Cani nei parchi, una soluzione esiste: il test del DNA

 L'accesso dei cani ai parchi pubblici comunali è un argomento controverso anche dal punto di vista giuridico. Recenti sentenze del Tar ritengono illegittimo il divieto assoluto in quanto limita fortemente i princìpi inderogabili di adeguatezza e proporzionalità. In altre parole, un’ordinanza è adeguata se tutela un interesse comune ma senza esagerare nelle misure restrittive. Meglio quindi aumentare i controlli al fine di verificare che la presenza di un cane in qualsiasi luogo pubblico (parco o pubblica via) soddisfi determinate misure di contenimento e sicurezza a tutela del luogo ma anche del cane stesso. Quindi: - Guinzaglio della lunghezza massima di un metro e mezzo (perché si usano e sono ancora in commercio i guinzagli avvolgibili?). - Disponibilità di una museruola morbida o rigida da indossare velocemente (evita inoltre che il cane possa accidentalmente assumere sostanze tossiche o peggio bocconi avvelenati). - Sacchetti per la raccolta delle deiezioni (problema più grave). Ad ora non esistono controlli sistematici in quanto richiedono la disponibilità di personale e quindi comportano oneri ai bilanci comunali. Esiste però una soluzione che lentamente si sta diffondendo: il test del DNA. Dal primo gennaio 2024 nella provincia di Bolzano è obbligatorio. Tra l'altro un cane senza microchip e senza test DNA non ha più accesso a qualsiasi ambulatorio veterinario. Con questo provvedimento non si mira soltanto a convincere i proprietari maleducati a raccogliere le deiezioni dei loro amici a 4 zampe, ma anche a poter risalire ai cani autori di aggressioni verso umani e/o sbranamenti di selvaggina. L'identificazione è certa ed univoca. Il test ha un costo di 65 euro, compresi gli oneri per le analisi di laboratorio. Altre Regioni italiane si stanno muovendo in questo senso, tra cui in prima fila i comuni di Malnate, Verbania, Carmagnola. Anche il Ministero sta portando avanti il dispositivo di legge. Già da ora sarebbe quindi utile che tutti Comuni della Provincia di Lecco, non solo Merate, dimostrassero interesse verso questa soluzione.
PC..
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