismo visto che ben si conoscono preordinatamente gli sproporzionati effetti su inermi civili di certe operazioni finalizzate ad un solo presunto annientamento di Hamas, visto anche quanto genera in termini di propagazione dell' odio contro Israele.
Ma Netanyahu ha il coraggio di fronte al Congresso americano di rivendicare il diritto di "finire il lavoro" sprezzantemente rovesciando le parti.
E il Congresso, almeno i presenti ( per fortuna diversi l' hanno disertato con anche aperte contestazioni di altri), lo ha applaudito in qualche modo mettendo in luce perlomeno la contraddittorietà della posizione governativa Usa sospesa tra un' azione frenante, a parole, su Israele e una ben più effettiva accondiscendenza, visto che il minacciato blocco dell' invio delle armi, unico e reale mezzo di persuasione anche per i suoi effetti "politici", non è, nei fatti, mai stato attuato.
Su tutto ciò poi si sta tragicamente stagliando la pesantissima ulteriore minaccia di escalation in Libano, dopo la tristissima strage di bambini, questa volta drusi.
Sui fondati dubbi di chi possa essere l' effettiva paternità del missile assassino non è indifferente sottolineare come hanno accolto inveendo contro Netanyahu stesso i drusi del Golan.
Certo questo missile profanatore di bambini ( quelli quasi quotidiani piovuti su migliaia di bambini palestinesi non fanno più testo?) è assai utile all' inumano premier come pretesto per "regolare i conti" anche su quel fronte, come del resto sempre ipotizzato e forse già ben pianificato.
Se questa non è malvagità cosa lo è? E non è pura ipocrisia specialmente dalla gran parte della cosiddetta Civiltà Occidentale avere due pesi e due misure?
L' unico modo di sconfiggere ogni malvagità, anche se mascherata da falsi nazionalismi, da qualsiasi parte provenga è ritrovare il primato del Diritto ma soprattutto il senso di Umanità smarrito, in primis da gran parte della generazione attuale degli Israeliani.
Nella pur aggrovigliata attribuzione di responsabilità del terribile eccidio di migliaia di inermi civili una cosa è certa: l' enorme sproporzione tra i morti e feriti palestinesi, peraltro i gran parte donne e bambini in continua ascesa nel macabro conteggio delle vittime, e quelli israeliani ma soprattutto la spietata malvagità dell' attuale leadership ebraica.
Certo tutto ciò è stato generato dall' inumano attacco di Hamas ad inermi civili israeliani ma se questo è stato un esempio di cieco terrorismo come oggi non può non definirsi, ancor peggio, come un programmato terrorismo quello messo in atto da Benjamin Netanyahu e sodali?
Un programmato cinico terrorismo visto che ben si conoscono preordinatamente gli sproporzionati effetti su inermi civili di certe operazioni finalizzate ad un solo presunto annientamento di Hamas, visto anche quanto genera in termini di propagazione dell' odio contro Israele.
Ma Netanyahu ha il coraggio di fronte al Congresso americano di rivendicare il diritto di "finire il lavoro" sprezzantemente rovesciando le parti.
E il Congresso, almeno i presenti ( per fortuna diversi l' hanno disertato con anche aperte contestazioni di altri), lo ha applaudito in qualche modo mettendo in luce perlomeno la contraddittorietà della posizione governativa Usa sospesa tra un' azione frenante, a parole, su Israele e una ben più effettiva accondiscendenza, visto che il minacciato blocco dell' invio delle armi, unico e reale mezzo di persuasione anche per i suoi effetti "politici", non è, nei fatti, mai stato attuato.
Su tutto ciò poi si sta tragicamente stagliando la pesantissima ulteriore minaccia di escalation in Libano, dopo la tristissima strage di bambini, questa volta drusi.
Sui fondati dubbi di chi possa essere l' effettiva paternità del missile assassino non è indifferente sottolineare come hanno accolto inveendo contro Netanyahu stesso i drusi del Golan.
Certo questo missile profanatore di bambini ( quelli quasi quotidiani piovuti su migliaia di bambini palestinesi non fanno più testo?) è assai utile all' inumano premier come pretesto per "regolare i conti" anche su quel fronte, come del resto sempre ipotizzato e forse già ben pianificato.
Se questa non è malvagità cosa lo è? E non è pura ipocrisia specialmente dalla gran parte della cosiddetta Civiltà Occidentale avere due pesi e due misure?
L' unico modo di sconfiggere ogni malvagità, anche se mascherata da falsi nazionalismi, da qualsiasi parte provenga è ritrovare il primato del Diritto ma soprattutto il senso di Umanità smarrito, in primis da gran parte della generazione attuale degli Israeliani.
Germano Bosisio